Quando si lavora per la Rivoluzione con dedizione i movimenti dei quadri sono «assolutamente naturali», avvengono senza traumi di sorta e senza improvvisazione.
Santiago di Cuba – Quando si lavora bene e con risultati non c’è cosa più naturale di quello che conosciamo come «movimento di quadri». Questa è stata la lezione vissuta in questa città di eroismo, giovedì 1 febbraio, dove la gratitudine, l’ammirazione e la profondità in ogni analisi hanno marcato la chiusura del ciclo di un Primo Segretario nella provincia, e l’inizio dell’impegno, per la prima volta lì, di una donna in questo incarico.
Il Plenum del Comitato Provinciale del Partito in Santiago di Cuba, ha accordato su richiesta del Burò Politico, di liberare dalle sue responsabilità come Primo Segretario di questo Comitato, il compagno José Ramón Monteagudo Ruiz, e ha scelto per sostituirlo, Beatriz Johnson Urrutia –membro del Comitato Centrale del Partito e del Consiglio di Stato–, che occupava la responsabilità di governatore nel territorio.
«Io credo che così guadagna Cuba e guadagna Santiago» Con questa espressione breve, il Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, ha condensato, parlando con il popolo della città eroica, lo spirito di quello che era avvenuto poco prima nel Plenum del Comitato Provinciale del Partito.
Proprio di fronte alla sede provinciale del Partito nel territorio, il Capo di Stato ha palato con un gruppo di santiagheri che lo aspettavano nella strada, dell’elezione di una nuova Prima Segretaria nel Comitato Provinciale del Partito in Santiago di Cuba.
Ha fatto allusione all’impronta che lascia il compagno Monteagudo, al quale era toccato l’impegno molto difficile di sostituire Lázaro Expósito, che aveva lasciato un’impronta eccellente e aveva lasciato un livello molto alto nei modi di fare.
Poi ha parlato di Beatriz Johnson, della traiettoria di questa donna santiaghera e umile, che merita molto bene la sua nuova responsabilità.
Nel Plenum del Comitato Provinciale del Partito è stato gratificante il riconoscimento unanime fato dalla militanza che ha alzato la sua voce per parlare di tutto quello che ha fatto il compagno Monteagudo.
Hanno parlato del suo magistero, del suo stile di lavoro che non conosce pause o rinunce, del suo vincolo con la gente e del suo amore per la storia patria, della sua appartenenza al bando degli impazienti – come Fidel – e del suo ottimismo.
Sono state condivise altre idee tra le quali fatti tanto urgenti come potenziare la produzione di alimenti, un impegno al quale si era dedicato con tutta la passione e con risultati il Primo Segretario uscente, che ora rientra nella Segreteria del Comitato Centrale del Partito.
«Sempre si può di più», è stata la filosofia di José Ramón Monteagudo Ruiz, e questa è la stessa scuola di Beatriz Johnson, ingegnere chimico, di 54 anni, che ha sviluppato la sua vita lavorativa e di governo nella provincia di Santiago di Cuba.
È stato un conforto ascoltarla mentre ricordava l’appoggio della sua famiglia, i canti di sua nonna, gli apprendistati lungo la sua esistenza.
Nel Plenum, guidato dal Presidente Díaz-Canel, dal membro del Burò Politico e segretario dell’Organizzazione del Comitato Centrale, Roberto Morales Ojeda e dagli integranti del Comitato Provinciale, sono stati espressi riconoscimento e orgoglio sia per Monteagudo che per Beatriz, che hanno dimostrato –come ha detto il Capo di Stato –, che quando si lavora per la Rivoluzione con dedizione, i movimenti dei quadri sono «assolutamente naturali», avvengono senza traumi e senza improvvisazioni.
Monteagudo nel suo intervento ha risaltato che «Santiago di Cuba ha saputo affrontare la complessa situazione economica che viviamo, dimostrando la fermezza, l’unità e l’appoggio ai suoi dirigenti, che hanno sempre caratterizzato questo popolo di patrioti».
Ha enumerato le molteplici battaglie del popolo di Santiago ed ha sottolineato: «Santiago e tutti i compagni potranno contare sempre con il mio appoggio».
