Questa 25ª edizione oltrepassa i limiti della capitale con la realizzazione a partire da martedì 21 del Primo Congresso cubano d’Archeologia Storica, a Matanzas.
Il sito web del Ministero di Cultura cubano ha informato che la XXV edizione della Settimana della Cultura Italiana in Cuba è iniziata con la realizzazione del VII Seminario Storico Emigrazione e Presenza Italiana in Cuba, nel Palazzo del Segundo Cabo, ne l’Avana Vecchia.
La “giornata culturale”, dedicata al centenario della nascita dello scrittore Italo Calvino, si realizzerà sino al al prossimo 27 novembre, con un variato programma di attività che comprende conferenze, presentazioni di libri e seminari tra l’altro.
La dottoressa Mayerín Bello Valdés, professoressa della Facoltà di Arti e Lettere dell’Università de L’Avana, una delle partecipanti all’appuntamento con il professor Félix Julio Alfonso López, che ha offerto una conversazione sull’esistenza delle relazioni diplomatiche tra le due nazioni in 120 anni, ha parlato della famiglia dello scrittore italiano.
Sono previste visite guidate alla sala dei bozzetti Zanelli, nel Capitolio, e all’esposizione /Miradas compartidas/, nel Palazzo del Lombillo.
La chiusura si terrà nella sede del Comitato Dante Alighieri, ne l’Avana Vecchia dove si effettuerà un evento sulla lingua italiana.
Inoltre si realizzeranno /Graphic Habana. Decime e Fumetti nell’Avenida Italia/, e nella Casa di Cultura Joseíto Fernández del Centro Habana.
Nel programma della Settimana si realizzerà un breve ciclo cinematografico dedicato a Calvino e alla grande attrice Ana Magnani, iniziato venerdì 17 nella sala del 23 y 12.
Questa venticinquesima edizione si svolgerà anche al di là dei limiti della capitale, nella città di Matanzas, con il Primo Congresso Cubano di Archeologia Storica, che conta con l’appoggio della sede del ARCS- Arci Culture Solidali a L’Avana.
La Settimana della Cultura Italiana in Cuba terminerà con un concerto di musica da camera offerto dal Trío Chagall, nella Basilica Minore del Convento di San Francisco de Asís, ne L’Avana Vecchia.