Città di Belice – «Stare in Belice era un debito; tre primi ministri di questo fraterno paese sono stati a Cuba e noi non l’avevamo ancora visitato», ha detto il Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba e Presidente della Repubblica, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, alla signora Froyla Tzalam, governatrice generale del paese, con cui ha sostenuto un fraterno dialogo nella Casa della Cultura di questa città.
«Stare qui è un sano orgoglio e anche un impegno, e per questo diamo tanto significato a questa visita», ha aggiunto il Capo di Stato cubano, che ha iniziato così la sua visita ufficiale in Belice, dove ha svolto conversazioni ufficiali con il primo ministro John Briceño.
Díaz-Canel ha spiegato alla signora Froyla Tzalam che il proposito è valutare tutti i temi bilaterali e di cooperazione, ma soprattutto, conoscere e apprendere da voi, perché in Belice coincidono molte radici delle nostre culture, la maya, garífuna e tutta la caraibica. «Stare qui — ha indicato il mandatario— è un apprendistato che rinforza la nostra identità».
El Presidente cubano ha espresso alla Governatrice Generale di questa nazione, anche centroamericana, il suo ringraziamento per l’affetto che ha ricevuto dal suo arrivo e per come è stata organizzata la sua visita.
La signora Froyla Tzalam ha sottolineato l’affetto del popolo del Belice verso il cubano e le sue autorità, ed ha conversato sull’appoggio mutuo delle due nazioni ed ha ringraziato la cooperazione di Cuba in differenti sfere sociali, come la salute, l’educazione e la cultura.
«Noi —ha segnalato Díaz-Canel— vi dobbiamo ringraziare fortemente per l’appoggio che ci avete dato durante tutto questo tempo nella lotta contro i blocco, e oggi in particolare, con il blocco indurito, e anche per tutto l’appoggio che ci avete dato di fronte agli eventi naturali e agli incidenti sofferti di recente.
Di fronte a tutto questo ci giunge sempre l’appoggio del Belice e vi ringraziamo per questi gesti e questi aiuti».
Nello scambio con la Governatrice Generale, il Presidente cubano ha analizzato l’intenso lavoro che si sta realizzando per concretare quanto accordato nel recente Vertice Caricom-Cuba.
Tutte le nostre ambasciate nei paesi del Caricom (L’Avana ha missioni diplomatiche nei 15 paesi membri di questo organismo d’integrazione), ha informato Díaz-Canel, hanno indicazioni per continuare quanto adottato in questo incontro e la sua realizzazione.
Al termine dell’incontro con la signora Froila Tzalam, il mandatario di Cuba ha sostenuto che «Veniamo in Belice con tutta la volontà per continuare ad ampliare e approfondire la nostra cooperazione in Salute, Educazione, Sport e altre aree.
Díaz-Canel ha ricevuto i capi missione e i rappresentanti degli organismi internazionali accreditati in Cuba
Il Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito e Presidente della Repubblica, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, ha ratificato la volontà del Governo e della Cancelleria di Cuba per contribuire al successo delle missioni diplomatiche accreditate nell’Isola.
Nel Palazzo della Rivoluzione, il Capo di Stato ha scambiato saluti con più di un centinaio di membri del corpo diplomatico e rappresentanti di organismi internazionali accreditati nell’Isola.
Lo hanno accompagnato i membri del Burò Politico, il primo ministro Manuel Marrero Cruz, e il ministro delle Relazioni Estere, Bruno Rodríguez Parrilla.
Il Presidente ha dato loro il benvenuto nel Palazzo della Rivoluzione, ed ha affermato che «speriamo che reciprocamente potremo continuare a rinforzare in tutti i casi le nostre relazioni bilaterali, le nostre relazioni d’amicizia e le nostre relazioni de cooperazione».
Poi ha espresso le sue più profonde condoglianze a nome del Governo, per i terremoti che hanno colpito la Siria e la Turchia e per i danni provocati degli incendi in Cile.
«Ratifichiamo a questi tre paesi la disposizione del nostro Governo e del nostro popolo di aiutarli in tutto quello che è alla nostra portata».
Hanno partecipato al ricevimento anche i membri del Buró Politico, Esteban Lazo Hernández, presidente dell’Assmblea Nazionale del Potere Popolare, e Salvador Valdés Mesa, vicepresidente della Repubblica, con vari integranti del Consiglio dei Ministri.