Il Primo Segretario del Partito Comunista e Presidente della Repubblica, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, ha ricordato in Twitter che sono 30 anni che Cuba presenta all’ONU la relazione dettagliata sul crimine costituito dal blocco USA contro l’Isola.
«L’Assemblea Generale lo condanna quasi unanimemente. E il blocco si rinforza. Gli USA rispettano assai poco la comunità internazionale. Rispettano assai poco il resto del mondo», ha segnalato il Capo di Stato.
Pochi giorni fa il cancelliere Bruno Rodríguez Parrilla ha presentato al corpo diplomatico e ai media della stampa accreditati a Cuba i danni principali provocati da questa politica unilaterale tra il 2021 e il 2022.
La relazione /Necessità di porre fine al blocco economico, commerciale e finanziario degli USA contro Cuba / comprende il periodo tra agosto del 2021 e febbraio del 2022, e si presenterà per la trentesima volta nell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite tra il 2 e 3 novembre prossimi.
Poi ha assicurato che nel periodo analizzato questa politica ha originato perdite nell’ordine di 3 806,5 milioni di dollari, cifra superiore del 49% a quella riportata nel periodo precedente (gennaio -luglio del 2021).
«Questo è un ammontare record in appena sette mesi ed è il riflesso dell’impatto indurito del blocco», ha indicato e ha denunciato come questo assedio danneggia i settori economici e sociali più sensibili della vita nazionale, e danneggia i cubani dentro e fuori dal paese.
Però, nonostante questa politica unilaterale e aggressiva che vuole distruggere il progetto sociale cubano, l’Isola grande delle Antille non si ferma e si rinnova tutto il tempo.
Per calcolare gli effetti del blocco contro Cuba è imprescindibile considerare il gravissimo danno umano che provoca questa politica indirizzata a intaccare la coscienza del cubano, frustrare il suo paradigma di sviluppo indurlo allo scontento.
Considerando il comportamento del dollaro di fronte al valore dell’oro nel mercato internazionale, il blocco ha provocato perdite per più di un bilione 391111 milioni di dollari.
«Cuba ha il diritto di vivere senza blocco, ha il diritto di vivere in pace e tutti starebbero meglio senza il blocco, gli USA sarebbero un paese migliore senza bloccarci e il mondo sarebbe migliore senza il blocco», ha accentuato ancora il Cancelliere cubano.
I danni del blocco per settori tra agosto del 2021 e febbraio del 2022
Nel periodo, la firma d’origine tedesca, Brüel & Kjær Vibro GmbH, fornitrice della tecnologia dei sistemi di controllo delle vibrazioni delle turbine termiche dell’Unione Nazionale Elettrica, ha informato che non avrebbe firmato contratti con l’impresa importatrice cubana Energoimport, se questa non copriva anticipatamente tutti i pagamenti.
Il fornitore d’origine francese CNIM ha comunicato all’impresa commerciale Devexport che non poteva continuare con i contratti per i pezzi di ricambio per la Centrale Termoelettrica Antonio Guiteras.
Dopo una ristrutturazione finanziaria interna, il Gruppo si era impegnato a non finanziare, facilitare o sviluppare attività con nessun paese sottoposto alle sanzioni dell’Ufficio per il Controllo degli Attivi Stranieri e del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti.
Biotecnologia
Il Centro d’Ingegneria Genetica e Biotecnologia, produttore del vaccino cubano contro la COVID-19 Abdala, ha avuto una perdita di 190 671 000 dollari. Per l’Istituto Finlay delle Vaccinazioni, produttore dei vaccini Soberana 02 e Soberana Plus, questa politica ha generato difficoltà in 20 operazioni, 11 corrispondenti a strumenti, sei a reagenti e tre per apparecchi di fabbricanti d’origine statunitense.
Studi clinici di malattie auto immuni, come la psoriasi, la sclerosi multiple, come le neurodegenerative, non hanno avuto inizio perché i medicinali necessari non sono disponibili per i pazienti cubani.
Extraterritorialità
L’impatto del blocco non si circoscrive solo alla realtà cubana. Washington pretende che il resto dei paesi e le organizzazioni internazionali applichino le loro decisioni politiche rispetto a Cuba.
Nel novembre del 2021 si è saputo che l’Ambasciata degli USA a Vienna ha inviato una lettera alla Segreteria dell’Organismo Internazionale dell’Energia Atomica, sollecitando esplicitamente che i fondi destinati dal suo governo all’organizzazione di attività di sicurezza nucleare non si utilizzassero nei progetti di cooperazione con Cuba.
Agricoltura e allevamento
Gli ostacoli nelle operazioni monetario- finanziarie, i costi addizionali per la reubicazione geografica del commercio e altri per acquisire tecnologie e combustibili, hanno danneggiato gravemente la produzioni e l’acquisto di alimenti in Cuba, generando danni per un valore di 270 932 307 dollari.
Un gruppo considerevole di banche ha rifiutato d’eseguire i pagamenti ai fornitori dell’impresa cubana importatrice Alimport, relativi a prodotti come soya, grasso vegetale, mangime per maiali, salsicce, e altro.
Per la mancanza di combustibile si sono moltiplicati i danni all’irrigazione, la preparazione della terra, la protezione fitosanitaria, e il movimento delle persone vincolato all’agricoltura.
Persistono le difficoltà per l’acquisto e/o la riparazione dell’equipaggiamento necessario.
