Rapporto Payá: contro Cuba, perché necessitano prove?
José Manzaneda, coordinatore di Cubainformación
“Oswaldo Payá è stato assassinato dal regime cubano, conclude il rapporto dell’OSA” (1). È uno tra le decine di titoli simili pubblicati, la scorsa settimana, sui media e nelle agenzie di stampa (2) (3) (4) (5).
Il messaggio è impattante: una “Commissione” legale di esperti avrebbe trovato nuove prove che incriminano “agenti statali” cubani nella morte, nel 2012, in un incidente automobilistico, dei controrivoluzionari cubani Oswaldo Payá e Harold Cepero. Il rapporto preparato – si capisce – include nuove prove, nuovi testimoni, prove evidenti. O no?
Beh… no. Niente. Non apporta assolutamente nulla di nuovo, 11 anni dopo. La Commissione Interamericana per i Diritti Umani dell’OSA (Organizzazione degli Stati Americani) raccoglie in un rapporto il noto alibi di Ángel Carromero, politico spagnolo di destra, e le accuse della figlia del defunto, Rosa María Payá. Sono parole, nulla più. Senza prove. Ma il rapporto dà loro validità probatoria. Così scandaloso.
Ricordiamo che un tribunale cubano ha condannato Ángel Carromero, dirigente del Partito Popolare spagnolo, a quattro anni di carcere per omicidio colposo (6), per aver causato l’incidente che ha ucciso le dette persone, per guida ad alta velocità su una strada con lavori in corso (7). A Carromero era stata ritirata, nel suo paese, la patente (8), per sei precedenti infrazioni (9). La pena è stata scontata in territorio spagnolo, dove la sua permanenza in carcere non ha raggiunto i venti giorni (10).
Da allora, Carromero ha dichiarato, più e più volte, sui media, di non aver causato lui l’incidente, bensì un veicolo che li ha investiti alle spalle (11).
Ma credete che nelle redazioni dei media che avvalorano la tesi dell'”assassinio di stato” abbiano letto il rapporto dell’OSA? Noi sì (12).
Ingerenza nella sovranità di Cuba e Spagna come Stati
Ci dice che “la Commissione si è messa a disposizione delle parti” per “un processo di soluzione amichevole”. Una “soluzione amichevole” per modificare una sentenza giudiziaria che a qualcuno non piace? E chi ha chiesto all’OSA di agire in una questione di Cuba, che non appartiene a detta organizzazione? Nessun paese serio parteciperebbe ad un simile circo.
È un atto di ingerenza non solo contro la sovranità di Cuba come Stato. Anche contro la Spagna che, in ottemperanza al suo Accordo bilaterale sull’esecuzione delle condanne penali, ha concordato con L’Avana di far scontare la pena di Carromero nel suo territorio (13). Peraltro, in detto Accordo, si afferma che “la Spagna non riconosce sentenze” che non dimostrino un processo equo e con assoluta garanzia della difesa (14). Lo stesso console spagnolo nella capitale cubana ha dichiarato che il processo era stato “corretto”, “limpido” e “processualmente impeccabile” (15). E nel 2014 il Governo spagnolo -del Partito Popolare- ha negato l’indulto sollecitato da Carromero (16).
Forza probatoria al discolparsi
Il rapporto dice che, poiché ci sono “posizioni contraddittorie” sui fatti e, visto il rifiuto di Cuba di “svolgere un’indagine minuziosa (…) per determinare la veridicità” o meno della “partecipazione di agenti statali”, ha deliberato di conferire “forza probatoria” agli “indizi non adeguatamente indagati” e ai “molteplici elementi di prova”. E quali sono questi “indizi” o “elementi di prova”? Solo ed esclusivamente la parola del condannato (Carromero) e della famiglia di Oswaldo Payá, nessuno dei cui membri è stato coinvolto nell’incidente.
