Circa 300 organizzazioni religiose, chiese, credenti e attivisti di 23 nazioni hanno firmato una petizione che chiede al Segretario di Stato USA, Antony Blinken, di rimuovere Cuba dalla lista degli Stati sponsor del terrorismo.
Tra i firmatari della petizione figurano il Premio Nobel per la Pace Adolfo Pérez Esquivel, la monaca giapponese Filo Hirota, membri del Consiglio Mondiale delle Chiese, della Comunione delle Chiese Riformate di Cuba e Chris Ferguson, reverendo dell’Università Riformata e pastore della Chiesa Unita del Canada.
Anche il Servizio Cristiano Internazionale Oscar Arnulfo Romero in Solidarietà con i Popoli dell’America Latina e il reverendo Whit Hutchison della Chiesa Metodista negli USA e della Chiesa Presbiteriana in Colombia hanno firmato la petizione.
“Vogliamo fare una richiesta profetica al governo degli Stati Uniti, in occasione della visita del Segretario di Stato Antony Blinken in Colombia lunedì 3 ottobre, per rimuovere Cuba dalla lista degli ‘sponsor statali del terrorismo’”, hanno dichiarato i firmatari in un comunicato.
Esortano inoltre l’Amministrazione Biden a cambiare prospettiva e ad anteporre la vita all’aggressione dei popoli.
“Cuba è storicamente vittima di blocchi e sanzioni disumane che colpiscono la vita dei suoi abitanti, molti dei quali sono sorelle e fratelli nella fede, soprattutto in tempi come quelli attuali in cui l’uragano Ian ha lasciato vittime a Cuba, così come in Florida, con la differenza che le loro risorse sono più scarse per la cura delle vittime”, hanno dichiarato.
I credenti esprimono il loro sostegno al recente appello del Consiglio mondiale delle Chiese a “rimuovere Cuba dalla lista dei Paesi che sponsorizzano il terrorismo e ad accompagnare le Chiese come voci profetiche di pace, speranza, cooperazione e rispetto reciproco”.
Essi sostengono anche l’appello di Papa Francesco nel suo discorso all’incontro dei Movimenti Popolari dell’ottobre 2021: “In nome di Dio, vorrei chiedere ai Paesi potenti di cessare le aggressioni, i blocchi, le sanzioni unilaterali contro qualsiasi Paese in qualsiasi parte della terra. No al neocolonialismo”.
La petizione accoglie anche il riconoscimento di gratitudine che il governo di Gustavo Petro ha fatto a Cuba l’11 agosto per aver ospitato i processi di pace tra le insurrezioni e lo Stato colombiano per più di 40 anni, e il suo rifiuto di essere descritto come “sponsor del terrorismo”.
Fonte: CUBADEBATE
Traduzione: italiacuba.it