Gli esperti delle Nazioni Unite avvertono che l’elenco unilaterale degli USA dei Paesi che sponsorizzano il terrorismo mina i diritti umani.
Giovedì gli esperti delle Nazioni Unite hanno esortato gli USA a rivedere il loro quadro nazionale che prevede sanzioni mirate contro gli Stati designati come sponsor del terrorismo (SST).
Attualmente, quattro Paesi – la Repubblica di Cuba, la Repubblica Popolare Democratica di Corea, la Repubblica Islamica dell’Iran e la Repubblica Araba Siriana – fanno parte di questa lista del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti, con ulteriori restrizioni imposte a causa della designazione.
“La designazione unilaterale è di per sé contraria ai principi fondamentali del diritto internazionale, tra cui il principio dell’uguaglianza sovrana degli Stati, il divieto di intervento negli affari interni degli Stati e il principio della risoluzione pacifica delle controversie internazionali”, hanno affermato.
Hanno inoltre ricordato che questi principi costituiscono norme perentorie universalmente riconosciute del diritto internazionale”.
Gli esperti che hanno firmato il comunicato sono Alena Douhan, Relatore speciale sull’impatto negativo delle misure coercitive unilaterali sul godimento dei diritti umani; Michael Fakhri, Relatore speciale sul diritto all’alimentazione; Attiya Waris, Esperto indipendente sul debito estero, altri obblighi finanziari internazionali e diritti umani; Cecilia M. Bailliet, Esperto indipendente sui diritti umani e la solidarietà internazionale; e Livingstone Sewanyana, Esperto indipendente sulla promozione di un ordine internazionale democratico ed equo.
I Relatori speciali fanno parte delle cosiddette Procedure speciali del Consiglio dei diritti umani.
Procedure speciali, il più grande organismo di esperti indipendenti del sistema delle Nazioni Unite per i diritti umani, è il nome generale dei meccanismi indipendenti di indagine e monitoraggio del Consiglio che affrontano situazioni specifiche di un Paese o questioni tematiche in tutto il mondo.
Gli esperti delle Procedure speciali lavorano su base volontaria; non sono personale delle Nazioni Unite e non ricevono uno stipendio per il loro lavoro. Sono indipendenti da qualsiasi governo o organizzazione e prestano servizio a titolo individuale.
Un processo poco chiaro e poco trasparente
“I diritti umani fondamentali, tra cui il diritto all’alimentazione, il diritto alla salute, il diritto all’istruzione, i diritti economici e sociali, il diritto alla vita e il diritto allo sviluppo, sono influenzati negativamente dalle restrizioni e dai divieti aggiuntivi che si sono verificati”, hanno dichiarato.
Secondo gli esperti, “il processo di designazione è poco chiaro e non trasparente. I relativi atti legislativi statunitensi esacerbano la paura e l’incertezza e stabiliscono o rafforzano l’eccesso di conformità tra gli attori umanitari e di altro tipo che potrebbero voler impegnarsi o operare nel territorio del Paese designato”.
“La designazione colpisce in particolare i Paesi già soggetti ad altre misure coercitive unilaterali e ha implicazioni umanitarie e sui diritti umani potenzialmente catastrofiche”.
Gli esperti hanno già espresso preoccupazione per le ripercussioni negative di un’eccessiva applicazione delle norme da parte del governo statunitense.
Isolamento totale
Le restrizioni aggiuntive e le sanzioni unilaterali previste dalla lista creano un effetto agghiacciante, bloccando l’accesso ai Paesi designati.
“Questo isolamento totale dello Stato sponsor del terrorismo designato può influire negativamente sulla consegna di beni essenziali, come cibo, medicine, attrezzature mediche e altre forniture, compresi i beni umanitari previsti dalle risoluzioni umanitarie del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite”, hanno avvertito.
“Esortiamo gli Stati Uniti a rispettare pienamente i loro obblighi internazionali, anche a livello extraterritoriale”.
Hanno inoltre invitato il governo statunitense a rivedere completamente l’attuale quadro di riferimento per la designazione dei Paesi come sponsor del terrorismo, lasciandolo all’autorità del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, come stabilito dalla Carta delle Nazioni Unite.
In attesa della sua rimozione, gli Stati Uniti dovrebbero prendere provvedimenti per evitare ripercussioni umanitarie negative.
Gli esperti sono in contatto con il governo statunitense su questo tema.
(Tomado de Noticias ONU)
Fonte: Cubadebate
Traduzione: italiacuba.it