I figli e i nipoti del mio vicino non lo hanno consultato per vendere la casa. Per le mie amiche che da 15 anni sono una coppia non esiste un documento legale che appoggi i diritti di questa unione.
Una conoscente vorrebbe che suo figlio portasse il cognome dell’uomo che lo ha creato. Dopo la partenza di una coppia dal paese i nonni desiderano occuparsi legalmente dei nipotini rimasti qui … i tempi che viviamo necessitano cambiamenti d’atteggiamento e guardia per l’uguaglianza e la giustizia.
Gli esseri umani, senza eccezioni, abbiamo un’origine familiare, radici genealogiche che raccontano parte della nostra storia personale, ma non la definiscono del tutto. Il sangue non è il solo vincolo che forma famiglie sicure e felici.
Il piacere delle relazioni ugualitarie all’interno della famiglia e nell’ambiente sociale non può essere un privilegio esclusivo delle maggioranze.
Nè i modelli familiari rigidi, nè i prestabiliti, garantiscono persone per bene o cittadini conseguenti con il loro tempo. Se il pensiero dell’uomo si evolve lo deve fare anche la sua posizione di fronte ai diritti sociali.
Concetti come una sana vecchiaia, una gestazione solidale, auto determinazione, responsabilità dei parenti, autonomia delle persone in situazioni d’invalidità, unione di fatto affettiva, multi parentela, badante familiare, e altro puntualizzano questi giorni decisivi che vive Cuba per liberarsi da zavorre che lacerano la pienezza spirituale e materiale del popolo che andrà alle urne questo 25 settembre.
Il nuovo Codice delle Famiglie di Cuba è la Legge 156 pubblicata dalla Gazzetta Ufficiale, di fronte alla legalità e al mondo e Cuba è il primo paese che sottopone un testo come questo a referendum legislativo.
Per noi che viviamo in questa terra è l’avvio verso una società più inclusiva, più rispettosa che non sanziona ne censura l’amore ma che offrendo uguali opportunità, sutura le ferite di stampi che già non si adattano ai nostri giorni
Tutti conosciamo qualcuno che ha aspettato per anni il supporto e il riconoscimento legale contenuti in questa normativa, e se in qualche modo non ci vediamo riflessi in questa è perché non abbiamo percorso la totalità dei suoi capitoli e paragrafi.
Questa legge per la quale voteremo è la certezza di una infanzia felice, la conferma di una maturità piena e la garanzia di una degna vecchiaia.
La mia famiglia, la mia scelta
22/09 – “Sono come sono”, recita il testo di una canzone di un noto trovatore, e forse questo è il modo più semplice per spiegare che ognuno può essere unico e diverso, ma allo stesso tempo simile a molti altri.
È proprio questa prerogativa di scegliere come essere e proiettarsi socialmente che viene presa in considerazione nel nuovo Codice delle famiglie, sul quale tutti i cubani potranno esprimere la loro approvazione o disapprovazione il 25 settembre.
Il documento riconosce, all’articolo 4, sezione d, il diritto al libero sviluppo della personalità e tutela la possibilità per ogni persona di scegliere la costruzione del proprio progetto di vita, di decidere il senso della propria esistenza, secondo i propri valori, idee, aspettative e gusti.
Questo è uno dei motivi per cui Yenny, una donna transessuale, accoglie con favore la legge che abolisce il requisito dell’eterosessualità per accedere a figure giuridicamente protette come il matrimonio, le unioni di fatto, l’adozione o la maternità e paternità attraverso l’uso di tecniche di riproduzione assistita.
Il Codice, dice, è come un grande albero, che ci ripara tutti all’ombra, offrendoci sicurezza e rispetto e permettendoci di mostrarci per quello che siamo, senza doverci nascondere dietro una falsa personalità per fare bella figura.
E in effetti, abbiamo davanti a noi una legge completa e rivoluzionaria, dal punto di vista sociale, che ci mette alla pari con i Paesi più moderni e allo stesso tempo li supera in termini di impegno per la giustizia e l’affetto, nella misura in cui è completamente in linea con i precetti della Costituzione della Repubblica.
La Legge sulle leggi dedica il terzo capitolo del Titolo V alle famiglie negli articoli da 81 a 89, mentre il numero 42 afferma esplicitamente che “tutte le persone sono uguali davanti alla legge, ricevono la stessa protezione e lo stesso trattamento dalle autorità e godono degli stessi diritti, libertà e opportunità”.
Pertanto, dall’eterogeneità del quartiere, Julián e Mario, Rafaela e Gabriel e nonna Zaida e sua nipote, anticipano il loro assenso alla Legge che rispetta la loro volontà quando si tratta di formare una famiglia e li esenta dall’adottare stereotipi che non corrispondono alla loro personalità e alle loro preferenze.
Il Codice rafforza la mia identità riconoscendomi il diritto di assumere la mia natura e mi protegge da pregiudizi e norme convenzionali arcaiche, che in molti casi mi hanno fatto vestire e comportare come non mi sentivo”, spiega Yadira, amante dello stile Pop Punk.
Data la varietà di situazioni e individui che convivono oggi nella società cubana, l’approvazione di un nuovo Codice delle Famiglie è diventata una necessità improrogabile, sentita e sognata dalla maggioranza.
Ancor più quando è concepita con un profondo senso etico, con una vocazione alla pluralità e all’inclusione, costruita sull’affetto, sulla base del rispetto della differenza e, come afferma la dott.ssa Ana María Álvarez-Tabío Albo, docente presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università dell’Avana, “…rafforza il senso e la ricerca della realizzazione della persona, della sua felicità, sulla base del riconoscimento della dignità come valore supremo e fondamento del resto dei diritti costituzionali”.