L’economia cubana non crescerà com’era progettato

Il problema principale che danneggia il paese è il blocco economico indurito e l’inserimento dell’Isola nella lista dei paesi patrocinatori del terrorismo, che limita l’accesso alle divise.

L’economia nazionale non otterrà la crescita progettata per quest’anno, considerando gli impatti offerti per via dei limiti delle divise e dei combustibili disponibili.

Alejandro Gil Fernández, vice primo ministro e titolare d’Economia e Pianificazione lo ha dichiarato, presentando ai deputati della Commissione dei Temi Economici dell’Assemblea Nazionale del Potere Popolare  (ANPP), un riassunto della chiusura dell’ Economia nel 2023, segnalando che per il comportamento mostrato negli ultimi trimestri può esistere anche una contrazione tra l’1% e il2%.

Gil ha spiegato che in questo comportamento hanno influito l’indurimento del blocco economico, la crisi multi dimensionale a livello globale, l’insufficiente generazione di entrate in divisa e gli squilibri macro economici.

Nell’analisi, alla quale hanno partecipato  Miguel Díaz-Canel Bermúdez, Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito e Presidente della Repubblica; i membri del Burò Politico Esteban Lazo Hernández, presidente della ANPP, e Ulises Guilarte de Nacimiento, segretario generale della Centrale dei Lavoratori di Cuba  Trabajadores de Cuba, con Joel Queipo Ruiz, membro della Segreteria del Comitato Centrale e capo  del suo Dipartimento Economico Produttivo, è stato analizzato il comportamento delle esportazioni e del turismo.

Gil Fernández ha commentato che le produzioni nazionali, sia per il consumo interno che per l’esportazione, sono state danneggiate dalla mancanza di risorse e di combustibili e che questa realtà ha colpito le imprese statali, decisive per la crescita e lo sviluppo della nazione.

La produzione di alimenti non raggiunge i livelli pianificati ed è stata danneggiata anche l’attività sociale per la mancanza di divisa e la migrazione dei lavoratori.

Il paese sta facendo sforzi per dare priorità, con le risorse finanziarie disponibili, alla consegna dei prodotti della canasta familiare regolata, la generazione di elettricità, i combustibili e altre risorse vitali.

«Partendo dallo sforzo che facciamo noi guardando solo dentro e sviluppandoci come frutto del nostro lavoro, si progettano per il 2024 crescite a livelli d’attività che sono decisive e del PIL a prezzi costanti attorno al 2 %», ha precisato il Vice primo ministro.

AVANZARE NONOSTANTE LE DIFFICOLTÀ

Il problema principale che danneggia il paese è il blocco economico indurito e l’inserimento dell’Isola nella lista dei paesi patrocinatori del terrorismo, che limita l’accesso alle divise. Un altro gruppo di problemi, ha indicato, è associato ad errori commessi che hanno provocato distorsioni, e si studia come rettificarli.

«Abbiamo commesso errori nel disegno e l’implementazione dell’Ordinamento», ha segnalato Díaz-Canel, ed ha aggiunto che in questo momento è cambiato il contesto per il quale era stato disegnato.

Poi ha indicato che si stanno facendo studi per, tra le altre cose, vedere come incrementare i salari in alcuni settori.

Senza dubbio, ha segnalato, se si applicano questi aumenti salariali senza avere offerte di beni e di servizi, aumentano i prezzi.

«Lo abbiamo deciso e lo faremo, ma con un’analisi», ha detto.

Il Capo di Stato si è riferito ad alcune questioni relazionate alla bancarizzazione, un processo nato di fronte alla crisi del contante e dal quale si realizzano azioni per correggere processi che permettano d’operare in un ambito più moderno.

Il mandatario ha commentato che, coincidendo con la crisi economica mondiale, gli effetti della pandemia, l’indurimento del blocco e gli errori commessi, nella società si sono sviluppate tendenze sfavorevoli in tutti gli ambiti e facciamo un richiamo a discuterle».


Avviare l’economia dalla correzione di distorsioni è la premessa per il 2024

I deputati hanno accordato che il 2024 si chiamerà “66º Anno della Rivoluzione”.

La necessità di correggere le profonde distorsioni strutturali che appesantiscono l’impegno economico del paese dev’essere una premessa nel 2024, ha assicurato il Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba e Presidente della Repubblica, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, al termine del Secondo Periodo Ordinario di Sessioni dell’Assemblea Nazionale del Potere Popolare (ANPP), nella sua X Legislatura.

Nel suo ultimo giorno di sessioni di quest’anno il Parlamento ha approvato tre leggi molto importanti: di Salute Pubblica, della Procura Militare e del Sistema d’Attenzione alle lamentele e alle richieste delle persone.

Dopo tre intense giornate che hanno contato con la presenza del leader della Rivoluzione Cubana, il Generale d’Esercito Raúl Castro Ruz, è stato  constatato che l’efficacia delle misure  che s’implementeranno per avanzare nel  recupero economico dipenderà da quanto si farà  per generare più ricchezze, con incentivi al lavoro e una migliore distribuzione delle risorse.

Si è saputo nell’occasione che l’approvazione di sei leggi e cinque decreti legge è stato il risultato del compimento del Cronogramma Legislativo previsto per il presente anno, e sono restate pendenti sei leggi in uno stato avanzato d’elaborazione.

Per questo è stato deciso di mantenere 17 leggi per il prossimo anno, ridistribuendo quelle prorogate del 2023 nei due anni seguenti, d’incrementare 14 leggi per  il 2025 e mantenere le cifre pianificate inizialmente per il 2026 e 2027.

Nella sessione à stato informato che il Ministero del Commercio Interno e il Governo di Villa Clara renderanno conto della loro gestione alla ANPP in luglio, e che il Ministero dell’ Industria Alimentare sarà  l’organismo sottoposto alla più alta fiscalizzazione l’anno prossimo.

Inoltre è stato deciso che come giusto riconoscimento allo sforzo realizzato dal popolo cubano, con il fine di favorire il riposo dei lavoratori, il 3 gennaio è stato dichiarato giorno festivo.

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