«L’Operazione Verità è un fatto di comunicazione abbagliante per la sua originalità e audacia, ma è nello stesso tempo una sfida che la storia ci pone per i tempi che corrono».
«L’Operazione Verità è un fatto di comunicazione abbagliante per la sua originalità e audacia, ma è nello stesso tempo una sfida che la storia ci pone per i tempi che corrono».
Il Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba e Presidente della Repubblica, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, ha fatto questa segnalazione nell’inaugurazione della Conferenza Internazionale Nuova Operazione Verità che riunisce a L’Avana i rappresentanti dei media di comunicazione di una trentina di paesi, convocati dall’Agenzia Informativa Latinoamericana Prensa Latina.
Il capo di Stato cubano ha risaltato la piena vigenza che hanno il carattere e le motivazioni di quella memorabile occasione, del gennaio del 1959, quando Fidel, per smontare le campagne diffamatorie contro la Rivoluzione nascente, convocò centinaia di giornalisti internazionali perché fossero testimoni della trasparenza dei processi agli sbirri della dittatura che avevano commesso gravi crimini.
Díaz-Canel ha spiegato che Cuba soffre per questo tipo di campagna da 65 anni, obbligata a stare in permanente Operazione Verità, soprattutto quando l’Isola ha attraversato ore di pericoli e di carenze che provocano l’adozione delle misure necessarie, come quelle annunciate di recente per correggere distorsioni dell’economia, che il nemico si affretta a tergiversare con l’obiettivo di generare la sfiducia.
Per questa guerra frontale costante dei popoli contro il pensiero unico pro imperialista, il Presidente cubano ha incitato che ogni progetto comunicazionale sia una trincea d’idee, in difesa, sempre, della verità, come la lotta attuale che sferrano i palestinesi di fonte all’occupazione israeliana, che il Canale Panarabo Al Mayadeen s’impegna a raccontare con obiettività, e il cui staff di lavoro, includendo i reporters martiri, meritano ammirazione e omaggio, ha detto Díaz-Canel.
Nella giornata d’apertura del Forum, alla quale hanno partecipato il membro del Burò Politico del Partito e segretario dell’Organizzazione del Comitato Centrale, Roberto Morales Ojeda, e Rogelio Polanco Fuentes, membro della Segreteria del Comitato Centrale e capo del suo Dipartimento Ideologico– è stato segnalato anche l’anniversario della fondazione dell’Agenzia Prensa Latina, salutato nei loro interventi dal presidente di Al Mayadeen, Ghassan Ben Jeddou; dal ministro dell’ Informazione del Líbano, Ziad Makari; dal direttore esecutivo della pubblicazione russa Sputnik, Dmitry Ushakov, e dal ex cancelliere del Belice, Godfrey Smith, tra i tanti invitati.