Nel 1952, il Che conobbe Salvador Allende durante il suo primo viaggio in Sud America, quando l’argentino ascoltò due dei suoi discorsi alla radio durante la sua prima campagna presidenziale.
Salvador Allende Gossens nacque il 26 giugno 1908, a Santiago, capitale del Cile. Figlio di Salvador Allende Castro, avvocato e notaio, e Laura Gossens Uribe.
Nel 1926 entrò nella Facoltà di Medicina dell’Università del Cile, laureandosi come medico chirurgo nel 1932. Tra il 1932 e il 1936 fu medico presso la Pubblica Assistenza di Valparaíso. Tra il 1935 e il 1936 fu relatore ufficiale del Congresso Medico del Comune di Viña del Mar e presiedette la Conferenza Medica Panamericana.
Nel 1940 sposò Hortensia Bussi Soto, dalla quale ebbe tre figlie.
Gli inizi della vita politica
Durante l’epoca universitaria fu presidente del Centro degli Studenti di Medicina e della Federazione degli Studenti del Cile. Nel 1933 partecipò alla fondazione del Partito Socialista del Cile, nel quale rimase fino alla morte. Fu eletto senatore nel marzo 1945, completando una carriera parlamentare di quasi 30 anni e giunse a presiedere tale organo tra il 1966 e il 1969.
Si candidò alla presidenza quattro volte di seguito, vincendo infine nel 1970. Per la prima volta in America Latina, un candidato marxista raggiungeva la presidenza attraverso le urne. Durante il suo governo, cercò di stabilire il socialismo per via democratica o la Via Cilena al Socialismo. Promosse la nazionalizzazione del rame, la ridistribuzione degli ingressi, la riattivazione dell’economia e la Legge di Riforma Agraria, per garantire l’eliminazione del latifondo, tra le altre misure progressiste.
Salvador Allende e il suo legame con Cuba
Nel 1952, il Che conobbe Salvador Allende durante il suo primo viaggio in Sud America, quando l’argentino ascoltò due dei suoi discorsi alla radio durante la sua prima campagna presidenziale.
Allende fu un grande amico della Rivoluzione cubana e del suo massimo dirigente Fidel Castro. Alla fine del gennaio 1959, meno di un mese dopo il trionfo della Rivoluzione, visitò l’Avana e interscambiò con Fidel e il Che.
Successivamente visitò Cuba in altre occasioni, in particolare nel dicembre 1972, in qualità di presidente. Fu ricevuto in massa dal popolo dell’Avana e parlò ad una cerimonia di amicizia tenutasa nella Plaza de la Revolución José Martí.
Un passaggio poco noto del suo legame con Cuba è il suo appoggio alla guerriglia del Che in Bolivia. Quando, all’inizio del 1968, le persecuzioni nemiche si intensificarono e resero molto difficile la lotta armata, Allende pose suo personale di fiducia vicino al confine per contattare i cubani e portarli in territorio cileno.
Quando ebbe luogo l’incontro con parte dei guerriglieri, le autorità cilene ne ordinarono il trasferimento in territorio nazionale. Già nella capitale i cubani ebbero l’appoggio personale di Allende. Su pressione della CIA perché fossero riportati in Bolivia, il governo decise di inviarli nell’Isola di Pasqua, dove rimasero per una settimana, nell’agosto del 1968. In quel territorio si recò il presidente del Senato Salvador Allende, che s’incontrò con gli internazionalisti e fu decisivo per il loro trasferimento in salvo a Cuba.
Anche la morte del presidente cileno, l’11 settembre 1973, è legata al nostro Paese, poiché l’arma con cui, presumibilmente, si suicidò è un AKMS, regalatagli personalmente da Fidel Castro, durante la sua visita in Cile nel 1971.
Da quella data l’arma ha un destino sconosciuto. Nel 2011, i parenti del presidente hanno chiesto all’Esercito di restituire il fucile, che lo ha sequestrato e, presumibilmente, ancora conservano.
Cuba onora il legato di Allende e segue a lato del Cile
Le autorità dell’Isola hanno espresso la loro solidarietà con i cileni per la loro difficile situazione provocata dalle intense piogge.
Honramos a Salvador Allende en el 115 aniversario de su natalicio.
Revolucionario cabal, ejemplo de dignidad y valentía, gran amigo de #Cuba, de Fidel y de la Revolución cubana. #TenemosMemoria pic.twitter.com/wEfa1AMj7V
— Miguel Díaz-Canel Bermúdez (@DiazCanelB) June 26, 2023
Il Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito e Presidente della Repubblica, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, ha onorato la memoria di Salvador Allende Gossens (1908-1973) nel 115º anniversario della sua nascita.
«Grande rivoluzionario, esempio di dignità e coraggio, grande amico di Cuba, di Fidel e della Rivoluzione cubana», ha scritto in Twitter il Capo di Stato, che ha accompagnato il suo messaggio con l’etichetta #TenemosMemoria, usata dai movimenti di solidarietà internazionale nelle campagne permanenti per denunciare le azioni di terrorismo nel continente americano.
Nelle ultime ore non pochi politici hanno risaltato il pensiero e l’umanesimo di Allende, una delle personalità importanti e ricordate della storia del Cile.
