Il presidente della Colombia, Gustavo Petro, ha annunciato ieri che oggi verrà a L’Avana per la firma di un documento che darà inizio, senza retrocessione, a un’era di pace per il suo paese.
Il Capo di Stato ha descritto con queste parole l’obiettivo della sua visita nell’Isola grande delle Antille: la chiusura del terzo ciclo di negoziati tra il governo e l’Esercito di Liberazione Nazionale (ELN), iniziato il 2 maggio.
Prensa Latina ha riportato che l’annuncio fatto in Plaza de Bolívar, davanti a migliaia di cittadini ha anticipato che da Cuba si darà un passo importante per la storia della Colombia.
«Sarà difficile, tutti lo sappiamo. È più difficile fare la pace che la guerra», ha aggiunto Petro, che ha chiamato alla mobilitazione popolare per accompagnare il processo e ricevere coloro che smettono di usare la violenza.
Poi ha reso pubblico il suo desiderio di costruire il cammino che merita la Colombia, assieme al popolo mobilitato, senza vigliaccheria.
Si spera che, tra i temi con accordi trascendentali come risultato dei dialoghi, ci sia il cessate il fuoco, la partecipazione della società al processo di costruzione della pace, le azioni e le dinamiche umanitarie.