Díaz-Canel ha realizzato incontri bilaterali con alte autorità

Nell’ambito della sua partecipazione al XV Vertice dei BRICS, il Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba e Presidente della Repubblica, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, «ha incontrato ed ha salutato vari leaders che hanno partecipato a questo importante evento, si legge nel Twitter della Presidenza.

Il Presidente cubano si è riunito con il Capo di Stato cinese, Xi Jinping, in un incontro che, come ha detto il mandatario cinese, dà continuità alla visita di Stato realizzata da Díaz-Canel nel suo paese.

«È un piacere riunirci di nuovo con lei, amico mio», ha commentato all’ inizio del dialogo Xi Jinping ha parlato del soggiorno del mandatario cubano a Pechino l’anno scorso, quando «si realizzarono ampi consensi», ha considerato.

Consensi, ha aggiunto, sull’approfondimento delle relazioni tra Cina e Cuba nella nuova era. «Abbiamo accordato di lavorare insieme per costruire la comunità del futuro condiviso», ha sostenuto.

In queste nuove circostanze ha sostenuto che «la Cina lavorerà con Cuba per approfondire la fiducia politica mutua, ampliare la cooperazione pratica e stringere la collaborazione strategica, con le mire di promuovere lo sviluppo delle relazioni speciali d’amicizia tra i due paesi e partiti».

Díaz-Canel, ha segnalato, parlando alla stampa, che «è una soddisfazione realizzare questo incontro con lei» e ha sostenuto che «ho grati ricordi nella mia memoria della visita molto positiva che abbiamo fatto in Cina nel novembre dell’anno scorso». I consensi ai quali siamo giunti tra le due parti, oggi marcano il foglio di rotta delle nostre relazioni bilaterali», ha sottolineato.

Díaz-Canel ha trasferito al suo omologo «un saluto affettuoso del Generale d’Esercito Raúl Castro Ruz», ed ha insistito «sull’importanza e il significato di una prossima visita sua nel nostro paese, per tutta l’ammirazione del popolo cubano, e dei dirigenti cubani, per il suo lavoro e per quello che significherebbe per le relazioni bilaterali».

In un intermezzo delle sessioni del BRICS, il mandatario cubano ha parlato anche con il presidente delle Comoras e dell’Unione Africana, Azali Assoumani, «sulle relazioni tra i due paesi uniti dai vincoli con l’Africa».

Il Capo di Stato caraibico ha reiterato l’invito al Vertice del G-77 che si realizzerà il mese prossimo a L’Avana.

Poi ha parlato con la ex mandataria brasiliana e presidente del Banco dei BRICS, Dilma Rousseff, sulla possibilità di realizzare progetti congiunti.

Díaz-Canel ha incontrato il primo ministro dell’India, Narendra Modi, e lo ha ringraziato per i crediti concessi da questo paese, uno di quelli che fanno parte dell’ente per lo sviluppo dell’energia rinnovabile e la coltivazione del riso-

SUD GLOBALE: UN CAMMINO MULTILATERALE E INCLUSIVO

Dopo tre giorni di lavori, i paesi BRICS hanno concluso a Johannesburg, un Vertice, il XV, che può catalizzare la marcia del desiderato ma molto difficile cammino per giungere più presto che tardi a questo mondo multilaterale e inclusivo che l’umanità necessita tanto come il pianeta, perché la dimensione ambientale è intrinseca a qualsiasi futuro, cominciando dal più vicino, tema essenziale che è anche il principio sine qua non per questo gruppo.

Nella sala abilitata per le conferenze stampa nel Centro delle Convenzioni Sandton, sede dell’incontro, i leaders dei paesi BRICS –Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica– hanno presentato la Dichiarazione Finale e hanno fatto una sintesi dei risultati dell’appuntamento.

Il più importante degli accordi, che era atteso, è stato l’annuncio dell’ampliamento del gruppo, che a partire dal 1º gennaio del 2024 sarà integrato anche dall’Arabia Saudita, Argentina, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Etiopia e Iran.

I BRICS oggi rappresentano il 30 % del Prodotto Interno Lordo (PIL) globale e il 42 % della popolazione del pianeta. A partire dal 2024 questo PIL supererà il 36 % e la sua popolazione si avvicinerà al 44 %.

Il presidente sudafricano, Cyril Ramaphosa, si è congratulato per l’ampiamento; il suo collega cinese, Xi Jinping, ha segnalato che era una decisione storica: un’altra mostra – ha detto – di una decisione d’unione e cooperazione dei BRICS, ora in un ciírcolo più ampio di paesi in via di sviluppo. Questa determinazione, ha aggiunto, risponde alle aspettative della comunità internazionale e agli interessi comuni dei mercati emergenti.

Per il presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva, che tanti paesi –sono più di una ventina – tra i quali quelli che s’incorporeranno adesso, stiano esprimendo il loro interesse per entrare a far parte dei BRICS, dimostra la rilevanza di questo gruppo di nazioni.

«La nostra diversità –ha definito Lula– rinforza la lotta per un nuovo ordine che accomodi la pluralità economica, geografica e politica nel XXI secolo».

Oltre al consenso tra i cinque BRICS originali per ampliare il gruppo, i suoi leaders avanzano nei criteri per stabilire una moneta comune e altri vincoli nelle aree dell’ economia e del commercio internazionale –nei quali favoriscono l’ uso delle monete nazionali– la politica, l’ambiente…

Dal punto di vista simbolico, non è stato trascurato l’interesse che ha generato questo XV Vertice dei BRICS, al quale erano stati invitati 60 capi di Stato e di Governo del detto Sud Globale.

Nella Dichiarazione Finale di 26 pagine, si risalta, tra molti principi e prese decisionali, la difesa dei BRICS del multilateralismo, e si esprime la loro preoccupazione per l’applicazione di misure coercitive unilaterali, quelle che –insistono– sono incompatibili con i principi della Carta delle Nazioni Unite e producono effetti negativi, specialmente nel mondo in via di sviluppo.

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