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Come sottolinea EFE, i senatori della mafia anti cubana, Marco Rubio e Robert Menendez hanno ricevuto a Washington le mogli dei controrivoluzionari venezuelani Leopoldo Lopez e Antonio Ledezma – che hanno realizzato un tour internazionale per mantenere un sostenuto attacco contro il governo di Nicolas Maduro -, esprimendo il suo sostegno e la sua intenzione di mantenere le misure contro questa nazione sorella. Al ricevimento si è aggiunto il presidente della Commissione per gli Affari Esteri, Bob Corker.
Questo nuovo circo è condito anche con la consegna di un premio, della NED, alla provocatrice avvocata Tamara Suju, che è anche in visita a Washington con questo scopo mediatico.
L’intollerante Marco Rubio, approfittando del tentativo di vendere un’immagine di duro come aspirante candidato alla presidenza, si è mostrato disposto a cercare un’applicazione “più robusta” delle sanzioni a Caracas approvate dal Congresso alla fine dello scorso anno e ampliate, in marzo, dal presidente Barack Obama con misure contro sette alti funzionari venezuelani. Con ciò spera, illusoriamente, d’aumentare le pressioni USA contro un governo legittimo praticamente attaccato su più fronti al fine della sua destabilizzazione.
Rubio, tuttavia, ha messo le carte in tavola. Gli USA cercheranno di non essere soli in questo sforzo interventista, ma cercheranno di fare pressione sul Venezuela sulla scena internazionale. A questo proposito, ha detto: “Gli USA devono guidare un movimento di società libere e democratiche che chiedano elezioni totalmente libere e giuste per dare al popolo del Venezuela un’opportunità per responsabilizzare il regime di Maduro della sua incompetenza, così come dell’assassinio e repressione di venezuelani innocenti”.
La moglie del fascista Leopoldo Lopez ha utilizzato il montaggio mediatico posto a sua disposizione per chiedere, in una conferenza stampa, di proseguire le loro azioni contro il governo di Maduro. Inoltre, di fatto, ha chiesto una posizione più radicale da parte USA nel quadro degli incontri bilaterali con il Venezuela iniziati due mesi fa e diretti dal consigliere del Dipartimento di Stato, Thomas Shannon.
Il tour realizzato dalla Tintori e dalla donna di Ledezma è stato progettato all’interno di queste strategie di demonizzazione del governo Maduro, al fine di ottenere il sostegno della destra dell’America Latina e di vari organismi come l’OSA, la SIP, il CIDH, tra altri. Enfasi spaziale ha messo la Tintori sulla prossima visita dell’ex presidente del Governo spagnolo, Felipe Gonzalez, lunedì 18 maggio, presumibilmente per consigliare la difesa del marito e di Antonio Ledezma, ciò che comprenderebbe, non solo questa azione, ma altre di tipo politico che darebbero un aperto tono interventista alla sua permanenza in Venezuela.
Il Venezuela, naturalmente, ha dichiarato non gradita questa visita di Gonzalez e adotterà le misure adeguate perché non fruttifichi questo nuovo circo mediatico che ha lo scopo di dare impulso alla destra destabilizzante in quella nazione.
Dos esposas “llorosas” y los planes contra Venezuela
Según destaca EFE, los senadores de la mafia anticubana, Marco Rubio y Robert Menéndez recibieron ayer en Washington a las esposas de los contrarrevolucionarios venezolanos Leopoldo López y Antonio Ledezma -quienes realizan una gira internacional para mantener un sostenido ataque contra el gobierno de Nicolás Maduro-, expresándoles su apoyo su apoyo y su intención de mantener sus medidas contra esa nación hermana. Al recibimiento se sumó el presidente de la Comisión de Asuntos Exteriores, Bob Corker.
Este nuevo circo se sazona también con la entrega de un premio de la NED a la provocadora abogada Tamara Sujú, quien también está de visita en Washington con ese propósito mediático.
El intolerante Marco Rubio, aprovechando el intento de vender una imagen de tipo duro como aspirante presidencial, se mostró dispuesto a buscar una aplicación “más robusta” de las sanciones a Caracas aprobadas por el Congreso a finales del año pasado y ampliadas en marzo por el presidente Barack Obama con medidas contra siete altos funcionarios venezolanos. Con ello espera, ilusamente, aumentar las presiones norteamericanas contra un legítimo gobierno virtualmente atacado desde diversos frentes con vistas a su desestabilización.
Rubio, empero, puso las cartas sobre la mesa. EEUU buscará no estar solo en este injerencista empeño, sino buscará presionar a Venezuela en la arena internacional. Al respecto, declaró: “Los Estados Unidos deben de liderar un movimiento de sociedades libres y democráticas que piden unas elecciones totalmente libres y justas para dar al pueblo de Venezuela una oportunidad para responsabilizar al régimen de Maduro de su incompetencia, así como del asesinato y la represión de venezolanos inocentes”.
La esposa del fascista Leopoldo López aprovechó el montaje mediático puesto a su disposición para pedir en una rueda de prensa a continuar con sus acciones contra el gobierno de Maduro. Además, de hecho, solicitó una postura más radical por parte de EEUU en el marco de los encuentros bilaterales con Venezuela iniciados hace dos meses y encabezados por elconsejero del Departamento de Estado Thomas Shannon.
La gira realizada por la Tintori y la mujer de Ledezma ha sido diseñada dentro de estas estragias de satanización del gobierno de Maduro, con vistas a lograr apoyo de la derecha latinoamericana y de varios organismos regionales como la OEA, la SIP, la CIDH, entre otros. Énfasis espacial puso la Tintori a la próxima visita del expresidente del Gobierno español Felipe González el lunes 18 de mayo, supuestamente para asesorar a la defensa de su esposo y de Antonio Ledezma, lo que incluiría no solo esta acción sino otras de tipo político que le darían un abierto matiz injerencista a su estadía en Venezuela.
Venezuela, por supuesto, ha declarado non grata esta visita de González y tomará las medidas pertinentes para que fructifique este nuevo circo mediático con el que se pretende dar un espaldarazo a la derecha desestabilizadora en esa nación.