Il Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba (PCC) e Presidente della Repubblica, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, ha inviato i suoi migliori auguri di successo al Comitato Centrale del Partito Comunista della Cina (PCCH), in occasione della celebrazione del suo ventesimo Congresso.
Il Capo di Stato cubano, in Twitter, si è «dichiarato convito che i suoi risultati saranno un nuovo stimolo per le forze progressiste a livello mondiale».
Il sito web del PCC ha segnalato una comunicazione di questa organizzazione che risalta i successi realizzati dal PCCH partendo dall’applicazione del marxismo e dagli importanti apporti teorici e pratici alla costruzione del socialismo.
«Ci soddisfa constatare la provata capacità e sapienza dell’avanguardia comunista della Cina per condurre il suo popolo nella salvaguardia della sovranità, dell’indipendenza, dell’unità nazionale nella costruzione del socialismo, nello sviluppo economico del paese e il consolidamento della Cina come fattore di stabilità e di equilibrio», si legge nel testo.
Inoltre afferma che: «Le relazioni tra i partiti continueranno ad essere pilastri e componenti essenziali dei vincoli tra Cuba e la Cina apportando l’identificazione politica, la ferma volontà di continuare a rinforzare gli speciali vincoli d’amicizia e cooperazione».
Il PCC ha ringraziato per l’invariabile appoggio del PCCH alla lotta di Cuba contro il blocco ed ha ratificato la sua posizione inamovibile d’appoggio al principio di una sola Cina.
Il Congresso Nazionale del PCCH si realizza ogni cinque anni e stavolta riunisce 2 296 delegati in nome dei suoi 96 milioni di militanti, che inizieranno il processo per eleggere le più alte autorità del paese e definiranno le linee politiche e ideologiche della nazione asiatica per i prossimi anni.
Il presidente Xi Jinping ha insistito sulla lotta unita, per costruire un paese socialista moderno ed ha risaltato la guida mondiale della nazione nello scontro alla COVID-19 e nel governo mondiale, con la sua voce a favore dei popoli, la diplomazia e il multilateralismo.
Poi ha indicato la sicurezza nazionale, la stabilità sociale e lo spiegamento sociale dell’attività economica che hanno portato la Cina al secondo posto a livello globale, con il 18% di partecipazione nel PIL mondiale.