Discorso pronunciato da Miguel M. Díaz-Canel Bermúdez

Discorso pronunciato da Miguel M. Díaz-Canel Bermúdez, Primo Segretario del CC del Partito Comunista di Cuba e Presidente della Repubblica, a chiusura del XXII Incontro Internazionale dei Partiti Comunisti ed Operai nel Palacio de Convenciones, el 29 ottobre 2022, “Año 64 de la Revolución”

Care compagne e cari compagni,

Fratelli di lotta:

In tempi come questi in cui viviamo, duri, disperanti per la stragrande maggioranza, vittima di molteplici crisi simultanee generate dal capitalismo decadente che spinge il mondo verso la barbarie, è molto confortante un incontro come quello che ci riunito per tre giorni a L’Avana per discutere con realismo di alternative e di speranze che condividiamo.


Siamo qui, sognando e facendo, e soprattutto tentando che divenga possibile l’impossibile. Ossia facendo quello che i nemici del socialismo e quindi del progresso umano hanno detto che era impossibile da quando le idee di Marx, Engels e del Manifesto Comunista apparvero per mobilitare gli sfruttati e abbattere gli sfruttatori.

La certezza che un mondo migliore è possibile non è giunta attraverso i manuali. Lo stiamo confermando nel cammino della costruzione socialista e con ogni partito che incontriamo con ideli comuni nella lotta infaticabile per l’emancipazione umana e la giustizia sociale.

Il nostro orizzonte è sempre socialista, anche dopo la tragica scomparsa del campo socialista in Europa e la disintegrazione dell’Unione Sovietica, e nonostante le feroci campagne anti comuniste che i poteri del capitalismo multinazionale hanno trasformato in dogma del pensiero unico, attraverso poderosi media di portata globale.

Nonostante la demonizzazione costante della gloriosa storia del movimento comunista internazionale, dell’infame limite  dei diritti di partecipazione politica in un crescente numero di paesi in nome della libertà e nel mezzo di una situazione globale tanto complessa come nei peggiori momento della storia universale, oggi stiamo chiudendo un incontro  che ha riunito per la prima volta Cuba 145 delegati di 78 partiti d’affiliazione comunista e operaia, provenienti da 60 paesi.

La demonizzata Cuba, la bloccata Cuba, la maltrattata e castigata Cuba ha convocato e ricevuto coloro che nel mondo condividono e difendono ideali comuni, per condividere riflessioni e dibattiti su temi d’importanza strategica, come la necessaria unità per affrontare l’aggressione dell’ imperialismo, l’auge della destra più reazionaria, il fascismo emergente e la guerra, così come per articolare le azioni in difesa della pace, dell’ambiente e dei diritti dei lavoratori e la promozione della solidarietà di tutti i popoli in lotta.

Ringraziamo, prima di tutto, la fiducia di coloro che hanno dato al Partito Comunista di Cuba  l’opportunità d’organizzare questo incontro, mentre riconosciamo gli sforzi di tutti i presenti per partecipare, nel mezzo delle drammatiche e difficilissime realtà politiche, economiche e sociali che soffre la maggioranza dei paesi dai quali voi provenite.

Non vi abbiamo invitato a elogiare un modello. Vi convochiamo all’analisi  a all’unione degli sforzi.

Cuba rappresenta un’esperienza concreta di costruzione del socialismo in un paese piccolo, in via di sviluppo, che subisce il brutale maltrattamento della potenza più poderosa della storia a sole 90 miglia dalle sue coste.

Si può dire che esprimiamo la comprensione della necessità di un cambio sociale per la rottura della logica del capitale e nello stesso tempo lo sviluppo e il perfezionamento di come fare il cambio sociale socialista come superamento della logica imperialista.

Si tratta di coniugare la sfida tra l’alternativa necessaria e possibile nel processo e nel progetto, in maniera che il possibile presente non
contraddica il necessario futuro del progetto storico.

