Qualche giorno fa il quotidiano Granma ha pubblicato un editoriale, intitolato La Guardia Revolucionaria, sulle azioni delle forze del Ministero dell’Interno (MININT) di fronte agli atti criminali che si verificano nella società.
Il programma Hacemos Cuba ha trasmesso un’edizione speciale per affrontare il tema e come gli atti criminali che colpiscono le famiglie e le comunità vengono ingigantiti e manipolati con immagini e video sulle reti sociali per creare un sentimento di insicurezza tra la popolazione.
È chiaro che nelle reti è in atto una campagna basata sulla costruzione dell’immagine di una Cuba non sicura, con calunnie per seminare sfiducia nelle forze dell’ordine e mettere in ombra le azioni eroiche che giorno e notte vengono svolte dai membri del MININT.
Una Cuba sicura è una conquista della Rivoluzione e deve essere difesa a qualsiasi costo, quindi non c’è passività o impunità di fronte ad atti criminali.
Il programma ha visto la partecipazione del colonnello Hugo Morales Karel, capo della Brigata di Pattuglia della Direzione Generale della Polizia Nazionale Rivoluzionaria (PNR); del colonnello Raúl Cano López, vice capo della Direzione Generale delle Investigazioni Criminali del Ministero dell’Interno e del colonnello Manuel Valdez Brito, capo della Direzione Tecnica delle Investigazioni (DTI).
Durante la trasmissione sono state smontate un gruppo di fake news su presunti atti criminali condivisi da vari utenti sui social network.
Ad esempio, la presunta rapina a mano armata di un autobus sulla linea 436, nel tratto La Lisa-Valle Grande all’Avana. Un’altra pubblicazione fa riferimento a una rapina con violenza, in cui è stata usata anche un’arma da fuoco, all’ospedale pediatrico di Güines, Mayabeque.
Un’altra pubblicazione che è circolata sui social network riguardava il rapimento di un bambino; anche in questo caso, però, si trattava di una notizia completamente falsa che la persona stessa ha poi smentito e successivamente rimosso dal suo profilo.
Ci sono persone che condividono senza scrupoli informazioni non verificate con l’obiettivo di creare panico tra la popolazione. Tutto questo fa parte della campagna mediatica contro il MININT e il lavoro della polizia, che è allo stesso tempo un’altra componente della guerra non convenzionale per cercare di marchiare Cuba come uno Stato fallito.
Cuba sicura
Attualmente, il 98% dei crimini in cui la vita delle persone viene privata viene risolto, l’indagine è permanente e non si ferma finché non viene data una risposta.
Come risultato della transculturazione e della massificazione delle reti sociali, i criminali hanno acquisito nuovi modus operandi, quindi ogni giorno le accademie del PNR preparano le loro forze per affrontare la criminalità.
Le forze dell’ordine cubane stanno lavorando per realizzare ciò che il Comandante in Capo ha chiesto il 5 gennaio 1999, in occasione del 40° anniversario del PNR: essere le migliori al mondo, ma soprattutto essere le più umane.