Il Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba, Miguel Díaz-Canel Bermúdez ha dato inizio, la mattina di mercoledì 21, all’incontro virtuale sostenuto tra i due dirigenti politici «con un caldo e fraterno abbraccio» al popolo vietnamita, al membro del Burò Politico e Segretario Generale del Partito Comunista del Vietnam, Nguyen Phu Trong, e a tutta la direzione di questa organizzazione.
Il dialogo dà continuità agli scambi sistematici che si realizzano tra le due organizzazioni politiche, per informarsi sui fatti più importanti avvenuti nelle due nazioni.
Prima di questa riunione, Díaz-Canel e Phu Trong avevano realizzato una conversazione telefonica nel luglio dell’anno scorso.
Riferendosi a quel momento il Presidente cubano ha ricordato che allora Cuba si trovava in mezzo a uno scenario epidemiologico molto complesso, come conseguenza della pandemia della COVID-19.
«Oggi possiamo dire che abbiamo vinto la COVID-19 riducendo quasi a zero la mortalità nel paese, come conseguenza della malattia», ha detto.
E anche se questa realtà ha permesso di continuare ad avanzare verso la normalità della vita quotidiana del paese, il dignitario ha commentato che sull’economia cubana persistono gli effetti della crisi globale e dell’ingiusto blocco imposto dal Governo USA, al quale si sommano i danni per fatti più recenti come l’esplosione del Hotel Saratoga, l’incendio nella Base dei Supertanqueros di Matanzas, la contingenza del Sistema Elettroenergetico Nazionale, e il passaggio dell’uragano Ian nell’occidente dell’Isola.
«Nel mezzo di tante avversità, il paese non smette di creare condizioni per avanzare nella costruzione socialista della nostra società», ha affermato il Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba.
Díaz-Canel ha spiegato accuratamente le complessità economiche e come si cercano cammini per superare gli ostacoli e ampliare azioni negli ambiti come l’investimento straniero, un settore che è in crescita. Poi ha sottolineato che giustamente il Vietnam è il più forte investitore di Asia e Oceania in Cuba «e siamo ben disposti di continuare a fomentare i suoi investimenti».
Conversando come amici, i due leaders hanno parlato di diversi temi della realtà delle rispettive nazioni che si sono sostenute da molti ani in tutti gli scenari. I vincoli ufficiali dei due Partiti Comunisti iniziarono il 2 dicembre del 1960 e le relazioni bilaterali sono eccellenti.
Díaz-Canel ha espresso i suoi complimenti al Segretario Generale del Partito Comunista del Vietnam per i successi ottenuti nel 2022 che, «per noi sono un riferimento, dato che affrontiamo problemi simili in diversi ambiti. Quest’anno è stato fecondo per le nostre relazioni bilaterali e ha permesso di constatare gli stretti vincoli che ci uniscono».
Il mandatario cubano ha ricordato anche i molti scambi realizzati a differenti livelli nel presente calendario, tra i quali ha indicato la visita del membro del Burò Politico e primo ministro, Manuel Marrero Cruz, che ha occupato uno spazio importante dell’agenda bilaterale. Poi ha ringraziato per la partecipazione della delegazione del Partito Comunista del Vietnam al XXII Incontro Internazionale dei Partiti Comunisti e Operai realizzato a L’Avana.
Il Capo di Stato cubano ha espresso anche «il più profondo ringraziamento per l’appoggio invariabile del Vietnam» alla lotta di Cuba contro il blocco economico, commerciale e finanziario imposto dal Governo statunitense, principale ostacolo per avanzare nello sviluppo del paese.
«Noi ha, indicato, sentiamo come nostri i successi del Vietnam nel miglioramento della qualità della vita del suo popolo».
Díaz-Canel ha ringraziato lo stimato compagno e grande amico per l’opportunità di questo nuovo dialogo ed ha ratificato la più ferma volontà di continuare a consolidare le relazioni tra le due nazioni e costruendo il socialismo in Cuba.
PRESERVARE L’ AMICIZIA PER LE FUTURE GENERAZIONI
Il segretario generale del Partito Comunista del Vietnam, Nguyen Phu Trong ha parlato con emozione del tesoro inestimabile delle relazioni tra i due paesi e la speciale amicizia forgiata dai due leaders Ho Chi Minh e Fidel Castro.
Abbiamo l’obbligo di continuare a preservare questi vincoli per le future generazioni», ha precisato.
Ringraziando per la possibilità di questo nuovo incontro che dimostra le relazioni di fraternità esistenti, ha parlato della situazione che si vive in Vietnam dove continuano ad essere molte le sfide che ha davanti a sé l’economia.
Tra i vari temi ha spiegato la marcia dell’implementazione degli accordi emanati dal XIII Congresso Nazionale del Partito Comunista del Vietnam; la lotta contro le illegalità e la corruzione; l’impulso al processo dell’industrializzazione, e la ferma convinzione di «continuare la costruzione del socialismo».
Il leader vietnamita ha sottolineato la sua soddisfazione «constatando che le nostre relazioni si sono rinforzate negli anni», ed ha espresso la sua disposizione d’incrementare i vincoli in tutti gli ambiti «e appoggiare i molteplici meccanismi che ci legano».
Ha elogiato «i successi internazionali di Cuba, che elevano il suo prestigio nella regione dell’ America Latina e dei Caraibi ed anche nell’ arena internazionale».
«Ratifichiamo la condanna al blocco imposto dal Governo degli Stati Uniti ed esigiamo che si elimini immediatamente», ha sottolineato.
«Siamo assolutamente convinti che il Partito guidato da lei e guidato dal pensiero di Fidel e Raúl, implementerà tutti gli accordi del 8º Congresso a beneficio del suo popolo», ha valutato.
Il dialogo caldo e disteso ha anche permesso che i due leaders scambiassero inviti per realizzare visite nei rispettivi paesi il prossimo anno.
In vista del 2023 le due parti hanno espresso i migliori auguri do prosperità e il compagno Nguyen Phu Trong ha felicitato in maniera speciale il nuovo anniversario del trionfo della Rivoluzione Cubana il prossimo 1º gennaio.
Hanno partecipato all’incontro, assieme a Díaz-Canel, Roberto Morales Ojeda, segretario d’Organizzazione del Comitato Centrale, i ministri delle Relazioni Estere, Bruno Rodríguez Parrilla, delle Forze Armate Rivoluzionarie, generale di Corpo d’Esercito Álvaro López Miera, e del Ministero degli Interni, generale di Divisione Lázaro Alberto Álvarez Casas, tutti membri del Burò Politico del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba.
Inoltre erano presenti altri ministri, membri del Comitato Centrale e funzionari del Partito, della Cancelleria, dell’Assemblea Nazionale del Potere Popolare e di altre istituzioni cubane.
Il dirigente vietnamita è stato accompagnato dal membro del Burò Politico del Partito e capo della Segreteria, Vo Van Thuong; dal ministro della Difesa, generale Phan Van Giang, e dal ministro di Sicurezza Pubblica, To Lam.
Inoltre hanno partecipato membri della segreteria, ministri, rappresentanti d’Associazioni d’Amicizia con Cuba, parlamentari e altri funzionari vietnamiti.