In altre parole l’alternativa possibile non rinuncia a quella desiderata, ma la alimenta, la costruisce e avanza con lei.

Il marxismo è scienza e stiamo sfidando costantemente la conferma della teoria nella pratica, articolando risposte per avanzare nella conquista della giustizia sociale.

Per questo è importante considerare due aspetti essenziali: la necessità di un’avanguardia organizzata, nel nostro caso il Partito Comunista di Cuba, con formazione scientifica, politica e ideologica per intendere le trasformazioni dell’imperialismo e delle nuove forme di lotta e nello stesso tempo assumere che l’ideologia della trasformazione socialista è il marxismo critico per la sua essenza e le fondamenta, proponendo di sovvertire la realtà con un metodo scientifico.

In conseguenza, la transizione socialista cubana identifica e promuove due assi essenziali nella trasformazione socialista: la centralità del lavoro e la centralità dell’esempio.  Nei due casi l’essere umano  è oggetto e soggetto di questa trasformazione.

Avanziamo per questo cammino “irrompendo nel monte nudi e con un cuore nel pugno”, come dice il verso di una canzone del nostro cantautore Vicente Feliú, che descrive poeticamente lo scontro cubano a tutte le sfide.

Compagne e compagni:

Abbiamo coinciso da diverse prospettive che la crisi sistemica del capitalismo, acuita negli ultimi due anni dalla pandemia della COVID-19, ha approfondito l’alienazione, l’esclusione e le disuguaglianze sociali, gli egoismi e  la depoliticizzazione a favore dei progetti della destra più reazionaria, conservatrice, sostenendo il risorgimento delle idee estremiste e fasciste.

Le valutazioni realizzate da molti dei partiti presenti confermano che la battaglia per la giustizia sociale e il socialismo richiede prima di tutto l’unità del movimento comunista e operaio e la costruzione di alleanze con le organizzazioni sindacali, i movimenti sociali, rivoluzionari e popolari che si oppongono al dominio imperialista.

Questa comprensione è imprescindibile per crescere e avanzare nella costruzione dei programmi politici che includano  altri settori delle società sempre più diverse nella loro composizione, e eterogenee nelle loro necessità e nei reclami sociali, come i lavoratori intellettuali, le donne, gli studenti e i giovani, i contadini e le minoranze escluse, tra gli altri.

Solo con lo sforzo e il coordinamento di tutti potremo ottenere la vera trasformazione rivoluzionaria.

La Dichiarazione e il Piano d’Azione approvati in questo XXII Incontro hanno questo proposito. Se otteniamo che questi obiettivi e queste azioni abbiano un impatto e un’efficacia reali, potremo assicurare che questo spazio è stato e continuerà ad essere utile e trasformatore.

I partiti  comunisti e operai abbiamo caratterizzato la realtà che dobbiamo e vogliamo trasformare.

Siamo coscienti che l’imperialismo è l’avversario principale.

Conosciamo l’articolata strategia imperialista incamminata a fomentare la demoralizzazione delle nostre forze, a rinforzare l’implementazione del peggio del modello consumista, alienante e predatore, imponendoci i valori più reazionari, alienanti e conservatori nel piano politico e ideologico. Mettiamo di fronte a questo come spada e scudo i valori e i principi che condividiamo e ci uniscono, che sono punti di riferimento etici e morali, come l’uguaglianza, l’equità e la giustizia sociale, la democrazia rivoluzionaria e socialista, il cui carattere popolare e partecipativo va approfondito da noi, la solidarietà da una pratica autentica, rispettosa e complementare e l’unità, prima all’interno e poi con altri partiti politici, organizzazioni e movimenti sociali e popolari, cominciando dai nostri paesi e poi nell’ambito regionale e internazionale.

