Il quotidiano Granma, organo ufficiale del Partito Comunista di Cuba, ha dichiarato oggi che i tentativi di seminare sfiducia nelle forze dell’ordine sono contrastati dalle azioni altruistiche dei suoi combattenti.
Un editoriale intitolato “La Vigilanza Rivoluzionaria non sarà mai trascurata”, ricorda le parole del Presidente della Repubblica, Miguel Díaz-Canel, quando ha denunciato che “il potente vicino, gli Stati Uniti, continua ad essere generoso con prestiti per distruggere il Rivoluzione, e ogni anno stanzia decine di milioni di dollari per coloro che si offrono di sovvertire l’ordine interno a Cuba, personalmente o via Internet”.
Il testo ribadisce che non un solo giorno negli ultimi anni la nazione caraibica ha smesso di subire i colpi di questa guerra non dichiarata contro l’economia e la società, contro la vita quotidiana ed i sogni di progresso del paese.
“Washington confida nella crudeltà del bloqueo, nelle sue campagne di odio, nel suo arsenale di bugie, nell’uso dei social network digitali come arma di sterminio di massa contro valori, ideali e principi rivoluzionari”, sottolinea.
Denuncia inoltre come gli Stati Uniti abbiano negato all’isola, durante la pandemia della COVID-19, l’accesso all’ossigeno, che insieme alla complessa situazione economica -dovuta principalmente al bloqueo- ha favorito le violente rivolte di piazza dell’estate del 2021.
“Insieme alla stessa mafia terroristica che ha pagato per più di sei decenni, intende ora fabbricare un mondo irreale e tanto atteso, attraverso false notizie, false dichiarazioni, manipolazioni e aggressioni permanenti con presunti fatti o situazioni nello spazio virtuale.”, aggiunge la pubblicazione.
Sottolinea come ogni giorno dozzine di bugie o ingigantimenti di atti criminali travolgano i siti anti-cubani pagati con milioni di dollari dal Dipartimento di Stato della nazione settentrionale.
“Montati in copioni banali per attaccare il rispetto dei diritti umani a Cuba, cercano di demonizzare i membri del Ministero dell’Interno (MININT) e con più enfasi attaccano la Polizia Rivoluzionaria Nazionale”, aggiunge.
Mentre – sottolinea – alcuni cosiddetti “influencer” con sede negli Stati Uniti, invocano attacchi contro polizia, autopattuglie e sedi della Polizia Nazionale”
Il testo precisa che nei primi mesi di quest’anno sono stati rilevati oltre 240 appelli di questo tipo sulle reti digitali.
Sottolinea che gli uomini e le donne del Ministero sono stati proprio i protagonisti delle oltre 11.500 azioni di prevenzione e contrasto alla criminalità finora svolte nel 2023, in cui più di 12.000 persone sono state accusate di aver commesso reati.
Richiama l’attenzione sulla necessità di aumentare la vigilanza e le misure preventive tra tutti i fattori della società e di essere informati mediante i mezzi di comunicazione fondamentali, data questa intenzione del governo degli Stati Uniti di distruggere la maggiore delle Antille e rendere la vita sempre più difficile.
da Prensa Latina, traduzione di Ida Garberi