Cuba ringrazia il Programma Mondiale degli Alimenti

Il Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista e Presidente della Repubblica, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, ha ringraziato alcuni giorni fa la direttrice regionale del Programma Mondiale degli Alimenti, (PMA), Maria Dolores Castro, organizzazione delle Nazioni Unite, per tutti i programmi d’appoggio a Cuba  in vari ambiti, negli ultimi decenni.

Il Capo di Stato dandole il benvenuto nel Palazzo della Rivoluzione, ha precisato anche «l’appoggio offerte per lo sviluppo delle produzioni agricole e dell’allevamento, con mezzi e strumenti destinati a un gruppo d’attori economici», così come per la maniera rapida in cui il PMA «risponde sempre con risorse quando siamo colpiti da disastri naturali».

Inoltre il mandatario ha riconosciuto gli apporti dati al nostro paese, grazie all’esperienza di questa organizzazione in quanto a concetti e teoria, quando stavamo lavorando alla Legge di Sovranità Alimentare e di Educazione Nutrizionale».

Il ringraziamento che vi dobbiamo è enorme, per il contributo allo sviluppo economico-sociale di Cuba, ha assicurato il Presidente Díaz-Canel, che ha ratificato anche la volontà politica dell’Isola grande delle Antille di continuare  a lavorare assieme al PMA e sviluppare anche progetti triangolari.


Da Cuba, i ringraziamenti per il sostegno del PAM e la disponibilità a continuare a rafforzare il lavoro comune

Venerdì pomeriggio, il Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista e Presidente della Repubblica, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, ha ringraziato la direttrice regionale dell’organizzazione delle Nazioni Unite, María Dolores Castro, per tutti i programmi di sostegno realizzati dal Programma Alimentare Mondiale (PAM) a favore di Cuba in vari settori negli ultimi decenni.

Nel darle il benvenuto al Palazzo della Rivoluzione, il Capo dello Stato ha anche sottolineato “l’appoggio che hanno fornito allo sviluppo della produzione agricola con risorse e input per un gruppo di attori economici”, così come la rapidità con cui il PAM “risponde sempre con risorse quando siamo stati colpiti da disastri naturali”.

Il Presidente ha anche riconosciuto i contributi apportati al nostro Paese, grazie all’esperienza di questa organizzazione, in termini di concetti e teoria “quando stavamo lavorando alla legge sulla sovranità alimentare e sull’educazione alimentare”.

La gratitudine nei vostri confronti è enorme, per aver contribuito allo sviluppo economico e sociale di Cuba”, ha detto il presidente Díaz-Canel, che ha anche ratificato “la volontà politica” delle Grandi Antille di continuare a lavorare insieme al PAM e di sviluppare progetti triangolari, fondamentalmente nell’area dell’America Latina e dei Caraibi.

Al termine del dialogo, parlando con la stampa della Presidenza della Repubblica, la direttrice regionale del Programma alimentare mondiale ha commentato la sua recente visita ai comuni di Caibarién e Sagua la Grande, nella provincia di Villa Clara, dove abbiamo visto, ha detto, come sta procedendo il progetto di sovranità alimentare al quale il PAM sta lavorando insieme al governo cubano.

Riferendosi agli storici legami del PAM con Cuba, ha ricordato che quest’anno ricorrono esattamente i 60 anni dalla sua nascita. In questo periodo, ha detto, “abbiamo lavorato molto, e ora ancora di più sulla questione del cambiamento climatico e della crisi climatica, perché, come sappiamo, gli uragani stanno diventando sempre più forti e la siccità sta diventando sempre più forte e colpisce un numero sempre maggiore di persone”.

Cuba, a suo avviso, ha compiuto un passo significativo in una questione così delicata per la regione e per il mondo come l’alimentazione, approvando la politica di sovranità alimentare, che è ora in fase di attuazione.

C’è ancora “molta strada da fare per garantire tutto ciò che riguarda la sovranità alimentare”, ha sottolineato, perché “non si tratta solo della produzione, ma anche del trasporto, dell’accesso e dell’uso degli alimenti, in modo che tutti abbiano i prodotti giusti al momento giusto, ma Cuba sta facendo grandi progressi attraverso questa politica” con l’obiettivo di contribuire alla sovranità alimentare.

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