Impegni e difficoltà non hanno fatto perdere la bussola al paese che non ha mai smesso di pensare al suo futuro, riflesso in particolare con l’approvazione del X Codice delle Famiglie, dell’intenso cronogramma legislativo e delle recenti elezioni municipali che, senza dubbio, sono stati momenti rilevanti dell’agenda politica nazionale.
Parlare di famiglie in una società tanto diversa come quella di Cuba di oggi, implica prima di tutto la sparizione di archetipi e barricate costruite molte volte dal pensiero individuale, di renderci coscienti che il richiamo del sangue non è la sola cosa – a volte è insufficiente, per sostenere i vincoli di una progenie, che non si tratta di non riconoscere paradigmi tradizionali ma della possibilità che tutti i modelli di famiglie coesistano e il dovuto supporto legale di cui hanno diritto.
Perchà alla fine l’amore e gli affetti vanno oltre l’orientamento sessuale, l’identità di genere, il colore della pelle, il credo religioso o una situazione d’invalidità, perchè si tratta di raggiungere il giusto equilibrio tra il progetto di vita di ogni persona e il progetto di vita familiare in comune.
Con il 66,85% a favore del SÌ –nel referendum legislativo realizzato il 25 settembre– questa nuova Legge si erige, come hanno riconosciuto diversi giuristi, dagli affetti, sulla base del rispetto della differenza,
facendo prevalere la responsabilità e il senso di convivenza, al di là di qualsiasi stereotipo, in sintonia, inoltre con le essenze umaniste della Costituzione della Repubblica e dello Stato di Diritto e Giustizia Sociale che siamo.
Nella sua radice riconosce tutti. Bambine, bambini e adolescenti, riflessi nelle norme come quello che sono: soggetti di diritto, sempre sulla base del rispetto e della sua autonomia progressiva.
Lo fa ugualmente con le persone adulte, anziane, coloro che per generazioni hanno trasmesso valori e tradizioni, costumi, che meritano non solo rispetto, ma anche il riconoscimento di diritti che potenzino il loro potere di decisione, la loro inclusione familiare e sociale.
Non meno trascendente è stato il riconoscimento dei diritti dei badanti familiari, includendo la materia della successione.
Si tratta, alla fine, d’ottenere un equilibrio tra il diritto che ha ogni persona alle cure e quello di chi rinunciando alle sue potenzialità realizza un lavoro di dedizione all’attenzione dei suoi familiari.
Inoltre la norma ha riformulato tutto il regime legale della capacità giuridica, regolato nel Codice Civile, per facilitare che le persone in situazione d’invalidità possano fruire di azioni giuridiche da sole o con l’aiuto o l’assistenza di un sistema multiple di appoggi. Così si riesce a facilitare la loro inclusione sociale.
La Legge incorpora, inoltre, un titolo specifico contro tutte le espressioni di discriminazione e violenza che possono accadere all’interno delle famiglie e stabilisce le conseguenze giuridiche che, come risultato presentano questo tipo di condotta.
Il Codice delle Famiglie dà enfasi in modo speciale alla felicità delle persone, partendo dal riconoscimento della dignità come valore supremo.
Questo libero sviluppo della personalità, riconosciuto inoltre nella Costituzione- implica tra le altre questioni, il diritto di ogni persona di fondare una famiglia secondo il suo progetto di vita.
La possibilità di sposarsi o no, sia la coppia etero sessuale o omoaffettiva, determinare il regime economico del matrimonio o dell’unione di fatto, delegare di fronte a situazioni eccezionali l’esercizio della responsabilità del parente a favore di terzi, fissare di comune accordo l’ordine dei cognomi dei figli, stabilire che la capacità delle persone per formalizzare il matrimonio si ottiene a 18 anni, così come implementare la gestazione solidale, sono alcune delle novità introdotte da questa Legge e che offrono rispetto alle distinte costruzioni delle famiglie partendo dall’uguaglianza e la non discriminazione.
Con vocazione di presente e futuro, il nuovo Codice è stato stabilito inoltre con l’apporto di tutta la società, dagli accademici specialisti del diritto, ai deputati al Parlamento alla gente del quartiere mediante la consultazione popolare realizzata e tutte le voci sono state ascoltate e con le loro opinioni hanno apportato sfumature e hanno arricchito il corpo legale del testo.
Non c’è dubbio: il Codice delle Famiglie è una delle norme di maggior importanza per la vita sociale della nazione e non solo perché rompe alcuni dei concetti tradizionali, che per anni hanno supportato il diritto familiare, anche perchè si centra sull’armonia, alla ricerca della felicità, ottenendo questi paradigmi che devono fomentare le famiglie in tutta la loro diversità.
