Miguel Díaz-Canel Bermúdez, ha visitato giovedì 29 dicembre dei centri d’interesse economico e sociale de L’Avana. La miglior notizia è che ha inaugurato un moderno impianto che nel 2023 produrrà medicinali molto utili che Cuba necessita.
«È un impianto moderno…», ha commentato il Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista e Presidente della Repubblica, Miguel Díaz-Canel Bermúdez. Lo ha detto a una lavoratrice presente nel luogo inaugurato da lui poco prima. «Di primo mondo», ha sottolineato lei. E il Capo di Stato ha risposto con orgoglio: «Cresciamo». La cubana, tipicamente ricca di passione e tenacia, è tornata alla carica: «Ci siamo riusciti …».
Questo dialogo si è svolto la mattina di giovedì 29 nel municipio del Cotorro, nella capitale, dove il dignitario ha inaugurato nell’impresa Farmaceutica «8 de Marzo», fondata dall’indimenticabile Vilma Espín Guillois, l’Impianto degli Iniettabili Cefalosporanici e Carbapenemici, la sola produttrice di antibiotici ad ampio spettro dell’isola.
«Aver terminato un impianto come questo, in un anno come questo è stato una prodezza», ha valutato il mandatario mentre percorreva gli spazi impeccabili e «di primissimo mondo», come ha commentato qualcuno a questa reporter nella fabbrica ubicata all’interno della «8 de Marzo» che appartiene al Gruppo d’Imprese BioCubaFarma.
Díaz-Canel ha voluto sapere il numero delle persone che lavoreranno nel prestigioso centro, ha domandato sulla tecnologia disponibile e quanto sono preparati i lavoratori, oltre al grado d’automatizzazione dei processi. Poi ha indagato sull’impianto precedente che si trovava lì dove ora c’è il nuovo, e gli hanno spiegato che è stato possibile riutilizzare alcuni apparecchi dell’installazione precedente.
Non è poca cosa un impianto la cui capacità potrà coprire la domanda nazionale e l’ esportazione; dal quale usciranno medicinali con questi nomi: Cefotaxima, Rocephin, Cefazolina, Cefuroxima, Meropenem, Ceftazidima, Cefoxitin, e Aztreonam.
L’Impianto presenta un alto standard di Buone Pratiche di Produzione e nel caso degli antibiotici citati. Gli ultimi due sono sono di ultima generazione.
Per questo Díaz-Canel Bermúdez ha detto a proposito della moderna fabbrica, che «ci dà la certezza, la convinzione che cresciamo, perchè aver affrontato tutto quello che abbiamo affrontato e terminare l’anno con un impianto come questo è una prodezza, realmente una prodezza».
Il mandatario ha affermato, parlando di storie come questa che ricordano quanta capacità portano in sé i figli di Cuba, ha affermato: «Il prossimo anno sarà migliore.
E voi, gli specialisti e i lavoratori del mondo farmaceutico, siete tra quelli che faranno di più».
In gennaio cominceranno i processi di qualificazione, validità e messa in moto dell’impianto. Tra aprile e maggio comincerà la produzione dei medicinali destinati al sistema nazionale di Salute.
L’impresa «8 Marzo» non è stata il primo punto dell’agenda delle visite realizzate il 29 dal Capo di Stato a vari luoghi de L’Avana, ma senza dubbio è in questo luogo che i giornalisti hanno incontrato una delle notizie più importanti di questi tempi: «Che l’Isola nonostante tutto continua ad aprirsi il cammino a favore della sua sovranità, e che non poche volte fa salti come quelli che possono fare solo i grandi del pianeta».
L’importante inizio di giovedì 29 dicembre Unica del suo tipo in Cuba, l’Impresa di Sviluppo delle Tecnologie Acquatiche, nel municipio del Cotorro, nella capitale, è stata il primo luogo visitato dal Presidente Díaz-Canel Bermúdez durante il suo percorso nella capitale.
Poco prima dell’arrivo del mandatario, Nelson Pérez Ruiz, Direttore Generale dell’Impresa, ha spiegato ai giornalisti che «Il centro ha la missione di preparare il personale dell’acquicoltura in tutto il paese e di tutte le imprese peschiere che radicano nelle differenti province».
L’anfitrione ha detto che attualmente contano con una mini industria «che comincia a lavorare e ad apportare alimentazione alla provincia de L’Avana, oltre ad avere un’unità di sviluppo e innovazione formata da specialisti di varie discipline.
