No hay un solo argumento válido y razonable para la permanencia de #Cuba en la lista unilateral del Departamento de Estado de EEUU de países supuestamente patrocinadores del terrorismo. Es inadmisible tal acción, en particular contra una nación víctima del terrorismo, que aún hoy pic.twitter.com/XPfvi3kSXA
— Bruno Rodríguez P (@BrunoRguezP) November 11, 2023
Bruno Rodríguez Parrilla, Ministro degli Affari Esteri di Cuba, ha dichiarato ieri che non esistono argomenti validi e ragionevoli per continuare a includere Cuba nella lista unilaterale del Dipartimento di Stato USA dei Paesi che presumibilmente sponsorizzano il terrorismo.
Attraverso il suo account su X, il Ministro degli Esteri cubano ha definito l’azione inammissibile, soprattutto perché è stata intrapresa contro una nazione vittima del terrorismo, che ancora subisce l’istigazione impunita di violenza e atti terroristici promossi proprio dagli Stati Uniti.
Allo stesso modo, Rodríguez Parrilla ha sottolineato nel suo messaggio la condotta permanente di Cuba di fermo rifiuto e persecuzione di qualsiasi forma o manifestazione di terrorismo, riconosciuta a livello globale.
“Non c’è un solo argomento valido e ragionevole per la permanenza di Cuba nella lista unilaterale del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti dei Paesi presunti sponsor del terrorismo. Un’azione del genere è inammissibile, in particolare contro una nazione vittima del terrorismo, che ancora oggi subisce l’istigazione impunita di violenze e atti terroristici dal territorio degli Stati Uniti, e la cui condotta di fermo rifiuto e persecuzione di qualsiasi forma o manifestazione di terrorismo è ineccepibile e riconosciuta”. #FueraDeLaLista #MejorSinBloqueo.
La Lista degli Stati sponsor del terrorismo è un meccanismo di politica estera che sanziona i Paesi che gli Stati Uniti ritengono abbiano fornito sostegno ad atti di terrorismo internazionale.
Cuba è stata inclusa per la prima volta durante l’amministrazione del presidente Ronald Reagan nel 1982 e vi è rimasta fino al 2015, a causa della decisione del presidente Obama di rimuovere l’isola dalla lista, che ha rappresentato un passo importante negli sforzi per forgiare una relazione più costruttiva con le Grandi Antille.
Cuba è stata ridisegnata come Stato sponsor del terrorismo il 12 gennaio 2021, alla fine della presidenza Trump, e l’amministrazione Biden ha mantenuto questo status.
L’inclusione di Cuba nella lista crea ulteriori ostacoli all’assistenza umanitaria in un momento in cui il Paese è alle prese con la carenza di beni di prima necessità e di forniture mediche, esacerbata dal persistente impatto economico della pandemia, dall’inasprimento delle sanzioni statunitensi sotto l’amministrazione Trump, dal blocco decennale e dall’impennata globale dei prezzi dei generi alimentari.
In seguito all’inserimento nell’elenco, le banche, le istituzioni finanziarie, le imprese e gli investitori esitano a impegnarsi con Cuba e limitano le persone ad aprire conti bancari all’estero, a utilizzare strumenti per incassi e pagamenti internazionali e a contrattare server e servizi online.
La designazione impedisce inoltre alle istituzioni educative statunitensi di svolgere importanti ricerche e vieta di fornire sostegno agli accademici cubani.
Fonte: Trabajadores
Traduzione: italiacuba.it