Nel mezzo di un complesso scenario internazionale attuale, sono molte le sfide che Cuba affronta. Il Partito Comunista di Cuba lavora nelle missioni  principali definite nell’ Ottavo Congresso, realizzato nell’aprile dell’anno scorso, nominato Congresso dell’Unità e della Continuità.

Queste missioni sono la battaglia economica, la lotta per la pace e la fermezza ideologica.

Ugualmente lavoriamo all’implementazione delle idee, dei concetti e delle direttive segnalate in questo evento dei comunisti e di tutto il popolo cubano.

Il Partito Comunista di Cuba concede una speciale importanza al vincolo permanente con le masse: “L’orecchio attaccato al suolo”, come chiama in linguaggio popolare il Generale d’Esercito e leader della Rivoluzione Cubana, Raúl Castro Ruz la relazione diretta con i problemi e le aspirazioni del popolo e la conoscenza profonda dei fatti, dei fenomeni e dei processi che affronta la società cubana.

Attorno all’interesse supremo di costruire il socialismo, che è stato approvato dalla stragrande maggioranza del popolo cubano nel Referendum Costituzionale, il Partito ha la missione di mantenere l’unità,  la coesione del popolo e il consenso sociale, e tutto questo ci ha condotto a resistere in maniera creativa di fronte all’aspirazione  imperialista di dividerci e indebolire la nostra fermezza e capacità di lotta.

In questa vocazione “di restare strettamente attaccati alla ferma e dolce interiorità del popolo”, il Partito educa e apprende, potenzia la responsabilità individuale della sua militanza e rinforza la direzione  collettiva.

Il lavoro del Partito nel terreno ideologico si fonda nella teoria marxista, nella predica martiana, nell’immenso legato di Fidel, negli insegnamenti di

Raúl, nelle tradizioni della lotta del popolo, nella sua esperienza storica e in quella degli altri popoli e nazioni.

Compagni di lotta:

Daremo priorità agli obiettivi strategici che condividiamo riconoscendo la forza che racchiude il diverso.

Apprezziamo con umiltà le esperienze e le conquiste indiscutibili realizzate grazie alla lotta instancabile e alla costruzione collettiva che indiscutibilmente ha emancipato importanti segmenti di masse popolari e lavoratrici ed ha dato dignità ai popoli.

Rispettiamo le forme differenti d’organizzazione per la lotta che ogni paese e ogni regione hanno definito secondo le loro realtà concrete.

Apprendiamo dalle esperienze emanate dalla storia di lotta e resistenza.

Scommettiamo per la comprensione congiunta, il consenso e l’articolazione.

Eliminiamo il personalismo, la divisione e il settarismo, pratiche che approfondiscono le differenze, esacerbano la mancanza di fiducia, annullano i consensi e apportano benefici all’imperialismo.

La divisione favorirà sempre gli interessi delle forze che rappresentano il capitale finanziario internazionale, la contro rivoluzione e l’imperialismo.

Condividiamo un dovere assoluto: la formazione delle organizzazioni politiche giovanili che a loro volta devono dirigere il lavoro verso collettivi ampi e plurali, seriamente colpiti oggi dall’alienazione e la depoliticizzazione.

La gioventù è stata e continua ad essere uno dei soggetti storici principali ed abbiamo la responsabilità di potenziare la sua partecipazione attiva e militante nella lotta. Il protagonismo delle nuove generazioni nella costruzione e la conduzione del presente farà sì che assumano il futuro con responsabilità e senso d’appartenenza.

Gli obiettivi fondamentali dell’Incontro Internazionale dei Partiti Comunisti e Operai sono stati indirizzati a generare uno spazio di riflessione, scambio e collaborazione, di concertazione di posizioni,  azioni reciproche e di solidarietà internazionale.

Per ottenerlo dobbiamo sviluppare relazioni trasparenti, di fiducia e sincerità, rispettando le differenze e potenziando quello che ci unisce.

