Dopo una sospensione di oltre due anni, Western Union ha ripreso senza troppa pubblicità il servizio di rimesse dagli USAi a Cuba, come ha riferito oggi la stampa locale.
“È con grande piacere che annunciamo la ripresa delle nostre operazioni a Cuba con una prima fase di prova del servizio in uscita dagli USA”, ha dichiarato Gabriella Fitzgerald, presidente della divisione nordamericana di Western Union.
Secondo una dichiarazione dell’azienda, il servizio è disponibile solo in alcune località della città di Miami.
L’azienda ha cessato le forniture all’isola nel novembre 2020 come parte delle misure coercitive unilaterali annunciate dall’ottobre dello stesso anno dall’amministrazione dell’allora presidente Donald Trump.
Durante il suo mandato (2017-2021), il repubblicano ha applicato una politica di massima pressione nei confronti del Paese vicino, intensificando il blocco economico, commerciale e finanziario di lunga data e adottando 243 misure punitive aggiuntive.
Il 16 maggio scorso, il Dipartimento di Stato ha annunciato l’alleggerimento di alcune disposizioni di Trump, che secondo il Ministero degli Esteri cubano rappresentano “un passo limitato nella giusta direzione”.
Gli annunci, fatti dopo più di un anno di permanenza di Biden alla Casa Bianca, includono il ripristino del programma di ricongiungimento familiare e l’intenzione di elaborare i 20.000 visti annuali previsti dagli accordi bilaterali sull’immigrazione.
Tra questi, anche l’autorizzazione ai contatti professionali e scolastici, nonché il ripristino dei voli verso le province e delle rimesse.
Tuttavia, non modifica affatto il blocco, né le principali misure di assedio economico adottate da Trump, come le liste di entità soggette a restrizioni, né elimina i divieti di viaggio per i cittadini statunitensi, ha avvertito.
Non ha neppure revocato l’inclusione arbitraria e fraudolenta di Cuba nell’elenco del Dipartimento di Stato dei Paesi presunti sponsor del terrorismo, uno dei principali ostacoli alle transazioni commerciali e finanziarie dell’isola in molte parti del mondo.
Il 4 gennaio, l’ambasciata statunitense a L’Avana ha ripreso a elaborare le procedure del programma di ricongiungimento familiare e sono stati ristabiliti i voli per altre province cubane.
Fonte: Cubainformación
Traduzione: italiacuba.it