Quando nell’estate del 2009 Iroel Sánchez mi ha invitato a partecipare al progetto di un’enciclopedia collaborativa cubana sul web, ne ho subito apprezzato la portata dal punto di vista educativo, culturale e tecnologico, oltre che nella dimensione politica e ideologica della sicurezza informatica del Paese. Credo che EcuRed, che compie12 anni il 14 dicembre, sia una realtà sulla strada della sovranità tecnologica.
OPS: Quali sono stati, secondo lei, i principali contributi di EcuRed negli ultimi 12 anni?
Daniel Ramos Fernández (DRF), responsabile della divisione operazioni di sicurezza della Compagnia cubana di telecomunicazioni (ETECSA): ricordo molto bene che pochi minuti dopo il suo annuncio, il 14 dicembre 2010, dal Palazzo centrale del Computer, il sito è andato offline a causa del numero di visite ricevute. Immaginate che che EcuRed era ospitata su un piccolo server situato presso l’Ufficio Nazionale di Informatizzazione, un ente che all’epoca apparteneva al Ministero dell’Informatica e delle Comunicazioni. All’epoca non esistevano ancora i centri dati di ETECSA e quindi la piattaforma era ospitata sui server del Joven Club de Computación y Electrónica. Ne parlo perché ha a che fare con la sovranità tecnologica. Qualche anno dopo, vista la crescita e la proiezione, si è deciso di inserirlo nel data center della nostra azienda.
OPS: Quando EcuRed è stata lanciata aveva circa 20.000 articoli. Alcune persone all’interno e all’esterno di Cuba ci hanno criticato e hanno previsto il fallimento del progetto, ma in realtà il progetto ha fatto molta strada.
DRF: Ora, credo che il contributo più significativo di EcuRed sia la sua stessa esistenza, penso che pochissimi Paesi abbiano sviluppato una piattaforma con queste caratteristiche, perché dato che Wikipedia esiste in diverse lingue ritengono che non sia necessario. Ha dimostrato la capacità del nostro Paese di stare al passo e di applicare i più recenti progressi nelle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
Va anche detto che, per ampliarne l’uso, è stata sviluppata una versione portatile senza immagini (per Windows e Linux), una con immagini e nell’aprile 2013 è diventata operativa una versione portatile per telefoni cellulari.
In termini di comunicazione, cultura e istruzione, il suo impatto è stato enorme. È il sito cubano più visitato su Internet, con una media di oltre 300.000 visite al giorno, provenienti soprattutto da Messico, Spagna, Venezuela, Perù, Argentina, Stati Uniti, Colombia, Ecuador e Cuba. Come si può vedere, è un punto di riferimento per molte persone provenienti dai Paesi dell’America Latina e da altri continenti. Si possono trovare contenuti di storia, scienza, religione, cultura, sport di Cuba e del mondo.
Ora che si tratta di un progetto consolidato, sono dell’opinione che la scienza e il pensiero siano stati messi in atto fin dall’inizio. È cresciuta con l’applicazione di idee innovative e con la partecipazione di istituzioni scientifiche e tecnologiche create dalla Rivoluzione cubana, come l’Istituto di Informazione Scientifica e Tecnologica (IDICT) e i Club dei Giovani Informatici ed Elettronici, e di enti dei settori dell’istruzione, della salute, della cultura, dello sport, delle comunicazioni, dell’agricoltura, della scienza e delle università. È senza dubbio un punto di riferimento e un esempio da tenere in considerazione, per tutto ciò che dobbiamo fare per rafforzare la sicurezza informatica del Paese nella dimensione tecnologica, culturale e comunicativa.
Non posso non ricordare che l’EcuRed è utilizzato nelle oltre 10.200 scuole del sistema educativo generale cubano ed è una fonte di riferimenti per i docenti e gli studenti. Mi ha sempre colpito il fatto che questa piattaforma contenga articoli e contenuti di comunità cubane con una visione propria, che non vengono pubblicati in nessun altro media della rete delle reti. Questo fatto ci conferisce anche la sovranità.
OPS: A parte il fatto che dobbiamo continuare ad aumentare la partecipazione delle istituzioni e dei collaboratori, migliorare la qualità dei vari articoli e crearne altri per ottenere una crescita armoniosa, come lei dice, EcuRed ci dà di per sé la sovranità. Non per niente i media al servizio del capitale l’hanno spesso attaccata negli ultimi 12 anni, come hanno fatto le mal denominate Radio Martí, El Nuevo Herald, El Mercurio del Cile e l’agenzia AFP. Non possiamo dimenticare che è stata anche oggetto di attacchi informatici e che alcuni “haters” (“odiatori”, ndt) hanno chiesto di hackerare il sito web dell’enciclopedia.
I risultati ottenuti in questi 12 anni dimostrano le infinite possibilità che abbiamo in ambito tecnologico, culturale ed educativo, anche in condizioni di blocco di un Paese che ha sopportato più di sessant’anni di ininterrotta e crudele guerra economica, finanziaria e commerciale.
Fonte: La Pupila Insomne
Traduzione: cuba-si.ch/it