L’alta rappresentante dell’Unione Europea (UE) per i Temi Esteri e la Politica di Sicurezza, Federica Mogherini, ha ricevuto ieri mercoledì 10, il primo vicepresidente cubano, Miguel Díaz-Canel, che guida la delegazione di Cuba al II Vertice della Comunità degli Stati Latinoamericani e dei Caraibi (CELAC) e la UE, che riunisce nella capitale belga i rappresentanti d 61 paesi e di organismi internazionali.
“Speriamo che nel Vertice si sviluppi un linguaggio costruttivo, che rilanci le relazioni tra la CELAC e l’Unione Europea”, ha detto ai giornalisti il primo vice presidente cubano al termine dell’incontro con la Mogherini, che è avvenuto in un momento in cui L’Avana e la UE avanzano nei negoziati iniziati nel 2014 per un accordo di dialogo politico e di cooperazione.
Bruxelles e L’Avana hanno già realizzato tre tornate di conversazioni e la quarta è prevista per il 15 e 16 giugno, in questa città belga, dopo il Vertice CELAC – UE.
La Mogherini ha realizzato una visita a Cuba nel marzo scorso ed è stata ricevuta dal presidente Raúl Castro.
“Insieme abbiamo molto da costruire, per solidificare le nostre relazioni”, aveva dichiarato in quell’occasione la vice presidentessa della Commissione Europea.
Il primo vicepresidente cubano oltre all’incontro con Federica Mogherini ha partecipato a riunioni con i primi ministri della Slovenia, Miro Cerar, e del Lussemburgo, Xavier Bettel.
Cuba per un dialogo costruttivo tra l’America Latina e l’ Europa
Il primo vicepresidente dei Consiglio di Stato e de Ministri di Cuba, Miguel Díaz-Canel, ha segnalato ieri a Bruxelles l’esistenza di differenze e sfide comuni tra l’America Latina, i Caraibi e l’Europa ed ha sostenuto il dialogo costruttivo tra le due regioni.
“Molto tempo fa l’Europa aveva proposto una relazione ugualitaria con i paesi dell’America Latina e dei Caraibi, ma in realtà non siamo mai giunti a questa condizione d’uguaglianza”, ha detto parlando a Prensa Latina, ed ha segnalato le asimmetrie e le diversità nello sviluppo, che ora sono maggiori
“Ci sono anche punti di vista differenti su come vediamo gli elementi che riguardano lo sviluppo, soprattutto le politiche da implementare per realizzarlo”, ha spiegato.
“Ci sono insoddisfazioni tra le nazioni della nostra area in relazione a quanto si è avanzato in questa alleanza biregionale”, ha detto Díaz-Canel, che ritrova a Bruxelles per partecipare al II Vertice della CELAC e la UE, oggi e domani, 10 e 11 giugno.
Secondo lui il Vertice è uno spazio per rivedere e proporre dove andare e perfezionare tutte queste relazioni.
“Ci troviamo in un momento nel quale si apprezza una maggior volontà politica da parte dei paesi europei per realizzare un dialogo di rispetto, senza ingerenze, non discriminatorio verso le nazioni dell’America Latina e dei Caraibi.
Ci sono capacità per analizzare in un’agenda e in un dialogo politico e di cooperazione temi come lo sviluppo sostenibile, le problematiche sociali, la salute, la sicurezza cittadina, i temi migratori, la lotta contro le droghe, come avanzare in uno scambio scientifico-tecnico dell’educazione, nei problemi del cambio climatico e ambientale…
Tutto questo va considerato senza dimenticare il debito storico che i paesi europei hanno con l’America Latna e i Caraibi. Speriamo di poter realizzare un dialogo che permetta di svolgere un programma più reale in questa alleanza biregionale, com’e stata chiamata”.
“Il contesto è differente da quando sono iniziati questi Vertici e in queste relazioni sono successe cose importanti. L’America Latina ed i Caraibi si sono integrati nella CELAC e l’Europa è transitata dal 2007 per il Trattato di Lisbona”, ha precisato.
Diaz Canel ha sostenuto che a questo si somma il processo per ii ristabilimento e quindi la normalità delle relazioni tra Cuba e gli Stati Uniti.
