Le delegazioni del Messico e di Cuba, guidate dai loro rispettivi presidenti, Andrés Manuel López Obrador e Miguel Díaz-Canel Bermúdez, hanno terminato sabato 11 l’agenda della visita del governante cubano a Campeche con le conversazioni ufficiali.
Prensa Latina ha informato- com’era stato annunciato- che questo incontro aveva carattere privato, con la partecipazione di tutti i membri per discutere un ampio ventaglio di temi d’interesse bilaterale. I più importanti sono quelli riferiti alla collaborazione nel tema della salute che presta Cuba, il rifornimento di balastro per il treno maya, e il blocco economico, commerciale e finanziario imposto dagli USA all’Isola.
Tra gli aspetti più importanti citati dagli stessi mandatari c’è che il Messico necessita la presenza di più medici stranieri specialisti e che Cuba è sempre disposta a cooperare in questo senso.
L’ annuncio di López Obrador che la nazione azteca guiderà e promuoverà un movimento in difesa della sovranità di Cuba con l’obiettivo della sospensione, prima possibile, del blocco degli USA imposto all’Isola da più di 60 anni.
Ugualmente è stata reclamata l’eliminazione immediata di Cuba da un’arbitraria lista nera molto particolare del governo statunitense nella quale, senza elementi o prove, sono inseriti quei paesi che qualificano promotori del terrorismo.
In un comunicato ufficiale pubblicato dalla presidenza messicana, si assicura che i due paesi hanno riaffermato la loro amicizia e solidarietà ed hanno constatato che la relazione bilaterale attraversa uno dei suoi migliori momenti d’intesa e vicinanza dei 120 anni dal suo stabilimento.
La visita ha risposto a un invito del presidente Andrés Manuel López Obrador, e è stata la quarta realizzata da Díaz-Canel in Messico
I due Capi di Stato hanno visitato la zona archeologica di Edzná, controllato le opere del Treno Maya, si sono riuniti con il personale di IMSS-Bienestar nella Settima Regione Navale di Campeche ed hanno svolto una riunione bilaterale per approfondire gli accordi realizzati durante la visita del presidente López Obrador a Cuba nel maggio del 2022.
Cuba ha accettato l’invito del Messico d’essere co-patrocinatrice dell’Agenzia Regolatrice della Sanità Latinoamericana e Caraibica, che vuole unificare le gestioni regolatrici, rendere efficienti i processi, ridurre i costi e generare accesso a capacità tecniche nella regione.
Questi governi si sono congratulati per i loro significativi passi avanti nella strumentazione del programma di cooperazione Sviluppo Rurale e il Rafforzamento delle Capacità Locali, Sociali e Ambientali, coordinato dall’Agenzia Messicana di Cooperazione Internazionale per lo Sviluppo che apporterà benefici a circa 5000 agricoltori nelle provincie cubane di Artemisa e Mayabeque.
I presidenti López Obrador e Díaz-Canel hanno visitato la costruzione del Treno Maya
20.02 – È l’opera ferroviaria più importante che si costruisce oggi nel mondo. Si trova in Messico, in terra maya, ma i circa 250 chilometri dei suoi 1 554 di lunghezza, le linee con loro binari si sosterranno su pietre cubane
«Questa è un’opera molto importante e la realizzeranno», ha detto il Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito e Presidente della Repubblica di Cuba, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, condividendo il proposito e la certezza del suo collega Andrés Manuel López Obrador, che ha accompagnato sabato 11, lo statista cubano nella sua seconda visita ufficiale in Messico , che ha avuto come scenario una regione molto vicina all’Isola, come Campeche.
Le opere del Treno Maya , si prevede, si concluderanno nel dicembre di quest’ anno. Una delle sue componenti di terminazione, dopo i movimenti di terra e altri impegni d’ingegneria, è il balastro, un materiale roccioso sul quale si appoggiano le traversine.
Dei 5 647 967,40 metri cubi (m^3 ) di balastro necessari per la monumentale infrastruttura, Cuba ha fornito dalla miniera Ariete, di Cienfuegos, nel centro dell’Isola, 876 789 m^3, ossia il 15,5 % del volume totale, per cui facendo un calcolo sull’utilizzo di questa quantità di pietre rajon di forma lineale, queste copriranno i quasi 250 chilometri (241,2 km esattamente) dei circa 1 500 km che percorrerà.
Il presidente López Obrador ha guidato Díaz-Canel sino ad una delle opere del Treno Maya alla periferia di Campeche. Lo ha ricevuto presto nell’aereopuerto internazionale Ingeniero Alberto Acuña Ongay, e poi lo ha condotto nella zona archeologica Edzná, che è stata scenario della consegna al presidente di Cuba la decorazione dell’Ordine Messicano dell’Aquila Azteca nel grado di Collare.
