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Il presidente della Bolivia, Evo Morales, ha definito la visita dell’ex Primo Ministro del Governo spagnolo in Venezuela una vergogna. Lo ha definito un esempio di “nuovo colonialismo” e si è chiesto “forse che gli spagnoli non hanno problemi politici?’
La visita di González a Caracas, dove aveva l’intenzione di far visita ai leader dell’opposizione, è frutto di “una mentalità coloniale e questo deve finire”, ha detto il presidente boliviano in una dichiarazione.
“Forse che gli spagnoli non hanno problemi politici? Se un ex presidente del Venezuela o della Bolivia andasse a dar lezione in Spagna, non sarebbe accettato”, ha aggiunto il presidente boliviano da Bruxelles dove si è recato mercoledì e giovedì per partecipare al Vertice fra l’UE-CELAC.
Morales ha definito l’ex presidente del Governo spagnolo “un padrone europeo”, dichiarando che il suo viaggio a Caracas è “un’intromissione e una vergogna”.
“Basta con i padroni europei”, ha tuonato dopo aver accusato González di “cospirazione politica”. Secondo lui, “il Governo degli Stati Uniti ha messo in atto una cospirazione economica contro la rivoluzione bolivariana del Venezuela; poi, se vedono che non riescono a sconfiggerla, passano alle minacce militari […] Felipe González appoggia questo tipo di minacce e di cospirazioni. Ma che razza di socialista è?”, si è chiesto il presidente boliviano dopo aver affermato che la sua strada sembra quella del capitalismo” e ha suggerito a González di andare a far visita ai prigionieri di Guantánamo invece di andare a Caracas, Venezuela.
Felipe González ha lasciato Caracas diretto a Bogotà visto che le autorità venezuelane non gli hanno concesso i permessi per visitare gli oppositori arrestati e gli è stato negato di assistere ai loro processi, come intendeva fare.
(Resumen Latinoamericano, 10 giugno 2015)