Apporti del BioCen alla Salute e all’economia nazionale

Il Centro Nazionale dei Biopreparati sviluppa mezzi per piante in vitro nelle coltivazioni d’importanza economica per il paese, come la canna da zucchero, le banane e le patate, e per questo si è vincolato al Gruppo di Imprese AzCuba, tra le varie entità

Il Centro Nazionale dei Biopreparati (BioCen), ubicato a Bejucal, in provincia di Mayabeque, per il 2023 prevede l’esecuzione di progetti d’innovazione che formano parte dei suoi obiettivi strategici per lo sviluppo dell’industria biofarmaceutica cubana, per favorire l’incremento dei servizi alla popolazione e la soddisfazione delle sue domande.

La dottoressa in Scienze Tamara Lobaina Rodríguez, direttrice generale del BioCen, ha dichiarato a Granma che attualmente continuano a lavorare in un ciclo serrato che comprende investigazione, sviluppo, produzione, immagazzinaggio, distribuzione e finalmente, il commercio di vari prodotti dell’entità.

Poi ha precisato che sono impegnati nella produzione delle vaccinazioni di allergenici, non solo a livello nazionale, ma anche fuori dall’Isola, con il proposito di ottenere una registrazione sanitaria in vari paesi dove possano fomentare un mercato.

In relazione con l’immuno-modulatore Biomodulina T, ha precisato che lavorano in due direzioni: una, per dare una risposta al Sistema Nazionale di Salute, e l’altra, para vincolarla a entità o centri che possano essere rappresentanti commerciali del BioCen in vari paesi, e ottenere l’esportazione del farmaco.

Rispetto all’inserimento in altri mercati, la dirigente ha detto che valutano anche i trasferimenti di tecnologie degli antianemici, com’è il caso del Trofin, in sospensione e in tavolette.

Un altro progetto d’innovazione di questo centro scientifico – ha dettagliato la dottoressa Lobaina Rodríguez– è lo sviluppo di mezzi per vitro piante in quelle coltivazioni d’importanza economica per l’ agricoltura e per il paese.

Per questo investigano attualmente coltivazioni come la canna da zucchero, la banana e la patata, e si sono vincolati al Gruppo d’Imprese AzCuba, l’Istituto di Biotecnologia delle Piante dell’Università Centrale Marta Abreu, di Villa Clara, e altre entità come il Ministero dell’Agricoltura.

«Questi mezzi per vitro-piante potenzieranno la produzione in vitro di piante nelle biofabbriche, una messa a fuoco nella produzione di queste coltivazioni importanti, e questo contribuirà ad accelerare i piani di sovranità alimentare del paese», ha risaltato.

BioCen conta con progetti d’innovazione indirizzati allo sviluppo di   supplementi nutrizionali per sportivi d’alte prestazioni.

La Direttrice Generale de BioCen ha segnalato che hanno ttenuto la registrazione di quattro prodotti che non si utilizzano solo nella medicina sportiva, ma anche in altri casi, perchè sono farmaci che potenziano il recupero energetico e nutrizionale di persone con una spesa significativa, sia per esercitazione o per problemi di salute.

I prodotti di alimenti disidratati come i peperoni, il chili habanero, o la curcuma, ugualmente formano un altro dei progetti di questo centro di riferimento nazionale.

La dottoressa Tamara Lobaina ha detto che è stata ampliata la modalità di altri prodotti e specie, che non solamente si potrebbero usare come condimenti, ma anche come infusioni.

«Questo è indirizzato a un mercato nazionale che è molto vergine e che si sviluppa e permette il vincolo con entità del settore non statale, come Deshidratados Habana, che copre già alcuni punti commerciali nella capitale e in altre regioni dell’Isola», ha precisato.

La Direttrice Generale del BioCen ha aggiunto che tra i progetti di Investigazione e Sviluppo, si stanno sviluppando composizioni destinate trattamento della malattia di Alzheimer, fondamentalmente; identificando, mediante un modello diagnostico che esiste nel paese, quali sarebbero le persone propense a soffrire la malattia neuro degenerativa.

Inoltre si è riferita alla macchina per riempire i tubi di plastica con tappo a vite, acquistata grazie a una donazione dell’Organizzazione Panamericana della Salute, e «ha permesso di contare con una nuova linea d’uscita di prodotto, che non solamente vogliamo destinare a mezzi per la diagnosi di virus, ma anche a mezzi pronti per l’uso, che si potrebbero usare per isolare microorganismi».

«Questa macchina, ha dettagliato, permetterà un’ampia varietà di uscite produttive, ed ha ottenuto la licenza per operare in uno degli impianti di produzione del BioCen, emessa dal Centro per il Controllo Statale dei Medicinali, strumenti e Dispositivi Medici, del nostro paese».

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