Febbraio del 2019 accolse il Referendum per approvare la Costituzione della Repubblica di Cuba e in aprile i cubani proclamarono l’attuale Carta Magna.
Come un’altra Guerra Necessaria, il 24 febbraio 2019 apportò uno dei traguardi della Rivoluzione Cubana in tempi recenti. Dopo 124 anni dal re-inizio delle lotte per l’indipendenza, la data accolse il Referendum per una nuova costituzione, a chiusura di un processo che mobilitò tutto il popolo.
Questo 2024 è un anno di celebrazione democratica: si compiono i primi cinque anni dal referendum il prossimo 24 febbraio, e ugualmente un lustro dalla proclamazione della Costituzione, il 10 aprile.
Il trasparente avvenimento si realizzò nel mezzo di difficoltà economiche sotto il mandato di Donald Trump, con una cifra record di 86 misure.
Nonostante gli ostacoli, 7848343 cubani, l’84,4% delle persone abilitate per decidere per il futuro dell’Isola, esercitarono il loro diritto.
Il 86,85% di loro votò Sì e il 8% scelse il 9% con una proporzione infima di schede banche o nulle.
Un accordo adottato in una sessione straordinaria dell’ Assemblea Nazionale del Potere Popolare, il 2 giugno del 2018, determinò l’inizio della Riforma Costituzionale, con il suggerimento della Commissione incaricata d’elaborare l’Antiprogetto della Carta Magna, presieduta dal Generale d’Esercito Raúl Castro Ruz.
Dopo varie sessioni di dibattito, nel luglio del 2018, i deputati approvarono il Progetto di Costituzione della Repubblica, soggetto a una consultazione popolare, dal 13 agosto al 15 novembre, alla quale intervennero anche i residenti all’estero con un saldo di 8945521 partecipanti a più di 100000 riunioni, dalle quali emanarono circa 800000 proposte.
In una pratica di retro-alimentazione, il testo tornò all’Assemblea con i suggerimenti della popolazione, una garanzia per ottenere rappresentatività nella Legge Suprema della nazione.
Nel Secondo Periodo Ordinario di Sessioni della IX Legislatura dell’ Assemblea Nazionale, in votazione nominale, i deputati approvarono il documento, arricchito dai criteri della popolazione.
Tutto era pronto per il 24 febbraio.
Il corpo delle leggi contenute nella Carta Magna e in altri strumenti giuridici derivati, come il Codice della Famiglia, possono solo garantire il funzionamento della società, accompagnati dalla coscienza della cittadinanza, la cultura civica e la creatività per superare le complessità.
Nel processo prevalse, e prevale, la predica martiana che la prima legge della nostra Repubblica sia il culto dei cubani e la dignità piena dell’uomo.