L’istruzione pubblica in Florida…

Edmundo García  https://lapupilainsomne.wordpress.com

tasse-scolasticheLo scorso lunedì 27 aprile ho dedicato parte del programma ‘La Tarde se Mueve’ a commentare una notizia che, come ho detto in quel momento, mi dava tristezza e per di più mi ha dato anche piuttosto fastidio. Detta notizia è stata pubblicata dal giornalista Michael Vazquez ne ‘El Nuevo Herald’ di Miami in un articolo intitolato “I politici creano in Florida un paradiso per i Collegi a fini di lucro” (25 aprile 2015).


L’autore non va per il sottile e dall’inizio di questo articolo fa un’affermazione che rivela l’essenza del problema: “Gli studenti sono una mercanzia preziosa”. Pensate che questa affermazione non la sottoscrive un giornale critico del capitalismo né che si possa dire che sia un difensore di un qualche governo progressista; al contrario, lo sta dicendo ‘El Nuevo Herald’ di Miami che è un libello subordinato agli interessi dell’estrema destra. Riporto il paragrafo in cui appaiono le affermazioni per avere anche il contesto: “Gli studenti sono una mercanzia preziosa nei Collegi a fine di lucro della Florida. Con solo due dozzine di loro si possono generare un milione di dollari in tasse d’iscrizione sin quando hanno finito il corso”.

Solo in tassa d’iscrizione, aggiungo, perché ci sono decine di spese che vengono aggiunte al pagamento iniziale.

Questo filone lucrativo crea una macchina che, come possono immaginare, è destinata ad aumentare le tasse e riempire le aule come sia. Ma non perché lo studente impari bene le materie, sia uno scienziato di prim’ordine e si crei un futuro; quello che vogliono davvero è catturare studenti per richiedere prestiti più rischiosi e pagare un servizio che alla fine si è dimostrato come dubbio. Prestiti che poi, in non pochi casi, ricaverà l’amministrazione scolastica direttamente dall’istituto finanziario. Può anche darsi il fatto che un funzionario educativo faccia parte di un organismo bancario. Quindi non è sorprendente che gli studenti stiano segnalando lamentele per ricevere un’istruzione di qualità scadente, poiché dar buone lezioni è un obiettivo subordinato alla ricerca di finanziamento per rendere lucrative le scuole; cioè il “business”.

Lo scandalo di questo problema è che, mentre in altri stati degli USA hanno cercato di controllare l’andamento negativo nello stato della Florida i legislatori hanno approvato leggi che garantiscono la trasformazione degli organici docenti in  aziende di profitto, ricevendo in cambio importanti finanziamenti per le loro campagne elettorali.

L’Herald ha citato la presentazione di almeno 15 leggi che favoriscono lo sviluppo di questi cosiddetti “collegi lucrativi”. Insieme con la firma di leggi, il legislatore della Florida interviene in questo processo attraverso la sua influenza e partecipazione in giunte e commissioni dedicate a supervisionare il processo scolastico e di ubicazione dei laureati.

Questi centri dedicati a produrre profitti, hanno nei settori più poveri della popolazione le loro vittime più ingenue. Alcune di loro, impigliate nell’affare, non sono state in grado di terminare i loro studi, hanno perso denaro e soffrono di ansia ed altri disturbi. Sugli studenti delle scuole pubbliche si fanno molti processi di captazione e d’indebitamento. Promettendo loro sogni e posti di lavoro lucrativi li fanno compilare moduli o formulari che li incatenano contrattualmente con un debito che dopo due semestri non possono gestire.

L’istruzione pubblica non solo è la meno favorita del sistema, ma anche la più esposta a queste macchinazioni lucrative e a contrattisti senza scrupoli, perché la maggior parte degli studenti non hanno il sostegno finanziario degli iscritti selezionati negli organici privati.

Il “paradiso” che i politici della Florida consegnano a questi collegi è discutibile. Non sono i collegi privati che dovrebbero beneficiare in materia di istruzione pubblica, usando i fondi provenienti, principalmente, dalle tasse ai contribuenti.

