Miguel Díaz-Canel Bermúdez, primo segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba (PCC) e Presidente della Repubblica, dirige oggi una riunione di lavoro per valutare i danni causati dalle inondazioni degli ultimi giorni e le azioni di recupero in corso sul territorio.
All’incontro, tenutosi presso la sede del Comitato provinciale del PCC, i leader dei settori più colpiti dalle forti piogge hanno fornito informazioni sull’avanzamento dei lavori di recupero.
Tra le aree più colpite dalle piogge ci sono le abitazioni, l’agricoltura, le strade, le telecomunicazioni, l’istruzione e il settore elettrico.
Roberto Morales Ojeda, membro dell’Ufficio politico e Segretario di organizzazione del Comitato centrale del PCC, accompagna il leader cubano.
Partecipano anche Federico Hernández Hernández, membro del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba e primo segretario dell’organizzazione politica di Agramontino, e Jorge Enrique Sutil Sarabia, governatore di Camagüey.
Hernández Hernández riferisce sulle principali misure di assistenza alle persone colpite.
Nel corso dell’incontro è stato posto l’accento sull’accelerazione dei lavori di recupero, sull’offerta di un’adeguata attenzione a coloro che sono stati colpiti dall’evento idrometeorologico e sul coinvolgimento della popolazione in queste azioni, il tutto per tornare alla normalità il prima possibile e raggiungere una vitalità dei servizi.
Il Presidente ha visitato uno dei quartieri che ha subito i danni maggiori, la comunità di Nadales. Nella città sono state allagate 25 aree, a causa delle piogge più intense degli ultimi 30 anni.
Parlando con alcuni residenti, questi hanno espresso fiducia e gratitudine per la preoccupazione dei vertici del Paese nel rispondere ai danni causati dalle recenti inondazioni, secondo quanto riportato da Alex López Almaguer, corrispondente della televisione cubana, sul suo profilo Facebook.
Il quartiere, situato sul prolungamento della via Palma, dove confluiscono i fiumi Hatibonico e Tínima, appartenente al 44° distretto del Consiglio Popolare di Previsora, ha riportato 58 case danneggiate, tra cui sei crolli totali, e un numero considerevole di materassi danneggiati.
Più di 300 abitanti del villaggio si sono rifugiati lì, dove la furia delle correnti ha fatto sì che l’acqua raggiungesse livelli senza precedenti, e gli specialisti del sistema abitativo e gli assistenti sociali stanno valutando le soluzioni ai diversi casi.
Un intenso lavoro è stato svolto da aziende, organizzazioni e istituzioni prima, durante e dopo il fenomeno.
Nel capoluogo di Agramontina, i due grandi fiumi (Hatibonico e Tínima), e diversi torrenti che lo attraversano, sono straripati all’alba di giovedì 8 di questo mese, a causa del notevole accumulo di precipitazioni registrato nella zona.
Díaz-Canel arriva a Jiguaní, a Granma, uno dei territori più colpiti nell’est di Cuba
Secondo le informazioni fornite dalla Presidenza cubana sul suo account Twitter, venerdì a mezzogiorno il Presidente Díaz-Canel è arrivato nel comune di Jiguaní, a Granma, uno dei territori orientali più colpiti dalle piogge.
Il presidente ha attraversato il quartiere di Punta Brava, dove l’acqua ha raggiunto livelli mai visti prima. La gente sta ancora asciugando le proprie cose al sole.
A Granma, le forti piogge hanno danneggiato 105 comunità, colpendo un totale di 57.504 persone. In totale sono state colpite 237 case, 49 delle quali sono crollate completamente.
“Il Presidente Díaz-Canel insiste per visitare ciascuna delle vittime”, ha sottolineato la presidenza cubana.
Fonte: Cubainformación
Traduzione: italiacuba.it