Fu eletto come presidente del Cile nel 1970, per compiere il suo mandato sino al 1976.
Ma l’11 settembre del 1973, le forze armate con la direzione dell’allora comandante in capo dell’esercito Augusto Pinochet, e in complicità con gli Stati Uniti, fecero un colpo civico militare contro il suo governo.
Quella mattina il Presidente cileno morì nel palazzo de La Moneda difendendo il mandato del popolo, come ammise nelle sue ultime parole
Il Cile in questi giorni attraversa una difficile situazione per via delle intense piogge che hanno lasciato come saldo due morti, sei scomparsi e 9814 persone isolate, 2054 sfollati in alberghi, e 4077 danneggiati.
Il membro del Burò Politico del Partito Comunista di Cuba e ministro delle Relazioni Estere, Bruno Rodríguez Parrilla, ha trasmesso in Twitter la solidarietà dell’Isola con il popolo e il governo del Cile per la situazione tesa che colpisce varie regioni del paese.
Inoltre ha inviato condoglianze ai familiari e amici delle vittime.
L’aumento della portata di diversi fiumi ha portato all’interruzione e alla chiusura di diverse strade, come quella che comunica il paese da nord a sud e quella che va da Santiago alla città di Valparaíso, ha informato Telesur.
Salvador Allende y Cuba
En 1952, el Che conoció de Salvador Allende, durante su primer viaje por el sur de América, cuando el argentino escuchó por radio dos de sus discursos durante su primera campaña presidencial
Autor: Ms.C.Abel Aguilera Vega
Salvador Allende Gossens nació un 26 de junio de 1908, en Santiago, capital de Chile. Hijo de Salvador Allende Castro, abogado y notario, y de Laura Gossens Uribe.
En 1926, ingresó a la Facultad de Medicina de la Universidad de Chile, titulándose de médico cirujano en 1932. Entre 1932 y 1936, fue médico de la Asistencia Pública de Valparaíso. Entre 1935 y 1936, se desempeñó como relator oficial del Congreso Médico de la Municipalidad de Viña del Mar y presidió la Conferencia Médica Panamericana.
En 1940, se casó con Hortensia Bussi Soto, con la cual tuvo tres hijas.
Inicios en la vida política
Durante su época universitaria, fue presidente del Centro de Estudiantes de Medicina y de la Federación de Estudiantes de Chile. En 1933, participó en la fundación del Partido Socialista de Chile, en el que permaneció hasta su muerte. Fue electo senador en marzo de 1945, completando una carrera parlamentaria de casi 30 años y llegó a presidir dicho organismo entre 1966 y 1969.
Se presentó sucesivamente en cuatro ocasiones como candidato presidencial, ganando finalmente en 1970. Por primera vez en América Latina, un candidato marxista llegaba a la presidencia a través de las urnas. Durante su gobierno, intentó instaurar el socialismo por la vía democrática o Vía Chilena al Socialismo. Impulsó la nacionalización del cobre, la redistribución del ingreso, la reactivación de la economía y la Ley de Reforma Agraria, para garantizar la eliminación del latifundio, entre otras medidas progresistas.
Salvador Allende y su vínculo con Cuba
En 1952, el Che conoció de Salvador Allende, durante su primer viaje por el sur de América, cuando el argentino escuchó por radio dos de sus discursos durante su primera campaña presidencial.
Allende fue un gran amigo de la Revolución cubana y de su máximo líder Fidel Castro. A finales de enero de 1959, a menos de un mes de haber triunfado la Revolución, visitó La Habana e intercambió con Fidel y el Che.
Con posterioridad visitó Cuba en otras ocasiones, particularmente en diciembre de 1972, en funciones de Presidente. Fue recibido en forma multitudinaria por los habaneros y habló en un acto de amistad celebrado en la Plaza de la Revolución José Martí.
Un pasaje poco conocido de su vínculo con Cuba, es su apoyo a la guerrilla del Che en Bolivia. Cuando a inicios de 1968, la persecución enemiga se intensificó e hizo muy difícil la lucha armada, Allende situó cerca de la frontera a personal de su confianza para contactar a los cubanos y llevarlos a territorio chileno.
Al producirse el encuentro con una parte de los guerrilleros, las autoridades chilenas ordenaron su traslado a territorio nacional. Ya en la capital los cubanos contaron con el apoyo personal de Allende. Debido a la presión de la CIA para que fueran devueltos a Bolivia, el gobierno decidió enviarlos hacia la Isla de Pascua, donde permanecieron por espacio de una semana en agosto de 1968. Hasta dicho territorio se dirigió el presidente del Senado Salvador Allende, quien se reunió con los internacionalistas y fue decisivo para su traslado a salvo hacia Cuba.
La muerte del presidente chileno, el 11 de septiembre de 1973, también guarda relación con nuestro país, pues el arma con la que presuntamente se suicidó es un AKMS, regalada personalmente por Fidel Castro, durante su visita a Chile en 1971.
Desde esa fecha el arma tiene un destino desconocido. En 2011, familiares del mandatario reclamaron al Ejército la devolución del fusil, quienes lo incautaron y presuntamente aun lo conservan.