Come priorità essenziale per il 2023 loro hanno quella di crescere.
Ed è stato constatato che coloro che fanno parte dell’impresa non ammettono limiti paralizzanti: l’unità che quattro anni fa aveva solo tra stagni funzionanti, ora ne ha 36.
Nelson Pérez ha detto ai giornalisti che «con l’appoggio del governo, del municipio, della provincia, delle istituzioni, del Partito, e altri abbiamo dato una spinta a questa impresa e 33 dei 36 stagni sono in processo di produzione.
Il dirigente ha riconosciuto che ci sono difficoltà per alimentare i pesci, ma che con l’aiuto degli esperti «stiamo cercando alternative».
Gradualmente incrementeranno le produzioni che potranno raggiungere le 400 tonnellate per il 2023.
Il Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista ha camminato in un paesaggio che si è trasformato per realizzare maggiori capacità di produzione.
Il direttore generale dell’impresa ha detto che le offerte non potranno soddisfare tutta la domanda, ma la crescita di quello che si potrà offrire sarà tangibile.
«Questo appare molto bello», ha commentato il Presidente cubano dopo un dialogo su una cosa essenziale come l’alimentazione del popolo, e c’è anche stato il tempo per suggerire, al di là dell’urgenza e puntando al benessere: «Dove non ci sono stagni seminate alberi».
La speranza si semina e si cura Nella Quinta de los Molinos —parco e Monumento Nazionale ubicato a L’Avana— il Presidente Díaz-Canel ha avuto un ricevimento speciale: un gruppo di giovani che fanno parte del progetto «Aprendo cammini per l’inserimento al lavoro», hanno condiviso una sorta di spettacolo dove le espressioni hanno ricordato lo spirito delle nostre gesta liberatrici e mambì.
Questo progetto appartiene a un impegno più grande chiamato /Quinta per l’inclusione sociale/, dal quale sono usciti giardinieri e altri lavoratori ausiliari in materia d’informatica.
Il dignitario in compagnia dei giovani ha percorso il luogo accogliente, questa Quinta che fu la residenza estiva dei Capitani Generali nell’epoca della colonia, e che custodisce il valore d’aver accolto il Generalissimo Máximo Gómez che, quando giunse a L’Avana, si accampò lì con tutta la sua truppa.
La collega Magda Resik Aguirre ha sottolineato che Eusebio Leal Spengler tentò per molti di riscattare questa casa che presenta una preparazione museografica, dedicata a Máximo Gómez».
La Quinta è un’ area molto grande che comprende spazi come quello delle farfalle, mostra belle fontane, una vegetazione impressionante, e i recinti dove s’impartiscono corsi sulla natura. Inoltre ci sono varie serre e un centro dimostrativo d’energía rinnovabile.
«Questo è un luogo incantevole», ha detto il Presidente Díaz-Canel Bermúdez mentre apprezzava le bellezze della Quinta de los Molinos.
E lì vicino c’erano i giovani che gli avevano dato il benvenuto.
Molti come loro erano andati un giorno nell’Ufficio dello Storiografo della Città, dove si stava realizzando un lavoro d’inclusione sociale con gruppi che presentano speciali caratteristiche.
Sono giovani che prima erano esclusi dalla vita lavorativa e che ora fanno parte dello scenario sociale, ricevono un salario e comunicano con un mondo prima insospettato.
Il mandatario, quasi al termine del percorso, ha scritto le sue impressioni:
«Emoziona e inorgoglisce apprezzare lo sforzo e il risultato del recupero di questo storico ed emblematico luogo della capitale cubana.
«Ci sono sogni già divenuti realtà e nuovi sogni che diverranno a loro volta nuove realtà».
Per chiudere la giornata è stata seminata una pianta in uno dei giardini. Uno dei giovani ha accompagnato il Capo di Stato che ha posto la terra fresca attorno al futuro albero e l’ha poi annaffiata.
«È un simbolo di speranza», ha detto di questo organismo vivo che crescerà se un giardiniere amoroso la saprà curare».
La giornata è terminata nel Parco Tecnologico «Finca de los Monos», dove il Presidente ha conversato sulle potenzialità ricreative e d’apprendistato del centro. Tra genitori con i loro figli, tra bambini, adolescenti e giovani, il passaggio del mandatario ha fatto pensare che Cuba merita e può fare per sé un 2023 migliore, con maggiori crescite a proposito di quest’anno tanto difficile che stiamo salutando.