Cristina Fernández ha spiegato che tutta l’investigazione è stata caratterizzata per evitare di scoprire la verità, fuorviata da testimoni che hanno cancellato i loro telefoni
La vice presidente Cristina Fernández de Kirchner alla chiusura delle investigazioni per i tentativo d’assassinio sofferto il 1º settembre del 2022, ha detto che si è trattato di una nuova azione di consacrazione dell’impunità.
In una lettera pubblicata nelle sue reti sociali con il titolo /A 40 anni di democrazia. Il Partito Giudiziario e la consacrazione dell’impunità/, Fernández de Kirchner ha detto che per lei non c’è e non ci sarà giustizia, né come accusata né come vittima, dato che non ci sono state vere intenzioni d’investigare su quanto è avvenuto o d’identificare gli autori intellettuali, né chi ha finanziato l’attentato.
Poi ha denunciato che le autorità giudiziarie hanno posto un problema dopo l’altro per impedire che la verità venisse alla luce. «Mi vogliono detenuta o morta», ha segnalato la Vicepresidente.
«Lo ho detto mille e una volta: nè Capuchetti nè Rívolo hanno voluto investigare il tentativo d’assassinio e ora pretendono di chiudere l’investigazione con una rapidità mai mostrata in nessun’altra causa».
Cristina Fernández ha spiegato che tutta l’investigazione è stata caratterizzata per evitare di scoprire la verità, fuorviata da testimoni che hanno cancellato i loro telefoni e un tentativo evidente e disperato per evitare di scoprire la possibile partecipazione di terzi, finanziatori e istigatori.