Il Partito Comunista di Cuba valuta questi incontri come uno spazio utile e necessario per lo scambio e la cooperazione tra i partiti comunisti e operai del mondo, specialmente in un momento caratterizzato da una forte offensiva del capitalismo contro i diritti dei lavoratori, una violenta campagna anticomunista, con crescenti minacce alla pace e alla stabilità internazionale, manovre di destabilizzazione e disinformazione, doppie facciate, applicazione di misure coercitive e guerre mediatiche e culturali.

Il Partito Comunista di Cuba riconosce il merito storico delle forze politiche  che in maniera permanente hanno contribuito allo sviluppo di questi Incontri e ratifica il suo impegno con i principi della fondazione.

Cuba reitera la sua vocazione profondamente umanista e solidale con i popoli fratelli che, fedeli alla sua storia di lotta, resistono e costruiscono in qualsiasi parte del mondo.

Esercitare la solidarietà internazionalista è saldare il debito con coloro che hanno sostenuto la nostra determinazione di costruire una società socialista di diritti e giustizia sociale, in difesa della sovranità e l’indipendenza nazionali.

In conseguenza, la Cuba martiana e socialista di Fidel non smetterà mai di accompagnare la patria di Bolívar e Hugo Chávez.  L’amicizia tra i due leaders, basata nella lotta per la vera indipendenza e integrazione dell’America Latina e dei Caraibi, non verà tradita.

Per i comunisti cubani il trionfo della Rivoluzione Bolivariana Costituisce uno straordinario e decisivo capitolo delle lotte per l’indipendenza, l’integrazione contro l’imperialismo in America Latina e nei Caraibi, e quindi  ratifichiamo l’invariabile appoggio a questo processo politico, alla sua alleanza cívico-militare e al compagno Nicolás Maduro Moros.

Il nostro Partito ratifica la sua solidarietà e appoggio alla Rivoluzione
Sandinista, che oggi affronta l’assedio politico, mediatico e diplomatico dell’imperialismo statunitense.

Le cause dei popoli di Puerto Rico, Palestina e della Repubblica Saharaui Democratica riceveranno sempre il nostro appoggio senza condizioni e risoluto,

Salutiamo gli sforzi nella costruzione del socialismo dei Partiti Comunisti della Repubblica Popolare della Cina, la Repubblica Socialista del Vietnam, la Repubblica Popolare Democratica della Corea e la Repubblica Democratica Popolare Lao.

Felicitiamo in modo speciale i comunisti cinesi per il successo del loro recente  Ventesimo Congresso.

Cari compagni:

Dalla straordinaria vigenza del pensiero del Comandante in Capo Fidel Castro Ruz, riprendiamo una riflessione che in una data lontana, il 1961 ci ha lasciato: “Si deve agire con metodi rivoluzionari, metodi nuovi, metodi democratici, di quelli che corrispondono a una democrazia rivoluzionaria, a una democrazia operaia, perché è questo che significa il socialismo: significa precisamente il governo del paese per la maggioranza del paese, che sono quelli che lavorano, quelli che producono e quelli che impongono la loro legge rivoluzionaria con la forza della  loro ragione e con la forza della loro energia,,,”

Vorrei ringraziare, finalmente, le molteplici espressioni di solidarietà
realizzate in questo incontro, con l’eroica lotta che sferra i popolo cubano di fronte alla permanente aggressione dell’imperialismo nordamericano nel suo impegno di distruggere la Rivoluzione.

Abbiamo affrontato con fermezza e creatività l’applicazione del criminale blocco economico, commerciale e finanziario degli Stati Uniti, indurito in maniera opportunista nei momenti in cui dovevamo affrontare la pandemia.

Il popolo cubano non ha ceduto nemmeno di fronte alle campagne mediatiche e sovversive indirizzate a distorcere la realtà e dividere la nazione, nè agli effetti economici dell’ingiusta inclusione di Cuba nella fraudolenta lista dei paesi patrocinatori del terrorismo, che genera  difficoltà addizionali allo sviluppo e all’attenzione delle necessità del nostro popolo.

