Comuna o nada!

Blanca Eekhout ricorda l’invito di Chávez nel programma radio di Conaicop

Geraldina Colotti

Nel suo programma settimanale, che va in onda tutti i sabati sulla Radio del Sur, il Consiglio Nazionale e Internazionale della Comunicazione popolare (Conaicop) ha ospitato la deputata Blanca Eekhout, presidente della Commissione parlamentare Permanente per lo sviluppo delle Comunas. Il programma, condotto da Alcides Martinez e Eduardo Medina, ha consentito a Blanca di spiegare il lungo cammino compiuto dal Potere popolare in Venezuela, a dieci anni dal famoso “colpo di timone”, chiesto allora dal Comandante Chavez per imprimere una svolta al socialismo bolivariano verso la società comunale autogestita.

Per l’occasione, la deputata ha risposto alle domande dei portavoce e delle portavoci di Conaicop, che conta con punti di raccordo (segreterie) in vari continenti, e che riconosce in Blanca una delle avanguardie più visibili nella costruzione dei media popolari e alternativi. Un ruolo con cui la deputata ha accompagnato il presidente Chávez nella sua lotta contro il latifondo mediatico, che si è intensificata con la Legge dei media dopo il golpe della locale Confindustria, dei vertici ecclesiastici e grandi media privati, nel 2002.

Eekhout, che è stata co-fondatrice di Catia Tv e poi presidente della Tv di stato Vtv e di ViVe, ha illustrato a Conaicop il progetto con cui il Parlamento ha deciso di proclamare il 20 di ottobre giornata nazionale delle Comunas, seguendo le indicazioni di Chávez, espresse dieci anni fa. Da allora, ha ricordato Blanca, in Venezuela ci sono 49.178 consigli comunali, e si sono costituite e registrate 3.640.000 comunas in tutto il territorio nazionale, che coinvolgono circa 13 milioni di persone nella relativa organizzazione del potere popolare, su una popolazione complessiva di quasi 30 milioni.

Inoltre, nel paese fanno vita 309 organizzazioni comunitarie, che mostrano la vitalità propositiva delle nuove strutture economico-produttive e socio-politiche nate durante la rivoluzione bolivariana in quella che nei paesi capitalisti viene chiamata “società civile”. In Parlamento, il lavoro di Bianca è quello di dare impulso alla Legge delle città comunali in costruzione, e alla Legge del parlamento comunale, nel quadro della Commissione permanente, che deve promuovere e legiferare le varie forme di potere popolare.

Nella sua esposizione, Blanca ha ripercorso la nascita e lo sviluppo delle comunas e del potere popolare organizzato, basato in maggioranza sul lavoro politico delle donne, la cui presenza rappresenta circa l’80% della direzione delle strutture territoriali. Un percorso iniziato con l’approvazione dell’Assemblea nazionale Costituente che, nel 1999, darà luogo alla costituzione bolivariana.

Ascoltando le parole della deputata, i più giovani di Conaicop hanno potuto ripercorrere la storia del socialismo territoriale, spina dorsale del proceso bolivariano, e capire perché oggi – come ha detto Blanca – il Venezuela sia un riferimento per il mondo, e come abbia fatto a rimanere “indipendente, sovrana e socialista”, nonostante l’assedio imposto dalle misure coercitive unilaterali dell’imperialismo Usa e dei suoi vassalli.

Blanca ha ricordato con emozione il discorso pronunciato da Chávez il 20 ottobre del 2012, a solo due settimane dalla sua ultima vittoria elettorale del 7 ottobre, quando già il comandante era sofferente per il tumore che lo stava tormentando. Quel discorso è passato alla storia come “el Golpe de Timón”. Un’esortazione rivolta al popolo che lo accompagnava, ma anche all’allora vicepresidente esecutivo Nicolas Maduro, che poi ne prenderà il testimone alla guida della nazione bolivariana: “Nicolás, ti raccomando questo come ti raccomanderei la mia vita: le comunas, lo Stato sociale di Diritto e di Giustizia”, disse il Comandante invitando l’attuale presidente venezuelano ad ascoltare costantemente il popolo nella critica e nell’autocritica.

Dare un nuovo impulso allo stato sociale di diritto e di giustizia, rafforzare il potere comunale, essere sempre più efficienti, consolidare il Sistema nazionale di media pubblici e non aver paura della critica e dell’autocritica, furono gli elementi individuati da Chávez per un nuovo ciclo della rivoluzione bolivariana. Un indirizzo che – ha spiegato Blanca – avrebbe dovuto rivoluzionare nel profondo il processo di cambiamento strutturale, sulla spinta del potere popolare organizzato.

Una spinta poderosa, capace di trasformare il modello economico dominante e di transitare verso il socialismo. Un’indicazione che il Venezuela bolivariano ha elaborato in questi anni e che sta rideclinando oggi, in base al programma proposto a inizio anno da Maduro con le 3R.Nets. “Propongo – ha detto Maduro – un nuovo sistema 2022-2030 per la transizione al socialismo, basato sulla pratica, sulla verità e sui nostri sogni. Le 3 R.Nets: Resistenza di fronte alle aggressioni imperiali, Rinascita dello spirito originale della Patria e Rivoluzione permanente, per fare tutto meglio”.

Su questa linea prosegue l’impegno appassionato di Blanca, nel Psuv, nel Parlamento e nelle organizzazioni del potere popolare. Su questa linea si situa anche l’impegno di Conaicop per diffondere “la verità del Venezuela”, e articolarla nelle pratiche di lotta a livello internazionale.

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