La storia ha nuovamente riunito varie generazioni di rivoluzionari cubani per commemorare il 64º anniversario dell’entrata vittoriosa a L’Avana della Carovana della Libertà con il Comandante in Capo Fidel Castro Ruz, leader storico della Rivoluzione Cubana, al fronte dei barbudos, quel 8 gennaio del 1959.
Giovani guidati da combattenti della Rivoluzione cubana hanno invaso le strade di Ciudad Escolar Libertad, allora Accampamento Militare Columbia, ed hanno riaffermato il loro appoggio senza condizioni alla costruzione del socialismo
«Siamo qui e entriamo di nuovo a L’Avana vittoriosi perché veniamo da una radice solida in convinzioni e con un eterno ringraziamento a coloro che diedero tutto sino ad ottenere il trionfo quel 1º gennaio del 1959», ha affermato Ana Rosa Granda Esteban, prima segretaria dell’Unione dei Giovani Comunisti (UJC) della capitale, nella manifestazione centrale per l’effemeride.
Poi ha detto che dopo 64 ani d’intensa battaglia questo eroico e coraggioso popolo ha saputo resistere e vincere tutte le avversità e l’aggravamento del blocco commerciale, economico e finanziario imposto dal governo degli USA contro l’Isola, contando con la forza e lo slancio della gioventù rivoluzionaria.
Erano presenti alla manifestazione Luis Antonio Torres Iríbar, primo segretario del Partito a L’Avana; Aylín Álvarez García, prima segretaria del Comitato Nazionale della UJC; Reinaldo García Zapata, governatore della capitale con altre autorità e una rappresentazione del popolo della capitale.
Il piacere di ricordare Fidel
9.01 Matanzas – Chi ha partecipato all’emozionante gala politico-culturale per onorare lo storico avvenimento, ha dovuto immaginare l’enorme allegria provata da chi era lì quella notte del 7 gennaio del 1959, nel mezzo della frenesia rivoluzionaria, dopo la vittoria.
Dal centrale Parco della Libertà, 64 anni fa, i cittadini ebbero il piacere di vedere e di ascoltare Fidel che parlò al popolo dal balcone dell’allora Municipio di Matanzas, oggi Governo provinciale, per trasmettere un messaggio d’energia e ottimismo. Questi ricordi sono tornati sabato 7, quando un gruppo di giovani ha ripetuto l’entrata trionfale della Carovana della Libertà nella provincia.
Il percorso della carovana nel territorio di Matanzas è iniziato di mattina da San Pedro de Mayabón, località del municipio di Los Arabos, e ha attraversato tutta la provincia per la superstrada, dove si è reso onore al suo passaggio.
Nella notte, durante la gala artistica presieduta dal generale di Divisione Andrés González Brito, cap dell’Esercito Centrale, da Susely Morfa González, prima segretaria del Comitato provinciale del Partito, e dal governatore Mario Sabines Lorenzo, è stato premiato un gruppo di cittadini che spiccano per il loro impegno in differenti fronti.
Un gruppo di giovani e diversi lavoratori hanno ricevuto la tessera che li accredita membri dell’Unione dei Giovani Comunisti e nuovi militanti del PCC rispettivamente.
Inoltre sono stati omaggiati vari combattenti che fecero parte di quella vittoriosa Carovana della Libertà.
La cerimonia, terminata verso le 22.00, ha fissato l’impegno della più giovane generazione con la voce di Armando García Delgado, primo segretario della UJC a Matanzas, di continuare a difendere le conquiste della Rivoluzione e il legato degli ideali dei nostri eroi e martiri.
Inoltre ha lasciato nei presenti il piacere di ricordare Fidel e confermare quello che disse quel 7 gennaio del 1959: «… più che per quello che abbiamo fatto, il popolo rende omaggio per quello che si aspetta da noi … e per quello che sa che faremo».
Dopo il passaggio dei barbudos, i carovanisti hanno reso omaggio anche a José Antonio Echeverría, così come fece Fidel allora, che si era ripromesso che tra le prime cose che avrebbe fatto con il trionfo della Rivoluzione, era la visita alla città natale del leader
Studentesco, per rendergli un omaggio d’ammirazione e rispetto.
Carovana per una Cuba vincente
Il percorso della nuova Carovana della Libertà dà continuità a quella di quei giovani che videro realizzato il trionfo dopo anni di sacrifici e di lotta.
Ciego de Ávila – Perchè non ci siano giorni perduti o mal utilizzati, per vedere sempre una Cuba vincente nei più diversi combattimenti, illuminata dalla gloria dei suoi eroi e concimata dal sangue dei suoi martiri, 64 anni dopo, un gruppo di giovani di Ciego de Ávila ha rimemorato l’entrata trionfale dei barbudos in questa città del centro dell’Isola.
Il percorso della nuova Carovana della Libertà dà continuità a quella di quei giovani che videro realizzato il trionfo dopo anni di sacrifici e di lotta.
Le bandiere con la stella solitaria e un mare di popolo ai lati della strada hanno aspettato la carovana con i giovani scelti nel settore economico e sociale dell’Isola grande delle Antille.
Nel suo discorso, Naylín Machado Ávila, prima segretaria dell’Unione dei Giovani Comunisti (UJC) nella provincia, ha parlato dell’impegno delle nuove generazioni ed ha ricordato le parole di Miguel Díaz-Canel Bermúdez, Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba e Presidente della Repubblica, quando ha affermato che «il momento della gioventù è adesso ed è in tutto», ha ricordato la dirigente giovanile.
Liván Izquierdo Alonso, membro del Comitato Centrale del Partito e suo primo segretario a Ciego de Ávila; Tomás Alexis Martín Venegas e altre autorità del territorio, hanno consegnato le tessere della UJC e del Partito a diversi giovani meritevoli.
In coincidenza con il 64º anniversario della creazione della Polizia Nazionale Rivoluzionaria soldati e ufficiali hanno ricevuto riconoscimenti per il lavoro svolto negli ultimi due anni.
Inoltre la manifestazione è stata propizia per ratificare, per i dieci municipi di Ciego de Ávila, gli impegni della giornata di sforzo decisivo in saluto al 70º anniversario degli assalti alle caserme Moncada e Carlos Manuel de Céspedes.