Nessun ostacolo sarà sufficiente per spezzare la nostra determinazione di resistere, lottare e vincere!

Contare con il vostro appoggio in questa battaglia ci stimola e ci anima.

Anche voi potrete sempre contare con Cuba e con la sua Rivoluzione!

Viva el Socialismo!
Viva l’internazionalismo proletario!
Patria o Muerte!
Vinceremo!


 

Discurso pronunciado por Miguel M. Díaz-Canel Bermúdez, Primer Secretario del Comité Central del Partido Comunista de Cuba y Presidente de la República, en la clausura del XXII Encuentro Internacional de Partidos Comunistas y Obreros, en el Palacio de Convenciones, el 29 de octubre de 2022, “Año 64 de la Revolución”

Queridas compañeras, queridos compañeros;

Hermanos de lucha:

En tiempos como los que vivimos, duros, desesperanzadores para las grandes mayorías, que son víctimas de múltiples crisis simultáneas generadas por el capitalismo decadente que empuja al mundo a la barbarie, es muy reconfortante un encuentro como el que nos ha reunido por tres días en La Habana para discutir, con realismo, de alternativas y de esperanzas que compartimos.

Aquí estamos, soñando y haciendo, sobre todo intentando que se haga posible lo imposible. Es decir, haciendo lo que los enemigos del socialismo y por tanto del progreso humano dijeron que era imposible desde que las ideas de Marx, Engels y el Manifiesto Comunista aparecieron para movilizar a los explotados y aterrar a los explotadores.

La certeza de que un mundo mejor es posible no ha llegado por manuales. Lo vamos confirmando en el camino de la construcción socialista y con cada partido que encontramos con ideales comunes en la lucha infatigable por la emancipación humana y la justicia social.

Nuestro horizonte sigue siendo socialista, incluso después de la trágica desaparición del campo socialista en Europa y la desintegración de la Unión Soviética, y a pesar de las feroces campañas anticomunistas que los poderes del capitalismo transnacional han convertido en dogma del pensamiento único a través de poderosos medios de alcance global.

A despecho de la demonización constante de la gloriosa historia del movimiento comunista internacional, de la infame limitación de derechos de participación política en un creciente número de países, en nombre de la libertad y en medio de una situación global tan compleja como en los peores momentos de la historia universal, hoy estamos clausurando un evento que ha reunido, por primera vez en Cuba, a 145 delegados de 78 partidos de filiación comunista y obrera procedentes de 60 países.

La demonizada Cuba, la bloqueada Cuba, la acosada y castigada Cuba ha convocado y recibido a quienes en el mundo comparten y defienden ideales comunes, para compartir reflexiones y debates sobre temas de importancia estratégica, como la necesaria unidad para enfrentar la arremetida del imperialismo, el auge de la ultraderecha, la reemergencia del fascismo y la guerra, así como para articular las acciones en defensa de la paz, el medio ambiente y los derechos de los trabajadores y la promoción de la solidaridad de todos los pueblos en lucha.

Agradecemos, en primer lugar, la confianza de aquellos que dieron al Partido Comunista de Cuba la oportunidad de organizar este encuentro, a la vez que reconocemos los esfuerzos de todos los presentes para asistir, en medio de las dramáticas y complejísimas realidades políticas, económicas y sociales que sufre la mayoría de los países de los cuales ustedes proceden.

No los invitamos a elogiar un modelo. Los convocamos al análisis y a la concertación de esfuerzos.

Cuba representa una experiencia concreta de construcción del socialismo en un país pequeño, en vías de desarrollo, bajo el brutal acoso de la más poderosa potencia de la historia y a solo 90 millas de sus costas. Puede decirse que expresamos la comprensión de la necesidad de cambio social por ruptura de la lógica del capital y, al mismo tiempo, el desarrollo y perfeccionamiento de cómo hacer el cambio social socialista como superación de la lógica imperialista.

