Ogni anno, il primo maggio diventa una data emblematica a Cuba, quando i lavoratori e il popolo in generale scendono in piazza per commemorare la loro storica lotta per migliori condizioni di lavoro e per riaffermare il loro impegno nei confronti della Rivoluzione.
Sin dalle sue origini, alla fine del XIX secolo, il primo maggio è stato un giorno di rivendicazione e di festa per il popolo dell’isola. A Cuba, questa data assume un significato particolare per la sua lunga tradizione rivoluzionaria e per il ruolo fondamentale svolto dai lavoratori nella costruzione di una società più giusta ed equa.
Le origini
La Giornata internazionale dei lavoratori è una data emblematica della lotta per i diritti dei lavoratori in tutto il mondo. Questa commemorazione ha origine dalla lotta degli operai di Chicago nel 1886, che scioperarono per chiedere una giornata lavorativa di otto ore. A seguito di queste proteste, si verificò il tragico massacro di piazza Haymarket, in cui persero la vita diversi lavoratori.
A Cuba, la celebrazione del Primo Maggio ha una lunga tradizione storica che risale all’inizio del XX secolo. Da allora, questa data è diventata un simbolo di unità e solidarietà tra i lavoratori cubani, che scendono in piazza per commemorare le loro conquiste e riaffermare il loro impegno nei confronti della Rivoluzione.
Il Primo Maggio si celebra a Cuba dal 1890. Da allora, questa data è un giorno di celebrazione e rivendicazione per il popolo cubano, che riconosce l’importanza dei lavoratori nella costruzione di una società più giusta ed equa.
Per i cubani, il Primo Maggio è un’occasione per ricordare la lotta dei nostri antenati per ottenere migliori condizioni di lavoro e per rinnovare il loro impegno nei confronti della Rivoluzione e degli ideali socialisti. Nel mezzo delle sfide economiche e politiche che il Paese si trova ad affrontare, rimane un giorno di unità e solidarietà tra i lavoratori cubani, che continuano a lottare per un futuro migliore per tutti.
Fonte: Razones de Cuba
Traduzione: italiacuba.it
Ragioni per venire a Cuba un 1º Maggio
Sarà una bella festa, armoniosa, di fraternità con i cubani, dicono gli amici del mondo che sono venuti nell’Isola per apprezzarla.
Centinaia di attivisti solidali e simpatizzanti della Rivoluzione nel mondo hanno le più varie ragioni per accompagnare i cubani nei festeggiamenti per il Giorno Internazionale del Lavoro.
Blanca Alcántara Rodríguez, residente nella provincia peruviana di Trujillo, è pensionata. Realizza un desiderio di suo marito, già deceduto, con la sua presenza nell’Isola grande delle Antille.
«Il 1º. Maggio sará una bella festa, armoniosa e di fraternità, assieme ai cubani».
Priscila Aguiar, una compagna sua amica, è medico e lavora nella Favela Complexo do Alemán, a Río de Janeiro. Lei desidera incontrare molte persone piene d’entusiasmo, appoggiando la Rivoluzione, i suoi dirigenti e il Partito Comunista, perché lei milita in questa forza politica in Brasile.
Un ecuadoriano residente nella città statunitense di Nuova Jersey ha voluto mostrare la sua passione e la sua solidarietà con Cuba.
César Omar Sánchez vuole dire a questo popolo che «siamo contro il genocida retrogrado e ingiusto blocco che gli Stati Uniti impongono all’Isola». Ha aggiunto che: « In questo paese molte persone fanno pressione per porre fine a questa assurda politica e raccolgono tutto quello che possono per fare invii qui. È un modo di sfidare il blocco».
Como César Omar, Shaguille Fontnot, co/presidente della rete nazionale di solidarietà con Cuba negli USA, è venuto a offrire i suoi sentimenti e il suo appoggio ai cubani «che soffrono per questo criminale castigo della principale potenza economica del mondo».
Pius Yao Owugu, del Ghana, è ingegnere chimico laureato a Cuba «Siamo migliaia, solo del mio paese, i laureati delle università cubane.
Qui diventiamo professionisti per aiutare lo sviluppo della nostra patria e come altri del continente africano abbiamo avuto lo stesso privilegio di contare con la solidarietà di questo bel paese».
I greci Alejandra Valai, Georgia Kalampoka, Kostas Xydas, Dimitris Petimezas, Charis Kouzoumis, hanno commentato che il 1º Maggio è un giorno speciale per il mondo e in Cuba si celebra in maniera differente.
Mentre qui non ci sono domande perché i diritti sono stati conquistati, nel mio paese li dobbiamo esigere, per esempio il diritto al lavoro e altri reclami sociali».
Hyejeong Hwang, della Corea del Sud, su questo ha assicurato che in Cuba la data è motivo di festeggiamento, mentre in gran parte del mondo sono giornate di protesta ed anche per esigere garanzie sociali.
Tutti fanno parte della xvii Brigata Internazionale del Lavoro Volontario e la Solidarietà del 1º Maggio, che riunirà sino al prossimo 3 maggio circa 300 persone di 24 paesi, che parteciperanno all’Incontro Internazionale di Solidarietà con Cuba e l’Antimperialismo, il prossimo 2 maggio, nel Palazzo delle Convenzioni.