Los que hoy atacan al Presidente Díaz Canel, no lo hacen solo contra él, sino contra los valores revolucionarios que él encarna y representa. Lo que en realidad les duele es que saben que con él Fidel sigue vivo, la Revolución se renueva, y continúa con el pueblo hacia adelante. pic.twitter.com/VvVjYaqotA
— Alpidio Alonso Grau (@AlpidioAlonsoG) October 15, 2022
Abel Prieto Jimenez
Alpidio, il nostro Ministro della Cultura, ha appena spiegato, sul suo profilo Twitter, in una sintesi brillante, perché i nemici della Rivoluzione Cubana attaccano Díaz-Canel con tanta cattiveria, in modo così ossessivo e perverso. E’ che la sua leadership li esaspera, il suo coraggio, la sua intelligenza, la sua onestà a fior di pelle, la sua semplicità, la sua fermezza, la sua trasparenza, la sua capacità di comunicare con la gente e di costruire l’unità nei momenti più difficili.
Con lui come Primo Segretario del Partito e come Presidente della Repubblica la continuità è realmente assicurata. Fidel continua ad essere vivo, è ancora con noi, come dice Alpidio. Le speranze dell’Impero che, dopo la Generazione del Moncada e della Sierra, Cuba si sarebbe arresa, sono state dissolte dall’agire di Díaz-Canel. Ciò non lo tollerano e usano la macchina per fabbricare infamie, calunnie, menzogne e insulti per cercare di ledere l’immagine di un dirigente eccezionale, ammirevole sotto tutti i punti di vista, estraneo, per essenza, al populismo, al dogma, alla demagogia, alla vanità.
Il nemico forse non se ne è accorto; ma Díaz-Canel si è già guadagnato, per sempre, un posto nel cuore del nostro popolo. Di un popolo che nessuna campagna confonderà.