Se trata de conjugar el reto entre la alternativa necesaria y posible en el proceso y en el proyecto, de manera que lo posible presente no contradiga lo necesario futuro del proyecto histórico.

En otras palabras: la alternativa posible no renuncia a la deseada, sino que la alimenta, construye y avanza en ella.

El marxismo es ciencia y estamos desafiados constantemente a confirmar la teoría en la práctica, articulando respuestas para avanzar en la conquista de la justicia social.

Para ello es importante tener en cuenta dos aspectos esenciales: la necesidad de una vanguardia organizada, en nuestro caso el Partido Comunista de Cuba, con formación científica, política e ideológica para entender las transformaciones del imperialismo y las nuevas formas de lucha y, al mismo tiempo, asumir que la ideología de la transformación socialista es el marxismo crítico por su esencia y fundamentos, al proponer subvertir la realidad con un método científico.

En consecuencia, la transición socialista cubana identifica y promueve dos ejes esenciales en la transformación socialista: la centralidad del trabajo y la centralidad del ejemplo. En ambos casos el ser humano es objeto y sujeto de esa trasformación. Por ese camino avanzamos, “rompiendo monte en cueros y en el puño un corazón”, como dice el verso de una canción de nuestro trovador Vicente Feliú, que describe poéticamente el enfrentamiento cubano a todos los desafíos.

Compañeras y compañeros:

Desde diferentes perspectivas hemos coincidido en que la crisis sistémica del capitalismo, agudizada en los últimos dos años por la pandemia de la COVID-19, ha profundizado la enajenación, la exclusión y las desigualdades sociales, los egoísmos y la despolitización en favor de los proyectos de la ultraderecha conservadora, amparando el resurgimiento de ideas extremistas y fascistas.

Las evaluaciones realizadas por muchos de los partidos presentes confirman que la batalla por la justicia social y el socialismo requiere, en primer lugar, de la unidad del movimiento comunista y obrero y de la construcción de alianzas con las organizaciones sindicales, los movimientos sociales, revolucionarios y populares que se oponen a la dominación imperialista.

Esa comprensión resulta imprescindible para crecer y avanzar en la construcción de programas políticos que incluyan a otros sectores de sociedades cada vez más diversas en su composición, y heterogéneas en sus necesidades y reclamos sociales, como los trabajadores intelectuales, las mujeres, los estudiantes y jóvenes, los campesinos y las minorías excluidas, entre otros. Solo con el esfuerzo y la coordinación de todos podremos alcanzar la verdadera transformación revolucionaria.

La Declaración y el Plan de Acción aprobados en este XXII Encuentro tienen ese propósito. Si logramos que estos objetivos y acciones tengan un impacto y una efectividad real, podremos asegurar que este espacio ha sido y seguirá siendo útil y transformador.

Los partidos comunistas y obreros hemos caracterizado la realidad que debemos y queremos transformar. Somos conscientes de que el imperialismo constituye el principal adversario. Conocemos la articulada estrategia imperialista encaminada a fomentar la desmoralización de nuestras fuerzas, reforzar la implementación de lo peor del modelo consumista, enajenador y depredador, e imponernos los valores más reaccionarios, enajenantes y conservadores en el plano político e ideológico.

Pongamos frente a ello, como espada y escudo de los pueblos, los valores y principios que compartimos y nos unen, que constituyen referentes éticos y morales, como son la igualdad, la equidad y la justicia social; la democracia revolucionaria y socialista, cuyo carácter popular y participativo debemos profundizar; la solidaridad, desde una práctica auténtica, respetuosa y complementaria; y la unidad, primero a lo interno y, luego, con otros partidos políticos, organizaciones y movimientos sociales y populares, comenzando en nuestros países y luego en el ámbito regional e internacional.

