Violenza armata, grave pericolo alla sicurezza nazionale degli USA
Gun Violence Archive (GAV), un sito web di portata nazionale negli USA che rintraccia le morti e le lesioni per armi da fuoco, ha informato che l’anno scorso sono state registrate 650 sparatorie di massa in questo paese, che hanno provocato la morte di 42 mila 422 morti, dei quali 1657 minori di 17 anni.
Le stesse armi che destabilizzano paesi dell’America Latina, che passano le frontiere per alimentare il crimine organizzato, le mafie e i terroristi di qualsiasi parte del mondo, provocano stragi e lutti nella società nordamericana, che ha visto morire 42 mila persone nel 2023, vittime di sparatorie o suicidi, plaghe che rappresentano un grave pericolo per la sicurezza nazionale di questo paese.
Gun Violence Archive (GAV), un sito web di portata nazionale negli USA che rintraccia le morti e le lesioni per armi da fuoco, ha informato che l’anno scorso sono state registrate 650 sparatorie di massa in questo paese, che hanno provocato la morte di 42 mila 422 morti, dei quali 1657 minori di 17 anni, oltre a 35 mila 909 feriti, dei quali 4 463 erano bambini.
Il sito web citato sostiene che «una sparatoria di massa» è un evento con almeno quattro vittime ferite o morte, senza includere lo sparatore.
USA: il primo luogo mondiale in sparatorie
Questo indice allarmante ubica la super potenza nel primo luogo mondiale delle sparatorie e della proprietà individuale di armi da fuoco e questo ratifica che la violenza armata è diventata un grave problema. di sicurezza e un pericolo cronico del sistema imperante, insicuro e altamente inquinante.
Questa fonte ha informato che l’anno scorso la media delle persone morte per sparatorie è stata di due ogni ora. Aggiunge che 23760 di queste morti sono state per suicidio, mentre le restanti 18507 si registrano: 650 come sparatoria di massa, 40 assassinati in massa, 1 161 casi di uso difensivo e 1543 spari non intenzionali. In questi incidenti di violenza armata hanno perso la vita 46 agenti dell’ordine e 1412 sospetti.
Nel 2022 si sono perse almeno 49449 vite per autolesioni intenzionali. I tassi di suicido negli USA sono molto alti tra gli anziani e la maggioranza utilizza armi da fuoco.
I tassi di suicidio sono aumentati negli USA negli ultimi decenni. Nel 2021, il direttore generale della Sanità aveva chiesto l’implementazione di una strategia nazionale di prevenzione e aveva emesso un avviso centrato nella protezione della salute mentale dei giovani, nel mezzo di una ripresa dei tassi di suicidio e un «aumento allarmante» dei problemi di salute mentale tra i giovani.
La sparatoria di Maine, avvenuta il 25 ottobre, è stata la più mortale del 2023 negli Stati Uniti, quando un militare, ha sparato indiscriminatamente contro due negozi, un ristorante e un centro di bowling. L’attacco ha lasciato un saldo de 18 morti e 13 feriti. Il tiratore è fuggito dal luogo e le autorità hanno cominciato la ricerca e catturato il soggetto.
Le statistiche degli anni precedenti danno 645 casi di sparatorie di massa nel 2022, 688 nel 2021 e 610 nel 2020, i tre anni più violenti da quando questo gruppo ha cominciato a elaborare i suoi rapporti nel 2013.
Discriminazione razziale e di genere dietro la violenza
Amnesty Internacional ha denunciato che nel 2020, il 60,9% delle 19995 vittime uccise con armi da fuoco negli USA erano afroamericane, anche se queste costituiscono solamente il 13% della popolazione statunitense.
I maschi negri tra 15 e 34 anni hanno dieci volte più probabilità di morire per gli spari che i maschi bianchi della stessa età.
La mancanza di misure per abbordare la discriminazione sistemica, il fallimento all’ora d’evitare che le armi da fuoco vadano nelle mani di chi ha più probabilità d’utilizzarle in maniera indebita e la mancanza di investimenti in programma per prevenire la violenza con questo tipo di armi sono fattori che contribuiscono a questa crisi.
Le donne che soffrono violenza nell’ambito familiare e i bambini e le bambine, sono danneggiati in maniera sproporzionata dalla violenza con le armi da fuoco.
Organizzazioni di difesa del controllo delle armi e i legislatori hanno reiterato il richiamo a implementare misure per prevenire questi incidenti.