Sotto un forte acquazzone, AMLO —come lo chiama familiarmente il popolo— e Díaz-Canel, sono stati accompagnati nella visita all’opera ferroviaria dalle delegazioni ufficiali dei due paesi. Per la parte messicana, erano presenti il cancelliere Marcelo Ebrad; il segretario di Governo, Adán Augusto López; il segretario alla Difesa Nazionale, Luis Crecencio Sandoval, il segretario della Marina, Rafael Ojeda; il coordinatore degli assessori del presidente, Lázaro Cárdenas, e la governatrice di Campeche, Layda Sansores, che ha accompagnato la compagna del Presidente cubano, Lis Cuesta Pereza, durante la giornata.
Per la parte cubana hanno partecipato il membro del Burò Politico del Partito Comunista di Cuba e cancelliere, Bruno Rodríguez Parrilla; il ministro del Commercio Estero e l’Investimento Straniero, Rodrigo Malmierca Díaz, il titolare di Salute Pubblica, José Angel Portal Miranda; la vice cancelliere Josefina Vidal Ferreiro; il direttore dell’América Latina e i Caraibi del Minrex, Eugenio Martínez Enrique; l’ambasciatore di Cuba in Messico, Marcos Rodríguez Costa; il presidente di Biocubafarma, Eduardo Martínez Díaz, e altre personalità.
Messico e Cuba, una relazione fraterna
Ripassando le storiche relazioni che uniscono i popoli del Messico e Cuba, López Obrador ha ricordato José Martí e altri patrioti latinoamericani che fecero causa comune
22.02 – Le storiche relazioni tra Messico e Cuba, mantenute in maniera ininterrotta durante gli ultimi 120 anni, hanno ricevuto un nuovo impulso con la visita ufficiale in questa nazione, del Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito e Presidente della Repubblica, Miguel Díaz-Canel Bermúdez.
«Benvenuto, Presidente Miguel Díaz-Canel. È una grande soddisfazione, un onore riceverla qui a Campeche, nel nostro paese, che è il suo, nella sua qualità di dirigente del degno popolo di Cuba», ha detto il mandatario messicano, Andrés Manuel López Obrador, ricevendolo nell’aeroporto internazionale di questa città.
Ripassando le storiche relazioni che uniscono i popoli del Messico e Cuba, López Obrador ha ricordato José Martí e altri patrioti latinoamericani che fecero causa comune, ed ha parlato anche dello yacht Granma, che salpò dal porto di Tuxpan con un gruppo di rivoluzionari comandati da Fidel.
«Per questo e per molte altre cose, lei è, Presidente Miguel Díaz-Canel, per il Governo che rappresento, per il Governo del Messico, un ospite distinto, ammirato e fraterno. Grazie per venire», ha ratificato López Obrador.
Il sito della Presidenza della Repubblica di Cuba, ha informato che il mandatario cubano ha detto che lo rallegrava e lo onorava molto camminare di nuovo in terra messicana, per rincontrare gli amici e trascorrere con loro pur per poche ore, con questa parte accogliente della famiglia latinoamericana.
«Veniamo a restituire di persona l’abbraccio che riceviamo nelle ore difficili e incerte, con gli aiuti materiali e la consulenza tecnica, in aree e attività vitali», ha aggiunto Díaz-Canel, riferendosi alla solidarietà ricevuta durante l’incendio nella Base dei
Supertanqueros di Matanzas.
Per questo il Messico, ha detto ancora, «è anche il presente, solidale, onesto e giusto, e costantemente si esprime nei gesti e nelle parole del suo Governo. Per questo, e perchè lo domanda il nostro popolo, porto un messaggio di profondo rispetto e affetto al fraterno popolo mssicano e al suo presidente, Andrés Manuel López Obrador.
Sono molto amati a Cuba»,ha precisato.
UNA DECORAZIONE SUL PETTO DEL POPOLO CUBANO
Díaz-Canel, ringraziando per la consegna dell’Ordine Messicano dell’Aquila azteca, nel grado di Collare, che ha ricevuto dalle mani del presidente López Obrador, ha affermato che lo faceva con «umiltà e un infinito ringraziamento, perché sono cosciente che chi merita davvero questo significativo riconoscimento è il nobile ed eroico popolo cubano».
Poi ha parlato ai presenti della sua convinzione che questa decorazione «riafferma il solidale impegno che caratterizza le nostre profonde relazioni, ieri, oggi e sempre.
Le nuove generazioni cubane non dimenticheranno gli aiuti disinteressati e immediati del Messico in momenti di profonda tristezza e dolore per Cuba», ha detto il mandatario.
Díaz-Canel si è riferito anche ai passi avanti realizzati nei vincoli bilaterali e la decisione d’identificare nuove opportunità e progetti che apportano benefici ai due popoli ed ha reiterato a López Obrador la certezza che la fraterna azione messicana troverà sempre in Cuba «un popolo amico, fraterno e vicino, disposto ad affrontare insieme i più difficili e complessi impegni. Così come avete fatto voi saremo sempre pronti a servire il Messico».