En medio del complejo escenario internacional actual, son muchos los desafíos que enfrenta Cuba. El Partido Comunista de Cuba trabaja en las misiones principales definidas en el Octavo Congreso, celebrado en abril del pasado año, al que nombramos Congreso de la Unidad y de la Continuidad. Estas misiones son la batalla económica, la lucha por la paz y la firmeza ideológica. De igual forma, trabajamos en la implementación de las ideas, conceptos y directrices señaladas en ese evento de los comunistas y de todo el pueblo cubano.

El Partido Comunista de Cuba concede especial importancia al vínculo permanente con las masas: “el oído pegado a la tierra”, le llama en lenguaje popular el General de Ejército y líder de la Revolución Cubana, Raúl Castro Ruz; la relación directa con los problemas y aspiraciones del pueblo y el conocimiento profundo de los hechos, fenómenos y procesos que enfrenta la sociedad cubana.

En torno al interés supremo de construir el socialismo, que ha sido refrendado por la abrumadora mayoría del pueblo cubano en Referendo Constitucional, el Partido tiene la misión de mantener la unidad y cohesión del pueblo y el consenso social, todo lo cual nos ha conducido a resistir de manera creativa frente a la aspiración imperialista de dividirnos y hacer claudicar nuestra firmeza y capacidad de lucha.  En esa vocación “de estar estrechamente atados a la firme y dulce entraña del pueblo”, el Partido educa y aprende, potencia la responsabilidad individual de su militancia y fortalece la dirección colectiva.

La labor del Partido en el terreno ideológico se fundamenta en la teoría marxista, en la prédica martiana, en el inmenso legado de Fidel, en las enseñanzas de Raúl, en las tradiciones de lucha del pueblo, en su experiencia histórica y en la de los demás pueblos y naciones.

Compañeros de lucha:

Prioricemos los objetivos estratégicos que compartimos, a la vez que reconocemos la fortaleza que entraña lo diverso.

Apreciemos, con humildad, las experiencias y logros indiscutibles alcanzados gracias a la lucha infatigable y a la construcción colectiva que, indiscutiblemente, ha emancipado importantes segmentos de masas populares y trabajadoras y ha dignificado a los pueblos.

Respetemos las diferentes formas de organización para la lucha que cada país y cada región han definido según su realidad concreta.

Aprendamos de las experiencias emanadas de historias de lucha y resistencia.

Apostemos por la comprensión conjunta, el consenso y la articulación.

Desterremos el personalismo, la división y el sectarismo, prácticas que profundizan las diferencias, exacerban la desconfianza, quiebran los consensos y benefician al imperialismo. La división siempre favorecerá los intereses de las fuerzas que representan al capital financiero internacional, a la contrarrevolución y al imperialismo.

Compartimos un deber ineludible: la formación de las organizaciones políticas juveniles que, a su vez, deben dirigir el trabajo hacia colectivos amplios y plurales seriamente impactados hoy por la enajenación y la despolitización.

La juventud ha sido y sigue siendo uno de los principales sujetos históricos, y tenemos la responsabilidad de potenciar su participación activa y militante en la lucha. El protagonismo de las nuevas generaciones en la construcción y conducción del presente hará que asuman el futuro con responsabilidad y sentido de pertenencia.

Los objetivos fundamentales del Encuentro Internacional de Partidos Comunistas y Obreros han estado dirigidos a generar un espacio de reflexión, intercambio y colaboración; de concertación de posiciones y acciones mutuas; de solidaridad internacional. Para lograrlo, debemos desarrollar relaciones transparentes, de confianza y sinceridad, respetando las diferencias y potenciando lo que nos une.

El Partido Comunista de Cuba valora estos Encuentros como un espacio útil y necesario para el intercambio y la cooperación entre los partidos comunistas y obreros del mundo, especialmente en un momento caracterizado por una fuerte ofensiva del capitalismo contra los derechos de los trabajadores, una violenta campaña anticomunista, crecientes amenazas a la paz y a la estabilidad internacional, maniobras de desestabilización y desinformación, dobles raseros, aplicación de medidas coercitivas y guerras mediáticas y culturales.