Ma se tutto questo può dirsi dei politici statali, non meno si può dire di alcuni legislatori federali che si consuma il Sud della Florida. Già l’elettorato sa il poco aspettarsi da Ileana Ros-Lehtinen e Mario Diaz-Balart in materia di miglioramento sociale e soluzione dei problemi reali che affliggono la società. Invece di lavorare per i residenti di Miami e contee vicine, che loro rappresentano in Washington DC,  entrambi sono impegnati, anima e corpo, a cercare di punire Cuba ed i cubani, incluso quei cubani che vivono negli USA. Quei legislatori criticano il presidente Obama per cercare di migliorare le relazioni con Cuba, cercano di limitare i viaggi nell’isola, intercedono presso il Dipartimento di Stato perché neghi i visti ai cubani che non sono di loro gradimento, etc.

Da Ileana Ros-Lehtinen e Mario Diaz-Balart sappiamo che non ci si può aspettare nulla di buono. Loro non si dedicano a lavorare, ma ad esercitare il rancore. Ma forse, con un pò di buona fede, qualcuno avrebbe potuto dire: Beh, forse il Congressista Carlos Curbelo poiché è giovane, nuovo al Campidoglio e procede dalla Giunta Scolastica di Miami, può fare qualcosa da Washington DC per la gente semplice, per gli studenti, per le scuole pubbliche.

curbeloE si poteva pensare anche con un pò più di ragione se si considera che il congressista Carlos Curbelo appartiene al Comitato per l’Istruzione, la Sottocommissione del Prescolare, Primaria ed Istruzione Secondaria e la Sottocommissione per l’Istruzione Superiore e Formazione della Forza Lavoro. Ma già lo dovevamo immaginare: Carlos Curbelo non ha fatto nulla per l’istruzione pubblica della Florida né di Miami, alla cui Giunta Scolastica apparteneva. La storia di Curbelo nel Congresso Federale come rappresentante del Distretto 26 della Florida si riduce essenzialmente ad aver promosso due progetti di legge, HR-1684 sulla questione ambientale, e HR-1686 sui subappalti per le piccole imprese private.

La vera storia politica dietro i dati di cui ho parlato in questo articolo, è che ancora una volta si sta cercando di pregiudicare i molti per beneficiare pochi. L’educazione, e lo dico come un principio non negoziabile, è una bene della vita sociale che deve caratterizzarsi per equità. Anche altri, ma soprattutto l’educazione perché è dove riposa tutto il resto.  (www.latardesemueve.com)

La educación pública en Florida y en Miami acosada por políticos, cabilderos y mercaderes

El pasado lunes 27 de abril dediqué parte del programa La Tarde se Mueve a comentar una noticia que como dije en ese momento me daba tristeza; además de que, por supuesto, me molestó bastante. Dicha noticia fue publicada por el periodista Michael Vázquez en El Nuevo Herald de Miami en un artículo titulado “Los políticos crean en Florida un paraíso para los Colleges con fines de lucro” (25 de abril de 2015).
 
 El autor no se anda con miramientos y desde el inicio del artículo hace una afirmación que revela la esencia de problema: “Los estudiantes son una mercancía preciada”. Fíjense que esta afirmación no la suscribe un periódico crítico del capitalismo ni que se pueda decir que es defensor de algún gobierno progresista; por el contrario, lo está diciendo El Nuevo Herald de Miami que es un libelo subordinado a los intereses de la extrema derecha. Les reproduzco el párrafo donde aparece la afirmación para que también tengan el contexto: “Los estudiantes son una mercancía preciada en los Colleges con ánimo de lucro de la Florida. Con solo dos docenas de ellos se puede generar un millón de dólares en matrícula para cuando hayan terminado la carrera”.
 
 Solo en matrícula, agrego, porque hay decenas de gastos que se van sumando al pago inicial.
 
 Este filón lucrativo genera una maquinaria que como pueden imaginar está destinada a engordar las matrículas y llenar las aulas a como sea. Pero no para que el estudiante aprenda bien las materias, sea un científico destacado y se labre un futuro; lo que buscan realmente es captar alumnos para que soliciten los prestamos más riesgosos y paguen un servicio que a la larga se ha comprobado como dudoso. Préstamos que luego, en no pocos casos, cobrará la administración escolar directamente de la entidad financiera. Puede incluso darse el hecho de que el funcionario educacional forme parte de una entidad bancaria. Por eso no es extraño que los estudiantes estén reportando quejas de recibir una educación de poca calidad, ya que dar buenas clases es un objetivo subordinado a la búsqueda de financiamiento para hacer lucrativas las escuelas; o sea, el “negocio”.
 