CUBA MERITA IL PREMIO DELLA DIGNITÀ
Il presidente messicano, dopo le parole di Díaz-Canel, ha detto, del popolo di Cuba che per la sua lotta in difesa della sovranità, merita il Premio della Dignità. «Quest’Isola, ha segnalato, va considerata come la nuova Numancia, per il suo esempio di resistenza, ragione per cui dovrebbe essere dichiarata Patrimonio dell’Umanità».
Riferendosi alla politica statunitense verso l’America Latina, ha segnalato che è il momento di una nuova convivenza tra tutti i paesi dell’America, perché questo modello imposto da più di due secoli è completamente esaurito, è un anacronismo, non ha futuro né uscita e non beneficia nessuno.
«E come segnale di buona volontà, che siamo disposti a gemellarci tra tutti i paesi d’America, considero, e lo dico con rispetto, che il Governo degli Stati Uniti deve, il più rapidamente possibile, eliminare l’ingiusto blocco imposto al popolo di Cuba», ha indicato López Obrador, che ha ricordato a Washington che le nazioni non devono approfittare degli infortuni degli altri popoli.
PIETRA CUBANA IN TERRA MAYA
Il presidente López Obrador, dopo il ricevimento e la visita della zona archeologica Edzná, dov’è stata realizzata la decorazione, ha guidato Díaz-Canel sino a una delle opere del Treno Maya, nella periferia di Campeche.
Si tratta dell’opera ferroviaria più importante che si costruisce oggi nel mondo ed avrà una lunghezza di 1 554 chilometri, dei quali 250 si sosterranno sulle pietre cubane della miniera Ariete, di Cienfuegos.
«Questa è un’opera molto importante, e la realizzerete», ha segnalato Díaz-Canel a Andrés Manuel López Obrador».
Cuba fornirà 876789 metri cubici del totale di metri cubi di balastro necessari per la monumentale infrastruttura, ossia il 15,5 % del volume totale. Con la pietra rajón cubana si copriranno circa 250 chilometri dei 1 500 che avrà la ferrovia.
PATRIA È UMANITÀ
Il Presidente Díaz-Canel, accompagnato dal mandatario messicano ha incontrato una rappresentazione di collaboratori cubani della Salute, che si trovano in Messico, e con personale dell’Istituto Messicano della Sicurezza Sociale
«La vostra presenza qui, su richiesta del Governo messicano, si somma agli sforzi di questo paese per garantire un’assistenza medica integrale e di qualità alle popolazioni che non avevano mai ricevuto tali servizi o appena potevano accedervi», ha segnalato il Capo di Stato cubano.
Voi, ha detto Díaz-Canel, ogni giorno trasformate in realtà l’ideale martiano che «Patria è Umanità», uno dei concetti più citati, convertito in pratica rivoluzionaria da Fidel, il migliore e più
completo discepolo delle idee dell’Apostolo.
Come ultima attività dell’intensa giornata,i presidenti Díaz-Canel e López Obrador hanno guidato i dialoghi delle delegazioni ufficiali, realizzate nel Salone di Protocollo del Centro Cultural El Palacio, nel centro storico di Campeche.
Nell’introduzione allo scambio il cancelliere messicano, Marcelo Ebrard, ha reiterato il fermo reclamo del Messico che Cuba sia esclusa dalla lista di paesi patrocinatori del terrorismo.
Questa, ha detto, è una misura ingiusta, con conseguenze molto negative per la popolazione cubana, e inoltre è infondata, perchè Cuba è un paese di pace.
AMLO –come il popolo messicano chiama il suo Presidente– e Díaz-Canel sono stati accompagnati durante la visita dalle delegazioni ufficiali dei due paesi, con, per la parte messicana, il cancelliere Marcelo Ebrard; il segretario di Governo, Adán Augusto López; il segretario della Difesa Nazionale, Luis Cresencio Sandoval; il segretario della Marina, José Rafael Ojeda; il coordinatore degli assessori del presidente, Lázaro Cárdenas Batel, e la governatrice di Campeche, Layda Sansores.
Per la parte cubana hanno partecipato il membro del Burò Politico del Partito e cancelliere, Bruno Rodríguez Parrilla; il ministro del Commercio Estero e l’Investimento Straniero, Rodrigo Malmierca Díaz; il titolare di Salute Pubblica, José Angel Portal Miranda; la vicecancelliere Josefina Vidal Ferreiro; il direttore dell’America Latina e i Caraibi del Minrex, Eugenio Martínez Enrique; l’ambasciatore di Cuba in Messico, Marcos Rodríguez Costa; il presidente del gruppo di imprese BioCubaFarma, Eduardo Martínez Díaz, e altre personalità.