El Partido Comunista de Cuba reconoce el mérito histórico de las fuerzas políticas que de manera permanente han contribuido al desarrollo de estos Encuentros, y ratifica su compromiso con los principios fundacionales.

Cuba reitera su vocación profundamente humanista y solidaria con los pueblos hermanos que, fieles a su historia de lucha, resisten y construyen en cualquier parte del mundo.  Ejercer la solidaridad internacionalista es saldar la deuda con quienes han respaldado nuestra determinación de construir una sociedad socialista de derecho y justicia social, en defensa de la soberanía e independencia nacionales.

En consecuencia, la Cuba martiana y socialista de Fidel nunca dejará de acompañar a la patria de Bolívar y Hugo Chávez.  La amistad entre ambos líderes, fraguada en la lucha por la verdadera independencia e integración de América Latina y el Caribe, no será traicionada.

Para los comunistas cubanos el triunfo de la Revolución Bolivariana constituye un extraordinario y decisivo capítulo de las luchas por la independencia, la integración y contra el imperialismo en América Latina y el Caribe, por lo que ratificamos el invariable apoyo a ese proceso político, a su alianza cívico-militar y al compañero Nicolás Maduro Moros (Aplausos).

Nuestro Partido ratifica su solidaridad y apoyo a la Revolución Sandinista, que enfrenta hoy el asedio político, mediático y diplomático del imperialismo estadounidense.

Las causas de los pueblos de Puerto Rico, Palestina y de la República Saharaui Democrática siempre tendrán nuestro apoyo incondicional y resuelto.

Saludamos los esfuerzos en la construcción del socialismo de los Partidos Comunistas de la República Popular China, la República Socialista de Vietnam, la República Popular Democrática de Corea y la República Democrática Popular Lao.

Felicitamos de modo especial a los comunistas chinos por el éxito de su reciente Vigésimo Congreso (Aplausos).

Queridos compañeros:

Desde la extraordinaria vigencia del pensamiento del Comandante en Jefe Fidel Castro Ruz, retomemos una reflexión que, en fecha tan temprana como 1961, nos legara: “Hay que actuar con métodos revolucionarios, métodos nuevos, métodos democráticos, de los que corresponden a una democracia revolucionaria, a una democracia obrera; porque eso significa el socialismo: significa precisamente el gobierno del país por la mayoría del país, que son los que trabajan, los que producen y los que imponen su ley revolucionaria, con la fuerza de su razón y con la fuerza de su energía…”.

Quisiera agradecer, finalmente, las múltiples expresiones de solidaridad que han tenido lugar en este evento, con la heroica lucha que libra el pueblo cubano frente a la permanente agresión del imperialismo norteamericano en su empeño de aplastar a la Revolución.

Hemos enfrentado con firmeza y creatividad la aplicación del criminal bloqueo económico, comercial y financiero de Estados Unidos, recrudecido de manera oportunista durante los momentos que enfrentamos la pandemia.

El pueblo cubano no cedió tampoco ante las campañas mediáticas y subversivas dirigidas a distorsionar la realidad y dividir a la nación, ni a los efectos económicos de la injusta inclusión de Cuba en la fraudulenta lista de países patrocinadores del terrorismo, lo cual genera dificultades adicionales al desarrollo y a la atención de las necesidades de nuestro pueblo.

¡Ningún obstáculo será suficiente para mellar nuestra determinación de resistir, luchar y vencer!

Contar con el apoyo de ustedes en esa batalla nos estimula y alienta.  ¡Ustedes también podrán siempre contar con Cuba y con su Revolución!

¡Viva el Socialismo!

¡Viva el internacionalismo proletario!

¡Patria o Muerte!

¡Venceremos!

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