I cambi rivoluzionari del socialismo includono la stampa
Nell’attuale contesto internazionale, aprire il cammino a un nuovo modello di stampa pubblica per il socialismo in Cuba è un impegno che devono assumere i nostri media.
Con questa premessa come bandiera, è stato inaugurato il 4º Festival Nazionale Virtuale della Stampa Julio García Luis, che si realizza a L’Avana, con trasmissione por videoconferenza alle sedi provinciali dell’Unione dei Giornalisti (UPEC), sino al 31 gennaio, ha informato il sito web Cubaperiodistas.
Il presidente nazionale dell’organizzazione, Ricardo Ronquillo Bello, ha ricordato nelle sue parole d’apertura che quando il sogno di un nuovo ordine mondiale dell’informazione è stato soppiantato dal totalitarismo, niente ha diminuito la volontà del Partito guidato da Fidel, di cambiare quello che dev’essere cambiato nel sistema della stampa pubblica cubana.
Il maestro dei giornalisti Julio García Luis pensava che si può cambiare la stampa senza cambiare il socialismo, però non si può cambiare il socialismo senza cambiare la stampa, ha ricordato il leader del sindacato, che ha annunciato che il Festival deve far pensare a come risolvere alcuni dei gravi problemi accumulati nel sistema della stampa pubblica cubana.
Hanno partecipato all’edizione attuale dell’incontro 28 progetti di 11 media di stampa provinciale, sei media nazionali e due accademie del paese: l’Università Centrale «Marta Abreu» di Las Villas e l’Università di Camagüey «Ignacio Agramonte Loynaz».
La giornata iniziale ha contato con la partecipazione di Rogelio Polanco Fuentes, membro della Segreteria del Comitato Centrale del Partito e capo del suo Dipartimento Ideologico, e di Alfonso Noya Martínez, presidente dell’Istituto d’Informazione e Comunicazione Sociale.