Nota come uno spazio di pensiero e scambio in difesa del legato storico delle nazioni e della salvaguardia delle loro identità e patrimoni, la Conferenza Internazionale dei Popoli e le loro Culture si realizza in questa città dell’oriente cubano da oggi 17 al 21 marzo.
L’incontro che tradizionalmente riunisce investigatori, artisti, storiografi, intellettuali e rappresentanti di istituzioni accademiche e scientifiche di Cuba e invitati stranieri, quest’anno arriva alla sua XV edizione con la sfida di continuare a rinforzare dall’interdisciplinarietà delle scienze, la storia e l’arte, il lavoro accademico per lo sviluppo culturale dei popoli.
Carlos Rodríguez Lora, investigatore e membro del comitato organizzatore della Conferenza Internazionale, ha detto che il programma accademico dell’appuntamento prevede topici relazionati con i vincoli tra i musei; il ruolo della scuola come il centro culturale più importante della comunità; la protezione e la conservazione dei monumenti, dei siti storici, l’ambiente urbano e l’architettura, così come il trattamento del patrimonio immateriale con speciale enfasi nella narrazione popolare, tra l’altro.
La Conferenza che in questa occasione è dedicata al nostro Eroe Nazionale José Martí, e alla scultrice e ceramista cubana Marta Arjona Pérez, include anche corsi pre-evento, seminari scientifici, esposizioni e altre attività di carattere socioculturale in entità e comunità di Granma.
Tra i partecipanti convocati ci sono la Dottoressa in Scienze Ana Esther Cepero Acán, professoressa dell’Università delle Arti, il Dottore in Scienze Julio Moracén Naranjo, cattedratico del Patrimonio Cultural Immateriale, dell’Università Federale di São Paulo, in Brasile, e l’architetto Vicente Alejandro Ortega Cedillo, titolare dell’Università Autonoma Metropolitana del Mesico, che è divenuto un abituale collaboratore della Conferenza.