Organizzazione Mondiale delle Zone Franche

«È  impressionante il funzionamento della Zona Speciale di Sviluppo  Mariel (ZEDM) e la maniera i cui il Governo cubano appoggia questo progetto», ha affermato il dottor Mohammed Al Zarooni, presidente dell’Organizzazione Mondiale delle Zone Franche, dopo il suo incontro nel Palazzo della Rivoluzione con il membro del Burò Politico e primo ministro, Manuel Marrero Cruz.


Al Zarooni ha segnalato le operazioni della Zona in termini di sistemi,  partendo dalle compagnie che ha selezionato e specialmente quelle dedicate ai prodotti farmaceutici, biotecnologici e alimentari.

«Queste aree figurano tra le più importanti nella maggioranza di queste zone», ha detto.

«Oggi è cresciuto il numero delle compagnie coinvolte in progetti di questa natura, anche se il lavoro non si limita a un uso intensivo della mano d’opera, ma si basa di più sulla gestione della conoscenza, come le operazioni finanziarie, bancarie e il commercio elettronico».

Il Capo del Governo cubano ha coinciso che in tempi complessi come quelli che viviamo, prodotto di una crisi prolungata per il flagello della pandemia «tocca ridisegnare le nostre economie per i nuovi scenari, e in questo le zone franche o zone economiche speciali disimpegnano un ruolo essenziale».

Hanno partecipato all’incontro della giornata il ministro del Commercio Estero e l’Investimento straniero, Rodrigo Malmierca Díaz, la direttrice  generale dell’Ufficio della  ZEDM, Ana Teresa Igarza Martínez, il direttore generale dell’Organizzazione Mondial delle Zone Franche, doytor Samir Hamrouni, ed è stato sottolineato il consolidamento della zona  cubana, creata nove anni fa,  come piazza attraente per l’investimento straniero e nazionale.

La ZED Mariel conta oggi con 63 affari approvati, con un ammontare d’investimenti impegnati vicino a 3 200 milioni di dollari.

Ci sono investitori di 22 paesi e di 11 multinazionali e sono rappresentate tutte le modalità d’investimento straniero e di diverse forme di gestione cubana.

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