Ángel Carromero ha un’evidente intenzione di discolparsi e di riparare la sua cattiva immagine (17). E Rosa María Payá, figlia del defunto, lavora da anni, a Miami, come lobbista dell’estrema destra a favore del blocco contro Cuba (18). Il suo stipendio presso la Fondazione per la democrazia Panamericana arriva -e su ciò ci sono le prove- dal governo USA (19). Quale “forza probatoria” possono avere le parole (senza prove) di Carromero e Payá? Nessuna.
Ma la cosa più aberrante è che il rapporto dell’OSA esige dallo Stato cubano di “adottare misure di compensazione economica” per la famiglia Payá. Cioè, deve pagare Rosa María Payá, una persona che, salariata da Washington, si dedica, professionalmente, a distruggere le entrate di detto Stato cubano mediante la richiesta di sempre più sanzioni (20). Kafkiano.
Lavaggio di contraddizioni
Nel rapporto leggiamo che, “rispetto alla versione ufficiale, (…) il sig. Carromero ha costantemente indicato di fronte ai media (…) che lo hanno obbligato a dichiarare una versione falsa”. Sì? E dove sono le prove “consistenti” della “versione vera”?
Perché le contraddizioni delle uniche fonti del rapporto (Ángel Carromero e la famiglia Payá) nelle loro dichiarazioni alla stampa sono flagranti. Rivediamone alcuni (21).
La principale: le fotografie del veicolo incidentato non mostrano la minima traccia di un tamponamento, quello presumibilmente compiuto dall'”auto omicida”(22).
Carromero ha dichiarato al “Washington Post” che l’auto che li seguiva era rossa, ed al giornale “El Mundo” che era blu, mentre un membro della famiglia ha detto alla BBC che si trattava di un camion.
Carromero ha sostenuto che Oswaldo Payá “è uscito vivo dall’incidente” ed è stato ricoverato in ospedale. Rosa María Payá, al contrario, ha assicurato che suo padre non ha ricevuto “assistenza medica prima di morire ed è stato portato in ospedale solo dopo morto”.
Neppure si capisce come la tensione di una persecuzione non abbia svegliato il politico svedese Aron Modig, che dormiva placidamente e non ricorda nulla.
Né come la presunta “auto omicida” – a meno che non fosse un camion o un carro armato – li abbia buttati fuori strada a meno di 60 km/h, la velocità con cui, secondo Carromero, circolavano.
Né che questi perdesse conoscenza dopo un incidente a una velocità così bassa.
Quale indagine ha svolto la Commissione OSA per chiarire tali contraddizioni? Nessuna. Perché tutto questo non è altro che un’operazione politica, con copertura legale, a carico del governo USA.
Altre sciocchezze del rapporto
Il rapporto include altre sciocchezze, che servono a condire il presunto contesto di “violenze, vessazioni e minacce” prima dell’incidente. “Un mese e mezzo prima della sua morte -leggiamo-, il sig. Payá ha sofferto un attentato, in quanto un’auto si è scontrata con la sua” e, “come hanno affermato i suoi parenti, l’incidente è stato causato da un agente statale a bordo di un’auto ufficiale”. O si? E come si identifica un’”auto ufficiale” a Cuba? Perché sull’Isola ci sono migliaia e migliaia di queste presunte “auto ufficiali”. Sono veicoli di ministeri e imprese pubbliche, guidati da personale pubblico, molte volte persino per uso privato e familiare. Saranno tutti sanguinari “agenti statali”?
Carromero, “difensore dei diritti umani”: basta!
Il rapporto è un puro pamphlet contro l’ordinamento politico cubano che, mancando -ci dice- di “elementi essenziali della democrazia rappresentativa”, non permette “una genuina partecipazione politica”. Partecipazione politica? Quale costituzione di un paese dell’OSA è stata redatta dopo aver attraversato una consultazione popolare di 130000 assemblee pubbliche e la partecipazione di 7 milioni di persone, come quella vigente a Cuba (23)?