 Lo escandaloso de este problema es que mientras en otros estados de Estados Unidos las legislaturas han tratado de controlar la negativa tendencia, en el estado de Florida los legisladores han pasado leyes que aseguran la conversión de los planteles docentes en compañías de lucro, recibiendo a cambio importantes financiamientos para sus campañas electorales.
 
 El Herald cita la presentación de al menos 15 leyes favoreciendo el desarrollo de estos llamados “colleges lucrativos”. Junto con la firma de leyes, la legislatura de Florida interviene en este proceso mediante su influencia y participación en juntas y comisiones dedicadas a supervisar el proceso escolar y de ubicación de graduados.
 
 Estos centros dedicados a producir ganancias, tienen en los sectores humildes de la población sus víctimas más ingenuas. Algunas de ellas, enredadas en el negocio, no han podido terminar sus estudios, han perdido el dinero y padecen ansiedad y otros trastornos. Sobre los estudiantes de escuelas públicas se hacen muchos procesos de captación y de endeudamiento. Prometiéndoles sueños y empleos jugosos les hacen llenar planillas o formularios que los encadenan contractualmente con una deuda que al cabo de par de semestres no pueden manejar.
 
 La educación pública no solo es la menos favorecida del sistema, sino también la más expuesta a estas maquinarias lucrativas y a contratistas sin escrúpulos, porque la mayoría de sus estudiantes no cuenta con el respaldo financiero de los matriculados selectos planteles privados.
 
 El “paraíso” que los políticos de Florida entregan a estos colegios es cuestionable. No son los colegios privados quienes deben beneficiarse por encima de la educación pública, y usando los fondos provenientes precisamente de los impuestos a los contribuyentes.
 
 Pero si todo esto puede decirse de los políticos estatales, no menos puede decirse de algunos legisladores federales que se gasta el sur de la Florida. Ya el electorado sabe lo poco que puede esperar de Ileana Ros-Lehtinen y Mario Díaz-Balart en materia de mejora social y solución de los verdaderos problemas que aquejan a la sociedad. En lugar de trabajar para los residentes de Miami y condados vecinos que representan en Washington DC, ambos se dedican en alma y cuerpo a tratar de castigar a Cuba y los cubanos, incluso a los cubanos que residen en Estados Unidos. Esos legisladores critican al Presidente Obama por tratar de mejorar las relaciones con Cuba, intentan limitar los viajes a la isla, interceden ante el Departamento de Estado para que niegue visas a cubanos que no son de su agrado, etc.
 
 De Ileana Ros-Lehtinen y Mario Díaz-Balart sabemos que no se puede esperar nada bueno. Ellos no se dedican a trabajar sino a ejercer el rencor. Pero quizás, con un poco de buena fe, alguien pudo haber dicho: Bueno, a lo mejor el Congresista Carlos Curbelo como es joven, como es nuevo en el Capitolio y procede de la Junta Escolar de Miami, puede hacer algo desde Washington DC por la gente sencilla, por los estudiantes, por las escuelas públicas.
 
 Y se pudo pensar aun con un poco más de razón si se considera que en el Congreso Federal Carlos Curbelo pertenece al Comité de Educación, al Subcomité de Preescolar, Primaria y Educación Secundaria y al Subcomité de Educación Superior y Capacitación de la Fuerza Laboral. Pero ya deben imaginarlo: Carlos Curbelo tampoco ha hecho nada por la educación pública de la Florida ni de Miami, a cuya Junta Escolar perteneció. El historial de Curbelo en el Congreso Federal como representante del Distrito 26 de Florida se reduce en lo fundamental a haber patrocinado dos proyectos legislativos, el HR-1684 sobre tema ambiental, y el HR-1686 sobre subcontratos para pequeños negocios privados.
 
 La historia política real detrás de los datos que he comentado en este artículo, es que una vez más se está tratando de perjudicar a muchos para beneficiar a unos pocos. La educación, y esto lo digo en calidad de principio innegociable, es un renglón de la vida social que debe caracterizarse por la equidad. También otros, pero la educación principalmente porque es donde descansa todo lo demás. (www.latardesemueve.com)

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