La nostra relazione con l’Europa è vincolata a questi avvenimenti che marcano non solo la nostra dimensione nazionale, ma anche quella dell’America Latina, dei Caraibi e dell’ Europa.
Il primo vicepresidente cubano ha sottolineato che negli ultimi tempi c’è stata una relazione più fluida con i paesi europei da quando è stata ristabilita la cooperazione. “Adesso siamo in un cammino importante perchè è stato ristabilito il dialogo politico e di cooperazione per giungere realmente ad un accordo in questo senso”.
Ci sono molti punti comuni tra Cuba e l’Europa, ai quali possiamo lavorare, come il cambio climatico, lo sviluppo sostenibile, lo scambio scientifico e studentesco, le problematiche della salute.
Possiamo anche cooperare vincolati a terzi paesi, ossia una relazione tripartita nella quale possiamo inserire paesi africani o latino americani. Possiamo offrire risorse umane e altri s’incaricheranno di mettere quelle finanziarie e le tecnologiche… questo si deve realizzare ovviamente seguendo gli interessi di questi paesi”.
“Esiste uno scenario favorevole per un dialogo costruttivo”, ha sostenuto ancora ed ha segnalato che sia la CELAC che Cuba vanno al Vertice con un posizione costruttiva di dialogo, sempre che si rispetti la nostra sovranità e che non ci sia ingerenza nei nostri temi interni. “Credo che ci siano le condizioni per avanzare realmente e che siano più mature che in altri momenti”, ha concluso.
Cuba denuncia nel Vertice Celac-UE persistenza del bloqueo statunitense
Il primo vicepresidente cubano, Miguel Diaz-Canel, ha denunciato oggi che il bloqueo degli Stati Uniti contro il suo paese si mantiene con tutta l’intensità ed ha fatto un appello all’Europa per esigere la sua eliminazione totale.
Diaz-Canel è intervenuto nel II Vertice della Comunità degli Stati Latinoamericani e Caraibici (Celac) e l’Unione Europea (UE) che si svolge nella capitale belga con la partecipazione di delegazioni di alto livello di 61 paesi.
Il capo della delegazione cubana ha detto che, nonostante la storica decisione del suo paese e degli Stati Uniti di ristabilire relazioni diplomatiche, il bloqueo economico, commerciale e finanziario persiste in tutta la sua intensità.
“È arrivato il momento in cui l’Europa patrocini per la sua eliminazione totale e metta fine al vergognoso Intendimento con gli Stati Uniti del novembre del 1996 che accetta la legislazione che lo sostenta ed internazionalizza: la legge Helms-Burton”, ha affermato.
Il Vicepresidente ha fatto notare che la sospensione di questa politica ingiusta, insieme alla devoluzione del territorio illegalmente occupato dalla base navale di Guantanamo, ed il termine delle trasmissioni radio e televisive che infrangono le norme internazionali, sono premesse indispensabili per la normalizzazione delle relazioni tra i due paesi.
Sono anche indispensabili la compensazione al nostro popolo per i danni umani ed economici subiti e la soppressione dei programmi di carattere sovversivo, ha detto.
Il primo vicepresidente cubano ha informato che il suo paese continua lavorando con l’UE per la conclusione dell’Accordo di Dialogo Politico e Cooperazione sulle basi di reciprocità, rispetto mutuo e non ingerenza accordato nel 2008.
L’Unione Europea, che costituisce un importante socio economico per Cuba, potrebbe occupare uno spazio per accompagnarci nel nostro sviluppo e può apportare alla costruzione di un mondo più giusto ed equo, ha affermato.
In un’altra parte del suo intervento, Diaz-Canel ha ricordato che nel 2014 si è approvato il Proclama della Celac come Zona di Pace, stabilendo i principi rettori che dirigono i lacci tra i paesi della regione, applicabili alle loro relazioni col resto del mondo.
Invoco detto Proclama per esprimere solidarietà con la Repubblica bolivariana del Venezuela ed il presidente Nicolas Maduro di fronte all’arbitrario ed infondato Ordine Esecutivo del presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, che impone sanzioni che la nostra regione reclama siano abrogate, ha concluso.