Il rapporto scivola fino ad arrivare al ridicolo: attribuisce la categoria di “difensore dei diritti umani” non solo al deceduto Oswaldo Payá, bensì persino al politico spagnolo Ángel Carromero. Basta, per favore, ci uccidete dalle risate.
Nulla può più stupirci se arriva dall’OSA, il cui ruolo è sempre lo stesso: quello di generare scompiglio mediatico e pressioni politiche contro i governi scomodi per chi comanda in detto organismo, gli USA (24). Nel caso di Cuba, lo stanno facendo adesso, in un momento chiave, in cui la politica di soffocamento economico contro l’isola è al suo apice. Ma non ce la faranno.
Informe Payá: contra Cuba, ¿para qué hacen falta pruebas?
José Manzaneda, coordinador de Cubainformación
“A Oswaldo Payá lo asesinó el régimen cubano, concluye informe de la OEA” (1). Es uno entre decenas de titulares similares publicados, la pasada semana, en medios y agencias de prensa (2) (3) (4) (5).
El mensaje es de impacto: una “Comisión” jurídica experta habría encontrado nuevas pruebas que incriminan a “agentes estatales” cubanos en la muerte en 2012, en accidente automovilístico, de los contrarrevolucionarios cubanos Oswaldo Payá y Harold Cepero. El informe elaborado -se entiende- incluye nuevas evidencias, nuevos testigos, pruebas claras. ¿O no?
Pues… no. Nada. No aporta absolutamente nada nuevo, 11 años después. La Comisión Interamericana de Derechos Humanos de la OEA (Organización de Estados Americanos) recoge en un informe la ya conocida coartada de Ángel Carromero, político derechista español, y las acusaciones de la hija del fallecido, Rosa María Payá. Son palabras, nada más. Sin pruebas. Pero el informe les otorga validez probatoria. Así de escandaloso.
Recordemos que un tribunal cubano condenó a Ángel Carromero, dirigente del Partido Popular español, a cuatro años de prisión por homicidio imprudente (6), al causar el accidente que acabó con la vida de dichas personas, por conducir a gran velocidad en una carretera en obras (7). A Carromero se le había retirado en su país la licencia de conducir (8), por seis infracciones anteriores (9). La pena fue cumplida en territorio español, donde su estancia en prisión no llegó a veinte días (10).
Desde entonces, Carromero ha declarado, una y otra vez, en los medios, que él no causó el accidente, sino un vehículo que los embistió por detrás (11).
Pero ¿creen que en las redacciones de los medios que dan por válida la tesis del “asesinato de estado” han leído el informe de la OEA? Nosotros sí (12).
Injerencia en la soberanía de Cuba y España como Estados
Nos dice que “la Comisión se puso a disposición de las partes” para “un proceso de solución amistosa”. ¿Una “solución amistosa” para modificar una sentencia judicial que a alguien no le gusta? ¿Y quién le ha pedido actuar a la OEA en un asunto de Cuba, que no pertenece a dicha organización? Ningún país serio participaría en un circo semejante.
Es un acto de injerencia no solo contra la soberanía de Cuba como Estado. También contra España que, en cumplimiento de su Convenio bilateral sobre ejecución de sentencias penales, acordó con La Habana el cumplimiento de la pena de Carromero en su territorio (13). Por cierto, en dicho Convenio, se recoge que “España no reconoce sentencias” que no demuestren un proceso justo y con absoluta garantía de la defensa (14). El propio cónsul español en la capital cubana declaró que el juicio había sido “correcto”, “limpio” y “procesalmente impecable” (15). Y en 2014 el Gobierno español -del Partido Popular- negó el indulto solicitado por Carromero (16).
Fuerza probatoria a la exculpación
El informe dice que, como existen “posiciones contradictorias” sobre los hechos y, ante la negativa de Cuba de “efectuar una investigación minuciosa (…) para determinar la veracidad” o no de la “participación de agentes estatales”, ha decidido otorgar “fuerza probatoria” a los “indicios no investigados adecuadamente” y a los “múltiples elementos de evidencia”. ¿Y cuáles son estos “indicios” o “elementos de evidencia”? Única y exclusivamente la palabra del condenado (Carromero) y de la familia de Oswaldo Payá, ninguno de cuyos miembros estuvo en el accidente.