Trasporto
L’impresa cubana Transimport ha realizzato 518 richieste di mezzi automotori, trattori, batterie, motori, montacarichi, parti e pezzi, tra l’altro. Ha ricevuto solo il 9% delle richieste realizzate a fornitori stranieri.
Persecuzione finanziaria
Sono state identificate cento banche straniere coinvolte in 261 azioni di chiusura di conti correnti e di contratti bancari stabiliti, restituzione di transazioni, rifiuto d’aprire conti, la cancellazione di chiavi per lo scambio d’informazioni finanziarie attraverso la Società per le Telecomunicazioni, Finanziarie Interbancarie Mondiali (swift), tra le altre.
Come conseguenza, i danni al settore bancario –finanziario ascendono a 260,8 milioni di dollari, cifra che supera di 93 milioni quella riportata tra gennaio e luglio de 2021.
Inoltre decine di missioni diplomatiche cubane nel mondo hanno perso la loro relazione che tradizionalmente prestavano servizi per il timore di queste di rappresaglie del Governo degli Stati Uniti.
Come risultato, il paese ha incontrato ostacoli per effettuare il pagamento dei suoi contributi a vari organismi internazionali e regionali, nonostante la volontà del governo cubano di onorare i suoi impegni finanziari,
Salute
Cuba è capace di produrre più del 60 % del suo quadro di medicinali di base; senza dubbio questi livelli non sono stati garantiti per mesi per via dell’impatto del blocco sulla possibilità di pagamento del paese, l’impossibilità d’accedere a tecnologie mediche con più del 10% di componenti statunitensi e la necessità di ricorrere a rotte alternative di trasporto.
Nel pieno contesto dello scontro alla COVID-19, il blocco ha ostacolato persino l’arrivo di siringhe all’Isola, per appoggiare il processo di vaccinazioni. Durante il momento più acuto della pandemia non è stata applicata nemmeno una misura per alleviare il blocco.
Questa politica ha ostacolato l’arrivo di donazioni, l’acquisto di cilindri, pezzi di ricambio e di altre componenti necessarie per la somministrazione di ossigeno medicinale, oltre a rendere molto difficili l’acquisto e il trasporto di materiali indispensabili per la prevenzione, la diagnosi e il trattamenti di questa malattia, così come per l’investigazione, la produzione e la valutazione dei candidati a vaccino e delle vaccinazioni cubane contro la COVID-19.
Settore privato
Il blocco danneggia l’impresa privata cubana come le imprese statali.
Sono molti gli esempi di strumenti informatici che non sono accessibili per tecnici nazionali allo sviluppo, solo per la loro condizione di cubani.
Si rende molto difficile inoltre l’accesso a meccanismi finanziari esteri, l’apertura di conti bancari all’estero e la possibilità d’utilizzare piattaforme per pagamenti e commercio elettronico vietati per Cuba.
Non c’è silenzio per la denuncia del blocco USA
Reiterando il consenso universale che, nella tribuna delle Nazioni Unite, e per tre decenni ha espresso la condanna assoluta del blocco economico, commerciale e finanziario imposto dal Governo USA contro Cuba, le nuove voci che costantemente si sommano a questa domanda sembreranno difendere una ragione diventata una ovvia verità.
Senza dubbio l’ingiustizia è tanto grande e così colossale genocidio che ogni giorno sono di più coloro che alzano la bandiera contro l’ostile e anacronistica politica del più grande impero del pianeta.
La condanna internazionale di questa aggressione oggi è «un principio nella difesa di tutti i popoli della Terra», ha affermato l’ex presidente uruguaiano, José Pepe Mujica.
Poi ha segnalato che «Cuba è un’espressione, all’ennesima potenza, di una politica barbara praticata da potenze e sviluppata contro terzi paesi per ragioni ideologiche».
Mujica ha rivelato che la pratica del blocco economico è una risorsa bastarda nella politica internazionale e dev’essere allontanata.
«Non è servita ad altro che imporre necessità ai popolo e risulta un abuso di prepotenza», ha aggiunto.
Sull’inclusione di Cuba nella lista unilaterale degli Stati patrocinatori del terrorismo, ha sostenuto che è «un inganno».
Al contrario – ha sottolineato–, Cuba è vittima del terrorismo.
Washington mantiene per questo il linguaggio della Guerra Fredda, che oggi manca di ogni senso comune.
Si tratta di una misura che rende più letale l’assedio al paese delle Antille e che chiude le porte al commercio, alle finanze e agli investimenti internazionali, ha detto ancora l’ex presidente dell’Uruguay.
Poi ha concluso che i castighi imposti all’Isola delle Antille pregiudicano a loro volta una parte della società statunitense.
I membri del Parlamento di Sri Lanka hanno reclamato la fine di questa politica ostile, e hanno dichiarato il loro appoggio alla risoluzione che l’Isola presenterà nell’Assemblea Generale ONU.
Il Forum Europeo delle Forze della Sinistra, i Verdi e i Progressisti, ha condannato il carattere extra territoriale del blocco ed ha reclamato la sua eliminazione.
Inoltre è stata realizzata una nuova carovana per varie strade della città di Roseau, organizzata da membri dell’Associazione d’Amicizia Dominica-Cuba, con altre organizzazioni di solidarietà che hanno riaffermato il loro sostegno all’Isola grande delle Antille.