Il presidente ecuadoriano, Rafael Correa, ha allarmato su una cospirazione in marcia nel paese, organizzata da parte di gruppi che si oppongono alle misure della Rivoluzione e ha chiesto di vigilare contro tutti i complotti.
“Attenti, molto attenti, c’è un colpo di Stato in marcia! Molto attenti compagni perchè – ha insistito – siamo la grande maggioranza pacifica, ma dobbiamo difendere la nostra Rivoluzione”, ha assicurato il capo di Stato durante la su abituale trasmissione
“Enlace Ciudadano” da Muey, a Salinas Santa Elena, ha informato PL.
C’è una cospirazione della destra per ottenere quello che non hanno ottenuto nelle urne. “Per fortuna i buoni siamo molti di più, ha reiterato, annunciando che le autorità stanno investigando possibili presenze straniere e credono che ci sono venezuelani reazionari dietro le proteste realizzate in varie città dell’Ecuador per le iniziative dell’esecutivo di aumentare le imposte sulle eredità e il plus valore.
Durante la trasmissione, è stato diffuso un video nel quale una persona in un autobus dice d’essere venezuelana e incita i passeggeri e riempire le strade.
“Sono venezuelano e sono venuto in questo paese“fuggendo da una dittatura”, e li incitati a prendere le strade e lottare per il bel paese che hanno e a non restare chiusi nelle case (…) perchè presto voi diventerete un paese come il nostro”, dice l’uomo del video.
Utilizzando la manipolazione mediatica a costui si somma un altro, che parla “della difficoltà di trovare cibo e medicinali in Venezuela”. Dopo la proiezione del video Correa ha chiesto ai cittadini di stare molto attenti e a non credere a questa gente.
“Guardate che quello che stiamo affrontando è una cospirazione. Hanno portato gente dall’ estero per fare agitazione tra la nostra gente negli autobus e altro”, ha detto Correa.
“Se qualcuno riconosce per la strada qualcuno di questi individui, deve avvisare le autorità per arrestarli e mandarli fuori dal paese”, ha precisato EFE.
L’invio due settimane fa di progetti di legge allo studio dell’Assemblea Nazionale per assegnare imposte sulle eredità e al plusvalore, è stata la giustificazione di manifestazioni di scredito della destra contro il Presidente, che hanno portato a proteste cittadine in diverse città. Il ritiro temporaneo delle Leggi non ha frenato del tutto le proteste e nelle strade, elementi dei settori oligarchici chiedono l’archivio definitivo dei progetti.