L’ultra destra insiste nel “rovesciare il paese”

Laura Bécquer Paseiro http://www.granma.cu

guarimbaUSALa giornalista  e filosofa venezuelana,  Miguel Perez Pirela, ha presentato nel suo programma ‘Cadendo e Correndo’ un audio in cui due dei leader, più visibili, della ultra destra locale istigano a “rovesciare il paese”, con nuove manifestazioni contro l’ordine istituzioni nel paese sudamericano.


Si tratta dell’ex sindaco di San Cristobal capitale dello stato di Tachira (ovest), Daniel Ceballos; e il leader del partito oppositore Volontà Popolare, Leopoldo Lopez, che sono detenuti nella prigione militare di Ramo Verde (stato di Miranda) in attesa di giudizio per la loro partecipazione alle guarimbas (proteste violente) del febbraio 2014.

Il materiale rivela una conversazione tra Lopez e Ceballos in cui convocano una marcia il prossimo sabato 30 maggio e segnalano che stabiliranno accampamenti di fronte alla sede dell’ONU a Caracas in cerca di “qualcosa d’impatto nel Consiglio nazionale elettorale.”

Evidenziano anche il ruolo dei mezzi di comunicazione affini ai loro interessi perchè “la cosa sia ad alto impatto” e diventi “virale”. Voglio dire, che media come la CNN in spagnolo come ripetano, in continuazione, la realtà costruita da loro.

Stimano, anche, da cinque a dieci giorni lo sciopero della fame e rivelano un fatto simile a quello avvenuto quando il colpo di stato contro Hugo Chavez nel 2002: “Dobbiamo avere seminato là dove metteremo i vermi”. I “vermi” sono, secondo Perez Pirela, i paramilitari che già stanno nel paese e provengono dalla Colombia.

Per quanto riguarda lo sciopero della fame, nei giorni scorsi è circolato un video di Lopez che annuncia l’inizio della misura con il partner Ceballos.

Non si dettaglia la data della conversazione né come è stata ottenuta dal comunicatore, ma sì come sarà la prossima strategia di questi dirigenti oppositori al governo di Nicolas Maduro. Strategia che ancora una volta usa gli studenti come “carne da cannone” perché si “attivino”.

In un altro momento, Lopez dice a Ceballos che il suo piano “impedisce a Maduro la storia con i gringos”. Nominano anche diverse persone coinvolte in Maracay (stato di Aragua), Barquisimeto (stato di Lara) e la stessa Táchira.

Daniel Ceballos e Leopoldo Lopez  formano parte, con Maria Corina Machado e Antonio Ledezma, della fazione più radicale della destra venezuelana, che ha optato per la violenza come mezzo per ottenere il potere. Sono ciò che il giornalista venezuelana ed ex vice presidente venezuelano, José Vicente Rangel, qualifica come “il settore più violento ed anticostituzionale che si dimena tra una finta legalità ed un piano insurrezionale contro la pace e la democrazia”.

Questa ultradestra, secondo il giornalista e politico, ‘benché tenga una fragile struttura partitica, conta su ampio appoggio dei media internazionali ed, inoltre, con i dollari inviati dal governo USA”.

Ultraderecha insiste en “voltear el país”

 Laura Bécquer Paseiro
 
 El periodista y filósofo venezolano, Miguel Pérez Pirela, presentó en la noche del lunes en su programa Cayendo y Corriendo un audio en el cual dos de los líderes más visibles de la ultraderecha local llaman a “voltear el país” con nuevas movilizaciones contra el orden institucional en la nación sudamericana.
 
 Se trata del exalcalde de San Cris­tóbal capital del estado Táchira (oes­te), Daniel Ceballos; y el dirigente del partido opositor Voluntad Popular, Leopoldo López, quienes se encuentran recluidos en la cárcel militar de Ramo Verde (estado Miranda) a la espera del juicio por su participación en la guarimbas (protestas violentas) de febrero del 2014.
 
 El material revela una conversación entre López y Ceballos en la cual convocan a una marcha el próximo sábado 30 de mayo y señalan que establecerán campamentos frente a la sede de Naciones Unidas en Caracas buscando “algo de impacto en el Consejo Nacional Electoral”.
 
 Destacan además el papel de los medios de comunicación afines a sus intereses para que “la vaina (cosa) sea de alto impacto” y se vuelva “viral”. O sea, que medios como CNN en es­pañol repitan una y otra vez la realidad construida por ellos.
 
 Asimismo, estiman de cinco a diez días la huelga de hambre y revelan un hecho similar a lo ocurrido cuando el golpe de Estado contra Hugo Chávez en el 2002: “Tenemos que tener sembrado donde vamos a poner los bichos”. Los “bichos” son, según Pérez Pirela, los paramilitares que ya están en el país y vienen de Colombia.
 
 Respecto a la huelga de hambre, en días recientes circuló un video de López anunciando el inicio de la medida junto a su socio Ceballos.
 
 No se detalla la fecha de la conversación ni cómo fue obtenida por el comunicador, pero sí cómo será la estrategia a seguir por estos dirigentes opositores al gobierno de Nicolás Maduro. Estrategia que una vez más usa a los estudiantes como “carne de cañón” para que se “ac­tiven”.
 
 En otro momento, López le dice a Ceballos que su plan “le tranca a Maduro la vaina con los gringos”. También nombran a varios sujetos implicados en Maracay (estado Ara­gua), Barquisimeto (estado Lara) y la propia Táchira.
 
 Daniel Ceballos y Leopoldo Ló­pez forman parte junto a María Co­rina Machado y Antonio Ledezma, de la facción más radical de la derecha venezolana que ha optado por la violencia como vía para acceder al poder. Son lo que el periodista y exvicepresidente venezolano, José Vicente Rangel, califica como “el sector más violento y anticonstitucional que se maneja entre una le­galidad fingida y un plan insurreccional contra la paz y la demo­cracia”.
 
 Esa ultraderecha, según el periodista y político, “aunque tiene una frágil estructura partidista, cuenta con amplio apoyo de los medios internacionales y además con dólares enviados por el gobierno de Estados Unidos”.

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