Per i cattolici è un fatto spiritualmente immenso partecipare all'”Angelus”, quel momento di preghiera e di parole in onore della Vergine Maria. Il Papa lo esegue ogni domenica a mezzogiorno dalla finestra del suo studio, nel Palazzo Apostolico del Vaticano. La Piazza San Pietro si riempie di credenti provenienti da tutti gli angoli del mondo.
Rare volte però ci sono stati individui che hanno cercato di disturbare un tale atto di fede.
Il 24 ottobre 2021 rimarrà nella storia vaticana e cattolica come il giorno in cui un gruppo di cubani, oppositori della rivoluzione, è quasi riuscito a sabotare questo momento di preghiera e di riflessione cristiana: stavano per occupare la Piazza con il pretesto di denunciare la “dittatura cubana”. I servizi di sicurezza italiani e del Vaticano sono riusciti a fermare in tempo l’esecrabile piano.
Questo tipo di “manifestazione” la avevano già realizzata qualche ora prima in un’altra strada poco distante.
Quindi la polizia era allertata sulle loro intenzioni.
A guidare questa azione vergognosa è stato un “blogger”, di nazionalità cubana e statunitense, residente a Miami, Alexander Otaola. Poche ore dopo la polizia italiana lo ha espulso.
Da quel momento Papa Francesco si è convertito in un suo nemico, non perdendo occasione per insultarlo nei termini più volgari. Così come insulta e minaccia chiunque non sia di suo gradimento politico.
Il Papa «è Fidel Castro con la kippah bianca». Lì, come in tanti altri argomenti in cui è necessaria una certa cultura, ha dato prova di grande ignoranza: quello che il Papa porta in testa si chiama “prendisole” o “zucchetto”, in italiano. La “kippah” è indossata dagli uomini ebrei.
Il 22 giugno 2023, Otaola affermò: “Francesco è un vecchio che rappresenta la Chiesa cattolica e rappresenta uno Stato (…) Immaginate che questa vecchia merda lo trattano come Sua Santità”.
Per poi aggiungere: “Credo che siate voi ad essere molto vicino a questa descrizione di Satana”.
Questo individuo si è lanciato come candidato a sindaco di Miami. Da quello che ripete quotidianamente, l’unica offerta che fa agli elettori è di bloccare qualsiasi aiuto al popolo cubano sull’isola e di perseguitare i “comunisti”.
Il 12 gennaio 2024, ha fatto una promessa: il suo primo viaggio da sindaco sarebbe stato in Vaticano: “Dio, il vero Dio, deve darmi la benedizione per fermarmi di fronte a un tale esemplare per dirgli che vigliacco è, che complice del comunismo (…) per questo diventerò sindaco di Miami”. E ha continuato: “Mi piacerebbe conoscere le dimensioni del cervello di quest’uomo».
(Traduzione di Roberto Casella)