Un centinaio di giornalisti sono stati uccisi in Messico negli ultimi 15 anni, ha informato Luis Raul Gonzalez, a capo della Commissione Nazionale dei Diritti Umani (CNDH) che ha specificato che sono stati segnalati dal 2005, anche 21 giornalisti scomparsi e 45 attacchi contro i media di comunicazione.
Questi attacchi dovrebbero costringere le autorità ad affrontare questo grave problema in tutte le sue fasi: prevenzione, formazione dei dipendenti pubblici, la condanna degli attacchi, le indagini e la punizione dei responsabili, ha detto Gonzalez.
“Il Messico è uno dei paesi più pericolosi per i giornalisti”, ha detto il presidente della CNDH che ha esortato ad aggiornare la legislazione sulla libertà d’ espressione, rispettando gli strumenti legali internazionali, ed i criteri più recenti o le tesi in giurisprudenza segnalate dalla Corte Suprema di Giustizia.
Inoltre ha chiesto che l’Organizzazione di Protezione dei Giornalisti conceda adeguate misure di sicurezza nel tempo previsto dalla legge e che le misure non vengano sostituite o rimosse prematuramente, ma coordinate dalle autorità ai tre livelli di governo.