Mangos de Baraguá, Santiago di Cuba – Il legato del Maggiore Generale Antonio Maceo Grajales –questo 15 marzo si sono compiuti 145 anni dalla sua virile protesta contro il Patto del Zanjón- è stato evocato nella cerimonia commemorativa negli storici Mangos de Baraguá, guidata dal membro del Burò Politico del Partito e vice presidente della Repubblica, Salvador Valdés Mesa.
Il Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito e Presidente della Repubblica, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, ha riferito in Twitter: «Baraguá, toponimico che dice tutto: resistenza, dignità, coraggio e uomo simbolo della nazione che non si arrende».
Nell’omaggio al Titano di Bronzo e ai suoi compagni di lotta, è stata posta un’offerta di fiori a nome del popolo di Cuba davanti al monumento che perpetua il fatto, con la presenza del vice primo ministro cubano, Comandante della Rivoluzione Ramiro Valdés Menéndez; del membro della Segreteria del Comitato Centrale del Partito e capo del suo Dipartimento Economico Produttivo, Joel Queipo Ruiz; e delle più alte autorità Politiche e del Governo nella provincia, José Ramón Monteagudo Ruiz e Beatriz Johnson Urrutia, rispettivamente.
Queipo Ruiz, nel suo discorso, ha offerto uno sbozzo dell’esempio
eterno di fermezza lasciato da Maceo nei momento più difficili, sottolineando che quando con tutta l’energia e la fermezza Maceo disse a Martínez Campo in Baraguá: «Metta via questo documento.
Non ne vogliamo sapere niente!», la sua simbolica frase marcò per sempre l’atteggiamento del cubano.
Poi ha precisato che il suo legato starà nel voto unito, il 26 marzo, non solo per l’elezione dei 470 deputati, ma anche per la Patria, per il socialismo, per la nostra indipendenza e la libertà, di fronte a un vicino tanto poderoso che ha fatto tanto per asfissiarci economicamente, logorarci e dividerci con metodi veramente genocida.
Per noi che vogliamo una Cuba sovrana, in momenti nei quali l’impero incrementa le sue azioni e le sue minacce, e per quanto grandi siano gli impegni che c’impone, votare uniti in questo giorno è sollevarci con il Titano di Bronzo, spingendo i suoi sogni, scommettendo per migliorare e trasformare l’economia, e per difendere la più alta giustizia sociale possibile.
Esmeralda Martínez Aguiar, diplomata in infermeria e abitante del luogo storico ha ricordato tutti i benefici che la Rivoluzione ha portato in questa zona ed ha ricordato che, come come si giurò lì, nel febbraio del 2000, di fronte al Comandante in Capo, i vicini difenderanno queste conquiste, se sarà necessario, trasformando Cuba in una eterna Baraguá.
Il direttore dell’Ufficio del Conservatore della Città di Santiago di Cuba, Omar López Rodríguez, e il presidente del consiglio popolare di Baraguá, Erminio Justo Acosta, hanno ricevuto molti riconoscimenti per la brillante partecipazione ai lavori di riabilitazione dell’area monumentale e l’esecuzione di opere come il Centro d’ Interpretazione Protesta di Baraguá, il restauro della casa dello studente Gustavo Adolfo Moll Leyva e la sua casetta infantile, e il nuovo policlinico di Baraguá.