Uno studio clinico fase I, basato nel trattamento delle lesioni polmonari con cellule madri autologhe (si ottengono dal sangue della stessa persona) in pazienti con lesioni polmonari in convalescenti della COVID-19, ha dimostrato la sicurezza e l’efficacia di questa terapia nell’indicazione valutata.
Nel contesto del recente Congresso d’Ematologia 2023, la dottoressa in Scienze Consuelo Macías Abraham, specialista di secondo grado in Immunologia e capo del Gruppo Nazionale d’Immunologia, ha esposto che, come risultato del saggio medico iniziato nel 2020, è stato concluso che la terapia con cellule madre autologhe è sicura e non presenta reazioni avverse nei pazienti che l’hanno ricevuta.
Nella controparte, il trattamento con steroidi (applicato in uno dei gruppi di controllo del saggio) è meno efficace e non è sicuro dato che induce reazioni avverse moderate e gravi con complicazioni dello stato clinico del paziente, ha sottolineato.
L’esperta ha aggiunto che la terapia con cellule madre autologhe resulta effettiva, perché sei mesi dopo l’applicazione ha ridotto di più del 50% le lesioni polmonari post-COVID-19 nella gran maggioranza dei pazienti e ha diminuito bio marcatori infiammatori, migliorando la funzione respiratoria del convalescente.
Consuelo Macías Abraham, Presidente del Consiglio Scientifico dell’Istituto di Ematologia e Immunologia (IHI), il centro promotore dello studio, ha spiegato che questo saggio clinico fase I di tipo controllato non aleatorio, si è proposto d’esplorare l’effetto terapeutico e la sicurezza del trattamento con cellule madre autologhe in pazienti con lesioni polmonari recuperati della COVID-19.
La specialista ha aggiunto che si è basato specificatamente nella conoscenza e la descrizione del profilo di sicurezza della terapia con cellule madre in convalescenti con lesioni polmonari provocate dal danno cellulare e tissulare provocato dalle complicazioni dell’infezione virale, combinate con gli effetti della ventilazione meccanica; così come sulla valutazione dell’efficacia clinica della terapia in un gruppo ridotto di pazienti.
Macías Abraham ha specificato che il prodotto che è stato valutato nel saggio sono state cellule madre autologhe derivate dal midollo osseo, mobilizzate al sangue periferico mediante stimolazione con il farmaco ior® Leukocim, che si somministrano per via endovenosa.
Inoltre il criterio di risposta o miglioramento preso come riferimento quando è stato fatto il trattamento ai pazienti è stato
la valutazione dello studio funzionale respiratorio, e d’immagini di lesioni interstiziali o fibrosi polmonare alla tomografia assiale computarizzata (TAC) d’alta risoluzione.
La dottoressa ha segnalato come altri risultati ottenuti dal saggio la sicurezza e l’effettività del prodotto ior®Leukocim nella mobilitazione delle cellule madre nel sangue periferica e l’introduzione di un nuovo programma quantitativo automatizzato per la valutazione delle lesioni polmonari per TAC in Cuba.
La specialista ha risaltato il fatto che è stato un saggio multicentrico, che ha contato con l’importante partecipazione di specialisti e istituzioni, come il Centro d’Immunologia Molecolare, il Centro di Neuroscienze di Cuba, l’Istituto Nazionale di Oncologia e Radiobiologia, e dell’Ospedale Comandante Manuel Fajardo, tra i tanti.