Ángel Carromero tiene una evidente intención exculpatoria y de reparación de su mala imagen (17). Y Rosa María Payá, hija del fallecido, trabaja desde hace años, en Miami, como lobista de la ultraderecha en favor del bloqueo contra Cuba (18). Su sueldo en la Fundación para la Democracia Panamericana sale -y sobre esto sí están las pruebas- del Gobierno de EEUU (19). ¿Qué “fuerza probatoria” pueden tener las palabras (sin pruebas) de Carromero y Payá? Ninguna.
Pero lo más aberrante es que el informe de la OEA exige al Estado cubano “adoptar las medidas de compensación económica” a la familia de Payá. Es decir, debe pagar a Rosa María Payá, una persona que, a sueldo de Washington, se dedica de manera profesional a destruir los ingresos de dicho Estado cubano mediante la solicitud de más y más sanciones (20). Kafkiano.
Lavadora de contradicciones
En el informe leemos que, “frente a la versión oficial, (…) el señor Carromero ha indicado consistentemente ante medios de comunicación (…) que lo obligaron a declarar una versión falsa”. ¿Sí? ¿Y dónde están las pruebas “consistentes” de la “versión verdadera”?
Porque las contradicciones de las fuentes únicas del informe (Ángel Carromero y la familia Payá) en sus declaraciones a la prensa son flagrantes. Repasemos algunas (21).
- La principal: las fotografías del vehículo accidentado no recogen el menor rastro de un impacto trasero, el supuestamente efectuado por el “auto homicida” (22).
- Carromero declaró al diario “The Washington Post” que el coche que les seguía era rojo, y al diario “El Mundo” que era azul, mientras una persona de la familia declaró a la BBC que fue un camión.
- Carromero sostuvo que Oswaldo Payá “salió vivo del accidente” e ingresó en un hospital. Rosa María Payá, por el contrario, aseguró que su padre no recibió “ayuda médica antes de morir y solo fue llevado al hospital después de muerto”.
- Tampoco se entiende que la tensión de una persecución no despertara al político sueco Aron Modig, que dormía plácidamente y no recuerda nada.
- Ni que el supuesto “auto homicida” -salvo que fuera un camión o un tanque- les sacara de la carretera a menos de 60 km. por hora, velocidad a la que, según Carromero, circulaban.
- Ni que este perdiera el conocimiento tras un choque a tan baja velocidad.
¿Qué investigación ha realizado la Comisión de la OEA para aclarar semejantes contradicciones? Ninguna. Porque todo esto no es más que una operación política, con revestimiento jurídico, a cargo del Gobierno de EEUU.
Más disparates del informe
El informe incluye otros disparates, que le sirven para aderezar el supuesto contexto de “violencia, hostigamientos y amenazas” previo al accidente. “Un mes y medio antes de su muerte -leemos-, el señor Payá sufrió un atentado, pues un auto colisionó con el suyo” y, “como han afirmado sus familiares, el choque fue provocado por un agente estatal en un auto oficial”. Ah, ¿sí? ¿Y cómo se identifica un “auto oficial” en Cuba? Porque en la Isla hay miles y miles de estos supuestos “autos oficiales”. Son vehículos de ministerios y empresas públicas, manejados por personal público, muchas veces incluso para uso privado y familiar. ¿Serán todos unos sanguinarios “agentes estatales”?
Carromero, “defensor de derechos humanos”: ¡no sigan!
El informe es un puro panfleto contra el ordenamiento político cubano que, al carecer -nos dice- de “elementos esenciales de la democracia representativa”, no permite “una genuina participación política”. ¿Participación política? ¿Qué constitución de un país de la OEA se ha elaborado tras pasar por una consulta popular de 130 mil asambleas públicas y la participación de siete millones de personas, como la vigente en Cuba (23)?
