gli USA valutano l’uso della base navale per gli immigranti illegali haitiani
È possibile l’uso dell’illegale base militare USA nella baia di Guantanamo, per processare gli immigranti haitiani che entrano in suolo USA, nel caso che la situazione di violenza che il paese caraibico attraversa generi un esodo massivo.
Un funzionario del Consiglio di Sicurezza Nazionale USA ha diffuso la notizia alla CNN.
Senza citare il nome della fonte, la catena di notizie spiega che l’installazione militare, ubicata nell’Isola da più di mezzo secolo contro la volontà del popolo e dello Stato cubano, da anni ha un centro d’accoglienza e processamento dei migranti, dal quale li possono rimpatriare in Haiti o un terzo paese nel quale dovrebbero aspettare la risoluzione della loro situazione migratoria.
La base di Guantánamo, aggiunge, è stata usata nel 2010, quando il terribile terremoto di sette gradi nella scala Richter ha generò un’ ondata migratoria.
Ora, indica la CNN, si sta discutendo la possibilità d’ampliare la capacità delle installazioni.
La capo del Comando Sud, Laura Richardson, in una dichiarazione nel Congresso statunitense, ha precisato che nel suo comunicato ha già precisato fondi per ampliare le capacità dell’installazione militare.
La restituzione a Cuba del terreno occupato dalla base navale statunitense in Guantánamo, e la chiusura del carcere lì aperto, è stata un’esigenza permanente del Governo cubano agli USA.
La posizione cubana in quanto ad Haiti è che la nazione necessita una vera e sufficiente assistenza e cooperazione per la sua ricostruzione e il suo progresso, senza ingerenze esterne che sono state la causa dei suoi problemi e non la soluzione.