Il discorso di difesa del leader della Rivoluzione cubana, Fidel Castro, pronunciato in questo giorno del 1953, costituì il programma sociale promosso dal governo trionfante sei anni dopo.
Quelle parole sono diventate il documento La historia me absolverá, ricostruito dallo statista e avvocato durante la sua permanenza nel carcere di Isla de Pinos e affidato a Melba Hernández e Haydee Santamaría per la sua preparazione.
Secondo la giornalista e scrittrice Martha Rojas, testimone degli eventi del 26 luglio di quell’anno e del suddetto processo, le parole di Fidel, stampate e successivamente diffuse clandestinamente, denunciavano i crimini commessi dopo gli assalti alle fortezze militari.
Le azioni per la conquista della Caserma Moncada a Santiago de Cuba e della Caserma Carlos Manuel de Céspedes a Bayamo avrebbero determinato l’inizio della lotta armata contro la dittatura di Fulgencio Batista (1952-1958), ma diverse ragioni portarono al mancato raggiungimento di questo obiettivo.
Dopo gli eventi, Batista ordinò l’eliminazione di 10 assalitori per ogni soldato del regime ucciso in combattimento e, di conseguenza, la maggior parte di essi fu uccisa e i sopravvissuti furono perseguitati, processati e condannati al carcere.
L’appello del leader rivoluzionario denunciava anche la crisi delle istituzioni politiche esistenti e i problemi sociali, aggravatisi dopo il colpo di Stato del 10 marzo 1952, insieme al rigido controllo, alle minacce e alla repressione poliziesca dell’epoca.
Inoltre, fu fissato tra le linee guida future l’istruzione, la riforma scolastica, la salute, la solidarietà con gli altri popoli, l’importanza del turismo per il progresso economico dell’isola, la creazione di cooperative e la partecipazione dei lavoratori in alcune industrie.
Fonte: Prensa Latina
Traduzione: italiacuba.it