Il presidente venezuelano Nicolás Maduro ha firmato sei decreti per la protezione e la difesa della Guyana Esequiba, sottolineando che il Venezuela vuole la pace, il dialogo e il rispetto dei suoi diritti. Ha insistito sul fatto che la Guyana e la ExxonMobil dovranno sedersi al tavolo con il governo venezuelano, faccia a faccia, prima o poi, soprattutto dopo che la voce del popolo si è espressa definitivamente il 3 dicembre.
Questi sono i decreti firmati dal Presidente che diventeranno legalmente attivi dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale:
1) Decreto con il quale il cittadino Alexis José Rodríguez Cabello è designato come Autorità unica dello Stato di Guyana Esequiba. Un nuovo Stato e per proteggere le popolazioni della Guyana Esequiba, affinché le missioni Robinson, Ribas, Sucre, Barrio Adentro e Gran Misión Vivienda Venezuela possano essere realizzate.
3) Decreto che ufficializza e stabilisce la nuova mappa ufficiale del Venezuela a partire dal 3 dicembre 2023.
4) Decreto che ordina l’immediata creazione della Divisione Pdvsa Esequibo, CVG Esequibo, che procederà alla concessione di licenze per l’esplorazione e lo sfruttamento di petrolio, gas e minerali “in tutto il nostro territorio e in tutti i nostri mari”.
5) Decreto di creazione della nuova Zona di Difesa Integrale della Guyana Esequiba, con tre Aree di Difesa Integrale e 28 settori di sviluppo.
6) Decreto che ordina l’inizio dei lavori e la dichiarazione dei nuovi parchi nazionali, delle zone di protezione delle riserve e dei monumenti naturali nella Guyana Esequiba.
Il Presidente, parlando dell’Alta Commissione Nazionale per la Difesa e il Recupero della Guyana, ha esortato la dottoressa Delcy Rodríguez a convocare “tutti i settori del Paese, nell’unità nazionale, per discutere la strategia da qui al 2030 o oltre” per adempiere al mandato del popolo del 3 dicembre.
D’altra parte, Maduro ha invitato il popolo venezuelano a denunciare i gruppi di destra che, contrariamente all’interesse nazionale, si sono schierati con la Guyana attaccando le azioni intraprese per salvaguardare il territorio Esequibo. Ha fatto riferimento in particolare a Henrique Capriles, Leopoldo López, María Corina Machado, Julio Borges, Juan Guaidó, che “parlano contro il popolo sostenendo la Guyana”. Ha invitato il popolo a denunciarli in ogni strada, in ogni comunità, basta con i tradimenti, con le “quinte colonne”. Maduro ha anche criticato la posizione del Segretario Generale dell’Organizzazione degli Stati Americani (OSA), Luis Almagro, che si è piegato alla posizione della Guyana e intende ignorare i diritti del Venezuela sull’Essequibo. “Non ci arrenderemo mai all’imperialismo statunitense, che nessuno faccia un errore con il Venezuela”, ha sottolineato.
Il Presidente ha anche espresso il suo sostegno, di fronte agli attacchi della destra, agli studenti delle scuole medie e superiori che hanno partecipato alla simulazione del referendum consultivo in difesa dell’Esequibo. “Mi schiero in difesa degli studenti delle scuole superiori, di fronte agli attacchi della casta oligarchica dell’ultradestra. Viva gli studenti delle scuole superiori, viva la gioventù venezuelana”.
Venezuela e Guyana si incontreranno senza interferenze da parte di attori esterni
Il Venezuela accoglie con favore la proposta di tenere una riunione di alto livello con la Guyana, che sarà annunciata nei prossimi giorni, al fine di preservare l’aspirazione a mantenere l’America Latina e i Caraibi come una zona di pace, senza interferenze da parte di attori esterni.
In un comunicato del ministero degli Esteri venezuelano, viene rivelato che questo prossimo incontro è stato concordato da entrambi i Paesi nell’ambito della Comunità degli Stati dell’America Latina e dei Caraibi (Celac).
Lo stesso testo riporta che il presidente Nicolás Maduro ha avuto colloqui con il presidente del Brasile, Luiz Inácio Lula da Silva, il primo ministro di Saint Vincent e Grenadine, Ralph Gonsalves, che è anche presidente pro tempore della Celac, e il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres.
Il Venezuela ha quindi espresso soddisfazione e accettato questa chiamata con soddisfazione e impegno.
Nei colloqui è stata ribadita la storica posizione sugli indiscutibili diritti sovrani del Venezuela sulla Guyana Esequiba.
Così come la natura legittima e pacifica della rivendicazione venezuelana, che si è attenuta rigorosamente alle disposizioni dell’Accordo di Ginevra del 1966 e ai principi e valori che ispirano la Diplomazia Bolivariana di Pace.