Poi ha aggiunto che nel territorio si è lavorato molto, anche se restano insoddisfazioni della popolazione, ma che le più importanti sono state diagnosticate.
Beatriz ha definito sè stessa come un frutto totale dell’opera della Rivoluzione e ha espresso esplicitamente il suo impegno di non defraudare questa Rivoluzione nè i suoi dirigenti, nè il suo popolo, nè le idee del Comandante in Capo Fidel Castro Ruz.
Roberto Morales Ojeda ha detto che la direzione del Partito prova molta soddisfazione vedendo la coincidenza delle valutazioni fatte in tutte le istanze dell’organizzazione politica a proposito di Monteagudo, e ha indicato la piena certezza che in questa nuova tappa di lavoro del Partito nella provincia, si potrà raggiungere un livello superiore.
Crediamo che i movimenti di questa natura, siano quelli che vogliamo sviluppare dalle altre organizzazioni del paese e ha ricordato che si chiude un ciclo di visite in tutto l’arcipelago per riflettere dall’ambito del municipio sulle priorità del Partito per quest’anno.
In febbraio, ha annunciato Morales Ojeda, le visite si faranno anche in questo spazio cardinale che è il municipio, ma in luoghi «dove non siamo riusciti a implementare il concetto di resistenza creativa», e dove tuttavia non s’implementano in modo generale le priorità tracciate dalla direzione del paese.
«La militanza è immersa –ha detto– nell’analisi dei discorsi pronunciati dal Generale d’Esercito Raúl Castro Ruz, e del Presidente Díaz-Canel, in occasione del 65º anniversario del trionfo della Rivoluzione Cubana.
Si tratta, ha valutato di testi programmatici e di alto valore per i tempi che corrono, e l’importante è che ogni militante si proponga cosa può fare perchè Cuba avanzi.
Cosi come negli incontri precedenti sostenuti in tutto il paese, il Presidente Díaz-Canel ha parlato delle attuali priorità di lavoro per questo 2024: ha spiegato in dettagli quello che significa rinforzare l’unità del popolo attorno al Partito, perfezionare il lavoro ideologico, assicurare politicamente le misure approvare di recente dall’Assemblea Nazionale del Potere Popolare, e lo scontro alle deviazioni e alle tendenze negative che oggi si vivono nella società cubana.
Su queste ultime il Capo di Stato ha affermato che non possiamo aspettare che migliori l’economia per proporci un miglioramento nella condotta.
Poi ha ricordato i mali come l’indisciplina, la corruzione, i problemi nell’educazione formale, i livelli crescenti di marginalità, l’aumento delle disuguaglianze, l’immobilismo nelle strutture amministrative, le relazioni inadeguate tra il settore statale e il non statale, la mancanza d’efficienza nei processi… Sono sfide che vanno affrontate, ha precisato.
BUON PRELUDIO
Prima del Plenum, Díaz-Canel, Morales Ojeda e altri dirigente hanno visitato luoghi di Santiago di Cuba, dove ci sono esperienze che meritano elogi.
Il primo punto à stata la Casa Materna Nutrizionale Provinciale (Materno Est), che riceve pazienti da tutte le province, le gestanti ad alto rischio ostetrico.
Molto valido –e subordinato alla Casa amministrativamente– c’è il Centro Provinciale di Genetica. La direttrice di Docenza, Melek Dager Salomón, ha spiegato che nell’istituzione sono state assistite in sei mesi circa 3000 pazienti, con influenza positiva negli indici di Salute della provincia.
Il 2023, ha informato, è terminato nella provincia «con un tasso di mortalità, per malformazioni congenite, di 0,5; mentre il tasso nazionale pe stato di 0,7».
Il seguente luogo è stato il Centro Provinciale di Medicina Sportiva che offre molteplici servizi, tra i quali la Clinica d’Assistenza al Dolore, inaugurata nel 2022, che segue gli atleti, i loro familiari e anche i residenti nella comunità.
Il Capo di Stato, complimentandosi con i suoi lavoratori, ha espresso la sua enorme ammirazione e il rispetto per quello che apportano.