Il dottor Leonardo Pérez Gallardo, presidente della Società Cubana di Diritto Civile e della Famiglia, dell’Unione dei Giuristi di Cuba, ha affermato che «le persone passano in questo transito che suppone la vita, ma le famiglie… le famiglie sono per sempre».
Questa è forse la più grande conquista dopo l’implementazione del Codice dela Famiglie: aver fatto il passo definitivo per tendere questo ponte all’intesa, che si riconosca come società, la diversità che ci unisce, avvicinandoci di più al paese che siamo e desideriamo essere.
UN INTENSO CRONOGRAMMA LEGISLATIVO
Oltre all’approvazione del Codice delle Famiglie, il 2022 si è caratterizzato come un anno con un arduo lavoro legislativo, un processo che il Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito e Presidente della Repubblica Miguel Díaz-Canel Bermúdez, ha commentato –nel discorso di chiusura della Sessione Ordinaria dell’Assemblea Nazionale del Potere Popolare– è stato favorito per far sì che nel più breve tempo possibile si promulghino le leggi che sviluppano i precetti e i mandati della Costituzione della Repubblica.
Così, nel cronogramma legislativo di quest’anno erano previste 30 leggi (inizialmente 27, ma poi ne sono state incorporate tre, attraverso i Decreti Legge che per la loro importanza hanno acquisito il rango di legge); e di queste ne sono state approvate 14. Alcune sono:
* Legge di Sicurezza Alimentare e Nutrizionale.
* Legge di Protezione dei Dati Personali.
* Legge del Processo di difesa dei Diritti Costituzionali.
* Legge del Sistema delle Risorse Naturali e all’Ambiente.
* Legge Generale di Protezione del Patrimonio Culturale e del Patrimonio Naturale.
* Codice Penale.
* Legge d’Esecuzione Penale.
* Legge del Diritto d’Autore e dell’Artista Interprete.
* Codice delle Famiglie.
* Legge della Corte dei Conti Generale della Repubblica di Cuba e del Sistema di Controllo Superiore dei Fondi Pubblici e della Gestione Amministrativa.
* Legge della Procura Generale della Repubblica.
* Legge dell’Espropriazione per ragioni di Utilità Pubblica o Interesse
Sociale.
* Legge del Fomento e Sviluppo dell’Allevamento del bestiame .
Altre norme si trovano in uno stato avanzato d’elaborazione delle politiche e degli anti-progetti e, rispettando la necessità di continuare ad approfondire il loro studio, è stato determinato che 16 leggi non sono state presentate quest’anno, includendo la Legge di Comunicazione Sociale.
UN PROCESSO DEMOCRATICO E POPOLARE
La presidente del Consiglio Elettorale Nazionale (CEN), Alina Balseiro Gutiérrez, ha definito eccellente la giornata delle elezioni dei delegati alle assemblee municipali del Potere Popolare, il 27 novembre, quando hanno esercitato il loro diritto al voto 5 728 220 elettori, pari al 68,56 %; da un totale elettorale di 8 354 717 elettori. In tutto questo processo sono stati eletti 12 427 delegati (è stata effettuata una terza tornata in cinque circoscrizioni dell’Isola).
Il processo di nomina dei candidati a delegati delle assemblee municipali del Potere Popolare costituisce, a suo giudizio, la base del sistema elettorale cubano.
«Che noi si faccia questo processo dimostra che Cuba continua la sua marcia e il suo cammino senza fermarsi», ha detto il Presidente cubano Miguel Díaz-Canel Bermúdez esercitando il suo diritto al suffragio ed ha aggiunto che contrasta anche con altri esercizi importanti di partecipazione che abbiamo avuto negli ultimi tempi.
In questa votazione sono stati eletti:
* 12 422 delegati, dei quali:
* 5 478 donne, ossia il 44,10 %.
* 1 579 giovani tra 16 e 35 anni e questo rappresenta il 12,71 %.
* 6 082 delegati rieletti, ossia il 48,96 %.
Una volta eletti tutti i delegati, lo scorso 17 dicembre sono state costituite, nel totale rispetto della Costituzione e della Legge Elettorale, le 168 assemblee municipali del potere popolare e sono stati eletti i loro presidenti e vicepresidenti per un periodo di cinque anni.
La validità e la qualità di questo processo democratico ha ratificato le assemblee municipali del Potere Popolare come organi superiori dello Stato nella loro demarcazione, considerando la responsabilità di fomentare lo sviluppo economico e sociale dei territori e rappresentare degnamente gli interessi del popolo,
Un altro processo vitale è stata l’elezione dei pre candidati all’Assemblea Nazionale, un esercizio realizzato dalle diverse organizzazioni di massa e studentesche del paese, come mostre del carattere genuinamente democratico e inclusivo del sistema elettorale cubano.