El informe patina hasta llegar al ridículo: otorga la categoría de “defensor de derechos humanos” no solo al fallecido Oswaldo Payá, sino incluso al político español Ángel Carromero. No sigan, por favor, que nos matan de la risa.
Nada puede ya extrañarnos si procede de la OEA, cuyo papel es siempre el mismo: el de generar revuelo mediático y presión política contra los gobiernos incómodos al que manda en dicho organismo, el de EEUU (24). En el caso de Cuba, lo hacen ahora, en un momento clave, en el que la política de asfixia económica contra la Isla está en su punto álgido. Pero no podrán.
- https://noticias.cubitanow.com/a-oswaldo-pay-lo-asesin-el-rgimen-cubano-concluye-informe-de-la-oea
- https://www.nytimes.com/es/2023/06/12/espanol/oswaldo-paya-cuba.html
- https://www.abc.es/internacional/cidh-responsabiliza-regimen-cubano-muerte-opositores-oswaldo-20230613183246-nt.html
- https://www.rfi.fr/es/am%C3%A9ricas/20230613-cidh-asegura-que-agentes-estatales-participaron-en-muerte-de-pay%C3%A1-y-cepero-en-cuba
- https://www.infobae.com/america/america-latina/2023/06/12/la-cidh-determino-que-la-dictadura-cubana-es-responsable-del-asesinato-de-los-opositores-oswaldo-paya-y-harold-cepero/
- http://www.cubadebate.cu/noticias/2012/10/15/dicta-tribunal-sentencia-condenatoria-contra-ciudadano-espanol-angel-francisco-carromero-barrios/
- file:///C:/Users/usuario/Downloads/Sentencia-Carromero.pdf
- http://www.cubadebate.cu/noticias/2012/08/02/carromero-fue-multado-por-conducir-a-exceso-de-velocidad/
- http://www.cubadebate.cu/noticias/2012/08/10/retiran-en-espana-el-carne-de-conducir-a-angel-carromero/
- https://www.20minutos.es/noticia/1698453/0/carromero/tercer-grado/carcel/
- https://www.elmundo.es/elmundo/2013/08/04/internacional/1375626545.html
- https://www.oas.org/es/cidh/decisiones/2023/ADM_14-196_ES.pdf
- http://www.cubadebate.cu/noticias/2012/12/14/informacion-del-minrex-sobre-caso-carromero/
- https://www.boe.es/diario_boe/txt.php?id=BOE-A-1998-25591
- https://www.prensa.com/mundo/Consul-espanol-Carromero-procesalmente-impecable_0_3495400429.html
- https://www.lavanguardia.com/politica/20140711/54411818907/el-gobierno-rechaza-el-indulto-solicitado-por-carromero.html
- https://blogs.publico.es/pablo-iglesias/352/carromero-james-bond-y-otros-espias-del-monton/
- https://www.infobae.com/america/america-latina/2021/07/20/la-activista-rosa-maria-paya-pidio-que-eeuu-mantenga-las-sanciones-a-cuba-levantarlas-es-dar-fondos-la-policia-y-los-militares/
- https://www.youtube.com/watch?v=9hj6eiZ2J1M
- https://diariodecuba.com/cuba/1678555271_45762.html
- https://www.cubainformacion.tv/especiales/20230613/103719/103719-el-caso-paya-carromero-punto-por-punto-de-nuevo-el-triste-papel-de-la-oea-contra-cuba
- http://www.cubadebate.cu/noticias/2012/07/27/nota-oficial-del-ministerio-del-interior/#.U5HuZi_TkoY
- http://www.cubadebate.cu/noticias/2018/12/18/presentan-cambios-en-el-proyecto-de-constitucion-derivados-de-la-consulta-popular/
- https://www.cels.org.ar/web/wp-content/uploads/2021/02/Bolivia-Post.-esp.pdf